Primavera silenziosa
di Rachel Carson

Il rapporto tra colture e alimentazione, l'uso dei primi pesticidi chimici, il tema nascente dell'impatto ambientale, nell'analisi di una studiosa che propone soluzioni alternative, biologiche e bioetiche.


A Cinquant’anni da 'Primavera Silenziosa' Abbiamo Ignorato le Scoperte di Rachel Carson a Nostro Rischio e Pericolo
di Joseph Mangano E Janette Sherman


Inquinamento globale: la Primavera silenziosa di Rachel Carson


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Il libro

E' raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. "Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell'ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un'idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici": così scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell'amministrazione Clinton. Carson previde con forte anticipo sui tempi gli effetti delle tecniche impiegate in agricoltura, dell'uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull'uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell'opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si sono presi una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale. L'appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell'ambiente in tutto il mondo, e lei stessa pu" essere considerata madre del movimento ambientalista. Primavera silenziosa, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono varie alternative all'irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche, e che il lavoro congiunto di entomologi, patologi, genetisti, fisiologi, biochimici ed ecologi suggerisce soluzioni biologiche, basate sulla conoscenza degli organismi viventi. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.

Approfondimento

"L'uomo ha perduto la capacità di prevedere e di prevenire. Andrà a finire che distruggerà la Terra" così disse Albert Schweitzer. Rachel Carson nel 1962, con forte anticipo sui tempi, analizza le tecniche impiegate in agricoltura, il rapporto esistente tra colture e alimentazione, l'uso degli insetticidi chimici negli Stati Uniti. Oggi, purtroppo, la sua analisi è di grandissima attualità anche in Europa. Le monoculture che favoriscono la proliferazione degli insetti nocivi, l'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, l'uso di insetticidi con le conseguenze che ha sulla vita animale, il contatto quotidiano con veleni e sostanze cancerogene sono alcuni dei temi affrontati in questo libro e sono questioni che ci pongono tutti di fronte a un bivio, dove si impone una scelta sulla via futura da percorrere. Esistono infatti varie alternative e il lavoro congiunto di entomologi, patologi, genetisti, fisiologi, biochimici ed ecologi suggerisce alcune soluzioni biologiche, basate sulla conoscenza degli organismi viventi. I veleni chimici non sono l'unica possibilità ed è ormai inevitabile preoccuparsi della protezione ambientale e rettificare la relazione uomo-natura. Il rapporto con la natura non può consistere nel mero tentativo di sottometterla, dovrebbe invece fondarsi sull'adattamento dell'uomo al pianeta. Onde evitare che non ci sia più primavera sul nostro pianeta.

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AlterNet
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Domenica, 21 ottobre

A Cinquant’anni da 'Primavera Silenziosa' Abbiamo Ignorato le Scoperte di Rachel Carson a Nostro Rischio e Pericolo
di Joseph Mangano E Janette Sherman
Traduzione di Anna Civino

Cinquant’anni fa una zoologa laureata alla Johns Hopkins fece qualcosa che pochi pensavano fosse possibile in quegli anni. Attraverso la pubblicazione di un libro, avviò un dibattito nazionale riguardante l’uso universalmente accettato dei pesticidi sintetici, l’irresponsabilità della scienza e i limiti della promessa tecnologica. Mise anche in discussione la diffusione metastatica dell’industria di prodotti chimico sintetici dalla seconda Guerra Mondiale in poi.

Silent Spring (Primavera silenziosa) era il terzo libro di Rachel Carson, dopo The Sea Around Us e The Edge of the Sea.

The Sea Around Us vinse nel 1952 il National Book Award per la saggistica e restò per 21 mesi nella classifica dei bestseller del New York Times.

Tuttavia è improbabile che la Carson, che passò la maggior parte della sua carriera come editrice per U.S. Fish and Wildlife Service, avesse la minima idea di cosa avrebbe generato la pubblicazione di Silent Spring.

La Carson si interessò degli effetti dannosi dei pesticidi, soprattutto del DDT, alla fine degli anni ’50.

Il DDT fu prodotto per la prima volta appena prima della Seconda Guerra Mondiale, e fu usato per ridurre i rischi che rappresentavano gli insetti per le truppe Oltreoceano. Dopo la guerra, il DDT fu promosso come un grande progresso scientifico e fu ampiamente usato con successo negli Stati Uniti come insetticida.

