L'uomo in rivolta, scriveva Albert Camus ...

Sarebbe ora di tracciare il profilo di una democrazia, nella convinzione che non esiste democrazia senza partecipazione.
Non esiste partecipazione de facto senza la consapevolezza nella generosità della conoscenza.
Non esiste partecipazione senza ricambio nelle funzioni di gestione.
Non esiste ricambio senza educazione alla responsabilità di gestione della cosa comune.
Non esiste cultura democratica senza educazione al risparmio delle risorse.
Non è permesso scambiare per mestiere o tanto peggio per professione, l'educazione di alto profilo congenita all'esercizio della responsabilità di gestione della cosa pubblica e comune.
Il modello spa non deve essere pretesto ed espediente per giustificare l'introduzione del concetto di profitto nella gestione della cosa comune.
Il concetto di profitto trova la propria ragione per essere affermato, solo ed esclusivamente se riferito alla copertura dei costi di esercizio e all'accantonamento, in vista di un piano pluriennale di programmazione degli investimenti necessari e sufficienti.
Il pianeta ha bisogno di una religione permanente e immanente : quella del rispetto dell'Uomo e dell' Ambiente, micro e macrocosmo, su nessuno dei quali è ammesso nient'altro che un accesso appassionato e colto.
Non è dimostrato che il principio dell'aumento di dimensione di un impresa, significhi di per sè il conseguimento di economie di costo.
E' vero che ogni impresa nella sua dimensione, può conseguire un'ottimizzazione di organizzazione gestionale e di esercizio.
E' falso che il merger and acquisition, la fusione e incorporazione di attività d'impresa, costituiscano di per sè, principi di ottimizzazione.
E' vero al contrario che le condizioni di monopolio rappresentano strumenti di devastazione dei principi di ottimizzazione d'impresa e di mercato.
E' vero che la gestione locale delle risorse locali fatta dalle comunità residenti, organizzate secondo scienza e conoscenza, costituiscono la cellula elementare e insostituibile dell'organizzazione sociale ed economica.
E' vero che l'organizzazione socio economica basata sulla tutela giuridica delle cellule sociali elementari, costituisce l'antidoto fondamentale alla devianza demenziale, degenerativa e distruttiva, che porta al cannibalismo economico-finanziario e di conseguenza alla guerra sociale e di specie.
Il cannibalismo socio economico ha il suo principale strumento nella violenza dell'ordinamento giuridico, ogni volta che questo prescinda dalla regolamentazione del limite da imporre alla concentrazione di capitale, a difesa e tutela del valore e dell'integrità individuale.
L'impresa del mondo futuro per non essere autodistruttiva, lesiva dei diritti delle minoranze, predatrice del sacrificio, sfruttamento delle debolezze, truffa e raggiro sociale, rischio mortale del pianeta, deve riconoscere che la proprietà dei mezzi di produzione dell'impresa è condivisa tra gli altri fattori della produzione, cioè lavoro e risorse organizzative.

L'atto di rivolta e rivoluzione è una necessità ricorrente e che non può essere delegato, ogni volta che l'attività illecita o di liceità solo formale, produce squilibrio tra le componenti fondamentali, cozì grave e profondo, ad esempio come ora, da essere atto a provocare una degenerazione patologica del sistema. Si verifica quando una delle componenti assume dimensioni, comportamenti e attività prevaricanti nei confronti delle altre, inducendo verso la degenerazione autodistruttiva del sistema.
rino sanna

top