The Crisis of Democracy

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1975

 

The Crisis of Democracy: Sulla governabilità delle democrazie.

 

E’ un rapporto scritto nel 1975 per la Commissione Trilaterale da Michel Crozier, Samuel P. Huntington, e Joji Watanuki. Nello stesso anno, è stato ripubblicato come libro dal New York University Press. Il rapporto osserva lo stato politico di Stati Uniti, Europa e Giappone e dice che negli Stati Uniti i problemi di governance "nascono da un eccesso di democrazia" e quindi sostine la necessità di ripristinare il prestigio e l'autorità delle istituzioni del governo centrale. La relazione costituisce un importante punto di riferimento per gli studi incentrati sulla crisi contemporanea delle democrazie.

In Europa, il rapporto delinea che nel 1960 l'Europa occidentale ha governi sovraccaricati da partecipanti e richieste, che i sistemi politici altamente burocratici non sono in grado di gestire e quindi stanno diventando ingovernabili. Si punta a una decisione politica adottata in semi-segretezza, senza un dibattito politico aperto, ma con una enorme quantità di lobbying e di conflitto intraburocratico. Scrive Samuel P. Huntington: La vitalità della democrazia negli Stati Uniti nel 1960 ha prodotto un notevole aumento dell'attività di governo e una sostanziale diminuzione dell’autorità governativa.  Il rapporto dice che i problemi degli Stati Uniti nel 1960 sono stati l’impulso della democrazia di rendere il governo meno potente e più attivo, per aumentare le sue funzioni, e per diminuire la sua autorità, e conclude che queste richieste sono contraddittorie. L'impulso per l'indebolimento di legittimità è stato causato da mezzi di informazione contraddittori e da un nuovo attivismo, mentre l'incremento delle attività di governo sono causate dal budget della difesa per la guerra fredda e dai programmi della Great Society. Così, ciò che si afferma sia necessario; è ristrutturare un equilibrio tra l'attività di governo e l’autorità governativa. Si afferma che gli effetti di questo "eccesso di democrazia" se non corretti, porteranno all'incapacità di mantenere gli scambi internazionali, i bilanci equilibrati e il mantenimento del potere egemone sul mondo. E' stato osservato dalla critica che molti membri della Commissione Trilaterale hanno avuto ruoli nell’amministrazione Carter e sono stati influenzati dalla relazione. In particolare, Zbigniew Brzezinski ha esposto le conclusioni della relazione in un editoriale per il St. Petersburg Times. Noam Chomsky ha citato il rapporto come un esempio di politiche reazionarie provenienti dall'ala liberal dell’élite capitalista dominante.

 

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