La sostanza chimica era considerata talmente innocua che i genitori guardavano incuranti i loro figli correre nelle ondate di nuvole bianche di DDT spruzzate dai camion nei quartieri residenziali.

La ricerca della Carson si focalizzò sui pesticidi organici come il chlordane (clordano), l’heptachlor (eptacloro) e l’ aldrin, in aggiunta al DDT. Documentò le numerose morti di uccelli che erano stati esposti alle sostanze chimiche, in aggiunta alle anomalie di riproduzione, nascita e sviluppo nei mammiferi. Ogni forma di vita, scrisse, è un "impianto chimico" che dipende dall'ossigeno per alimentare “la meccanica delle cellule". Citando il lavoro di Otto Warburg spiegò a chiare lettere perché brevi esposizioni ripetute ai pesticidi ed alle radiazioni nucleari cambiano la capacità della cellula di espletare le normali attività, causando tumori o nascituri deformi- per questa ragione non esiste una dose "innocua" di un cancerogeno. Molti scienziati condividevano questa teoria.

Il New Yorker pubblicò tre stralci di Silent Spring a giugno 1962, prima della pubblicazione ufficiale del 27 settembre. La risposta fu immediata ed eclatante. La CBS cominciò preparando uno special a carattere nazionale sul libro. La prima pagina del New York Times del 22 luglio riportava un articolo intitolato “Silent Spring Is Now a Noisy Summer” (Ora la primavera silenziosa è un’estate rumorosa). Il 29 agosto un reporter ad una conferenza stampa del presidente Kennedy chiese se il governo federale stesse prendendo in esame la crescente problematica del DDT e degli altri pesticidi. Kennedy rispose: “Sì,credo soprattutto, ovviamente, grazie al libro di Miss Carson”. Un mese prima della pubblicazione, Houghton Mifflin ebbe un ordinativo anticipato per 40.000 copie e stipulò un contratto di 150.000 copie con il Club del Libro del Mese.

L’industria chimica non aspettò di leggere il libro. La breve ma devastante dissertazione della Carson era una minaccia per i loro profitti e l’industria che produceva il DDT e gli altri pesticidi che la Carson aveva descritto reagì rabbiosamente alle sue argomentazioni scientificamente solide che i loro prodotti erano nocivi. Attaccarono la sua competenza in merito. Attaccarono i suoi metodi. Attaccarono le sue motivazioni. Attaccarono le sue conclusioni. Minacciarono di citare in giudizio Houghton Mifflin ed il New Yorker.

In un'implacabile campagna per distruggere la sua reputazione, le industrie dei pesticidi distribuivano volantini, pubblicavano articoli e diffamavano la Carson con interviste attraverso i media. La descrivevano come “fanatica” e “isterica”, eppure quasi tutti gli scienziati di fama internazionale erano d’accordo con la Carson. La Scientific Advisory Committee (Commissione di Consulenza Scientifica) riunita da Kennedy stilò una relazione a favore della teoria della Carson nel Maggio del 1963. In risposta agli insistenti attacchi delle industrie che la criticavano, la Carson con tranquillità si attenne ai fatti. Morì di cancro al seno all’età di 56 anni, 18 mesi dopo la pubblicazione di Silent Spring.

Molti considerano la Carson come la fondatrice del Movimento Ambientale Americano. Il Movimento era ancora agli inizi. Albert Schweitzer, famosi scienziati come Linus Pauling, il pediatra Benjamin Spock, ed il giudice della Corte Suprema William O. Douglas si erano già dichiarati contrari ai pericoli dei test atomici sotterranei. Gruppi di cittadini come le Women Strike for Peace organizzavano in maniera crescente grandi dimostrazioni contro questi tipi di esperimenti.

Ma fu soprattutto Silent Spring che diede origine al movimento che esiste ancora oggi. Nel 1967, gli scienziati e gli attivisti crearono l’ Environmental Defense Fund (Fondo di Difesa Ambientale). Il 29 aprile 1970, una settimana dopo le numerose manifestazioni per la prima Giornata della Terra, il comitato consultivo del presidente Nixon con una Executive Action propose di fondare l’Agenzia di Protezione Ambientale, che divenne realtà l’anno dopo. A giugno 1972, dopo tre anni di udienze Federali ed indagini scientifiche circa la questione che la Carson aveva sollevato con Silent Spring, il direttore dell’EPA (Environmental Protection Agency) William Ruckelshaus emanò un ordine che proibiva l’uso del DDT negli Stati Uniti. Il Movimento Ambientale era in piena attività.

Malgrado gli sforzi della Carson e di coloro che seguirono, vi è una lunga lista di agenti chimici in uso ancora oggi- probabilmente ora più che mai. Questa lista include pesticidi, diserbanti, agenti industriali, combustibili, conservanti, additivi alimentari, coloranti, prodotti per la casa, medicinali ed altro.

I benefici delle sostanze chimiche dovrebbero sempre essere comparati con i rischi- ma quei rischi dovrebbero essere calcolati obiettivamente.

Come scrisse la Carson in Silent Spring:

“Il più pericoloso di tutti gli assalti dell’uomo all’Ambiente è la contaminazione dell’aria, della terra, dei fiumi e del mare con sostanze nocive ed anche letali. Questo inquinamento è in gran parte irrecuperabile: la catena del male da esso avviata non solo nel mondo che deve sostenere la vita ma anche nei tessuti vitali è in gran parte irreversibile. Nell’attuale contaminazione universale dell’ambiente, gli agenti chimici sono i complici malvagi e poco riconosciuti nell’alterare la vera natura del mondo- la vera natura delle forme viventi.”

Cinquant’anni dopo la pubblicazione del libro, le società che producono e commerciano le sostanze chimiche sono molto più grandi. I loro lobbisti ed i loro macchinari sono molto ben finanziati e sofisticati ed esercitano un’influenza senza precedenti sui legislatori, sui media e particolarmente sui funzionari eletti.

Una risoluzione del Congresso presentata dai senatori democratici del Maryland Ben Cardin e Barbara Mikulski, che rendeva omaggio alla Carson in quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno, nel 2007, venne bloccata dal Senatore Tom Coburn che accompagnò il suo voto con considerazioni denigratorie nei confronti dell’autrice. ”Milioni di persone nel Terzo Mondo, soprattutto bambini sotto i cinque anni, muoiono perché i loro governanti concordano con le affermazioni della scienza spazzatura della Carson sul DDT”, affermò circa la risoluzione.

Oggi, l’industria chimica e le sue associazioni di categoria fanno eco alle affermazioni di Coburn e descrivono la Carson come la leader di una campagna dedita al genocidio che oggi permette a malattie come la malaria di proliferare perché non c’è un controllo chimico sulle zanzare.

Nel 2009 Todd Seavey del Comitato Americano per la Scienza e la Salute, sostenuto dall'industria chimica, scrisse nella Giornata contro la Malaria “Serve la Giornata del DDT…. gli ambientalisti anti-chimica (ispirati dal libro allarmistico Silent Spring di Rachel Carson) possono già essere i killer più prolifici dell’umanità”.

L’EPA (Agenzia di Protezione Ambientale) non ha mai bandito il DDT nell’uso contro la malaria, e la Carson stessa mai promosse un totale divieto dei pesticidi. Invece scrisse, “Un consiglio pratico dovrebbe essere “Spruzza il meno possibile piuttosto che “Spruzza al limite della tua capacità”.

Gli agenti chimici sintetici saranno sempre parte della vita sulla terra. La quantità di sostanze chimiche è enorme, e la lenta decomposizione di molti significa che faranno parte della biosfera per decenni e secoli. L’eredità di Silent Spring è che molto può e dovrebbe essere fatto per ridurre i rischi alla salute che pongono gli agenti chimici, senza sacrificare il progresso. Circa il 41% degli americani svilupperanno un cancro. La generazione odierna di bambini, comparata ai loro genitori ed ai loro nonni, ha maggiori possibilità di malattie, compresi parti prematuri, cancro, asma, diabete, autismo e ADHD. Mentre molti sono i fattori che influenzano il rischio di malattie, l’esposizione a sostanze chimiche tossiche è un fattore.

Abbiamo ignorato le scoperte di Rachel Carson a nostro rischio e pericolo.

Joseph J. Mangano, Janette D. Sherman

Fonte: /www.alternet.org

Link: http://www.alternet.org/environment/50-years-after-silent-spring-we-have-ignored-rachel-carsons-findings-our-peril

26.09.2012

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2 settembre 2009

Inquinamento globale: la Primavera silenziosa di Rachel Carson

C’ era una volta una città nel cuore dell’ America dove tutta la vita sembrava scorrere in armonia con il paesaggio circostante. La città si stendeva al centro d’ una scacchiera di operose fattorie, tra campi di grano e colline coltivate a frutteto dove, di primavera, le bianche nuvole dei rami in fiore spiccavano sul verde dei prati. D’ autunno le querce, gli aceri e le betulle si vestivano di un fogliame rosseggiante che lampeggiava come fiamma tra le scure cupole dei pini. Era quello il tempo in cui le volpi ululavano sulle colline e i daini scorrazzavano silenziosi nella campagna [...]“.

Lungo le strade, siepi di bosso e di alloro, ontani, felci giganti e fiori selvatici rallegravano l’ occhio del viandante per buona parte dell’ anno. Perfino d’ inverno i bordi delle strade avevano una loro particolare bellezza, perchè innumerevoli uccelli si abbassavano sulla terra per nutrirsi delle bacche e delle gemme rimaste sui rami sporgenti dalla neve. La regione era famosa, infatti, per l’ abbondanza e la varietà degli uccelli che vi stanziavano e, quando gli stormi migranti arrivavano e ripartivano in primavera e in autunno, la gente veniva da grandi distanze per assistere al loro passaggio. Altri visitatori venivano a pescare lungo i corsi d’ acqua che scendevano limpidi e freddi dalle montagne; qui, in punti ombrosi e profondi, le trote deponevano le loro uova. Così era sempre stato fin da quando, molti anni prima, i primi coloni avevano edificato le loro case [...]“.

“D’ improvviso un influsso maligno colpì l’ intera zona, ed ogni cosa cominciò a cambiare. La popolazione cadde sotto il potere di una diabolica magia; il pollame fu decimato da misteriose malattie; i bovini e le pecore si ammalarono e perirono. D’ appertutto aleggiava l’ ombra della morte. Ogni giorno, nelle campagne, i contadini parlavano di malanni che colpivano le loro famiglie. Nelle città i medici erano costretti a far fronte sempre più spesso a malattie nuove che colpivano i loro pazienti. Si andavano verificando subitanei ed inestricabili decessi non soltanto tra gli adulti, ma anche tra i fanciulli: fanciulli che venivano ghermiti improvvisamente dal male mentre erano intenti a giocare e non sopravvivevano più di qualche ora. Si trattava di una singolare epidemia. Gli uccelli, per esempio: dov’ erano andati a finire? Molta gente ne parlava con perplessità e sgomento [...]“.

 “I rari uccellini che si potevano vedere erano moribondi; assaliti da forti tremiti, non potevano più volare. la primavera era ormai priva del loro canto. Le albe, che una volta risuonavano del gorgheggio mattutino dei pettirossi, delle ghiandaie, delle tortore, degli scriccioli e della voce di un’ infinità di altri uccelli, adesso erano mute; un completo silenzio dominava sui campi, nei boschi e sugli stagni. Nelle fattorie le chiocce continuavano a covare, ma nessun pulcino nasceva. I contadini si lamentavano perché non riuscivano più ad allevare i maiali: infatti ben pochi porcellini venivano al mondo, ed anche quei pochi sopravvivevano per breve tempo. Giunse per i meli la stagione della fioritura, ma le api non danzavano più tra le corolle; non vi fu quindi impollinazione e non si ebbero frutti. I bordi delle strade [...] erano adesso fiancheggiati da una vegetazione così brulla ed appassita che sembrava devastata da un incendio [...]. Anche i corsi d’ acqua erano rimasti spopolati. Ed i pescatori li disertavano, giacché tutti i pesci erano morti. Nelle grondaie e tra le tegole dei tetti apparivano tracce d’ una polvere bianca e granulosa; essa era caduta come neve, qualche settimana prima sulle case e sulle strade, sui campi e sui fiumi. Nessuna magia, nessuna azione nemica aveva arrestato il risorgere di una nuova vita: gli abitanti stessi ne erano colpevoli“.

Così Rachel Carson nel celebre libro del 1963, “Primavera silenziosa”, esprime la sua preoccupazione per gli effetti delle sostanze chimiche tossiche sulla salute dell’ uomo e della natura. Ma solo negli ultimi anni abbiamo iniziato a capire con quale facilità i composti pericolosi attraversino i confini, trasferendo il problema dalla dimensione locale a quella globale e planetaria. Vedremo, di volta in volta, quali sono i pericoli che minacciano oggi l’ equilibrio del pianeta: l’ inquinamento globale.

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