Originale: Truthout

http://znetitaly.altervista.org

23 novembre 2013

 

Chomsky interviene a proposito dell’anniversario dell’assassinio di Kennedy: “Farebbe un’impressione positiva su Kim Il Sung”

di Noam Chomsky

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Il 22 novembre 2013, la nazione rifletterà ufficialmente sulla eredità di Camelot. La copertura data all’assassinio di Kennedy è un lavoro a domicilio con un seguito simile a un culto. Libri, articoli, copertine di riviste,  e settori di intrattenimento popolare, continuano  a stimolare la venerazione dell’eroe e il suo fascino politico. Kennedy è salutato perfino dall’estrema destra attuale come un politico aggressivo, un eroe di guerra, e un sostenitore convinto della Guerra Fredda.  E per lo più, come nel caso del presidente Obama, la copertura ideologica e politica dei media convenzionali riguardo al presidente John F. Kennedy, lo pone in una posizione compresa tra il costruttore del consenso liberale e il prototipo centrista e sostenitore delle grosse imprese. Ho intervistato di recente Noam Chomsky, professore, critico della società, e attivista, sulla tradizione della fantasia del culto e della trasformazione in eroi dei presidenti passati.

Uno dei famosi detti di Chomsky inizia con, “Se fossero applicate le leggi di Norimberga…Ecco che cosa ha detto su Kennedy in quel contesto:

“Kennedy è facile da trattare. L’invasione di Cuba è stata un’aggressione totale. Eisenhower l’ha programmata, per caso, quindi è stato coinvolto in una cospirazione per invadere un altro paese che egli può aggiungere al suo punteggio. Dopo l’invasione di Cuba, Kennedy ha dato il via a un’enorme campagna di terrore contro Cuba, che è stata molto grave. Non scherzo; il bombardamento delle installazioni industriali che hanno ucciso un sacco di persone, e poi bombardare gli alberghi, affondare i pescherecci, i sabotaggi. In seguito, con Nixon, le cose sono arrivate al punto di avvelenare il bestiame, e così via. Una cosa grossa: e poi è arrivato il Vietnam; ha invaso il Vietnam. Ha invaso il Vietnam del Sud nel 1962. Ha mandato l’aviazione militare statunitense a iniziare i bombardamenti.”

E poi in un’intervista del 1996 di Tom Morello intitolata  “Sulla democrazia”, dice:

“Non vale neanche la pena di discutere di Kennedy. L’invasione del Vietnam del Sud – Kennedy ha attaccato subito il Vietnam. Nel 1961-1962 Ha mandato l’aviazione militare statunitense a iniziare a bombardare i villaggi, ha autorizzato l’uso del napalm. Ha anche gettato le basi per l’enorme ondata di repressione che si è diffusa in America Latina installando al potere  gangster neo-nazisti che erano sempre direttamente appoggiati dagli Stati Uniti. Questo è continuato e di fatto scelto anche durante la presidenza di  Johnson.”

Daniel Falcone: le sembra strano che il paese stia concentrando la sua attenzione sulla commemorazione del 50° anniversario dell’assassinio di Kennedy?

Noam Chomsky: La venerazione dei leader è una tecnica di indottrinamento che risale al  culto folle per George Washington del 18° secolo, e fino al culto realmente  demenziale  per Reagan, entrambi i quali farebbero un’impressione positiva su Kim Il – Sung. Il culto per JFK è analogo.

Che cosa significa che i media popolari si occupano di questa data con tale insolito onore?

Semplicemente che viviamo in una società profondamente indottrinata.

Altre nazioni trovano  strano che noi commemoriamo un giorno così?

Le altre nazioni non sono per nulla così diverse, sebbene  le esibizioni  patriottiche americane divertano davvero (o sorprendano, o spaventino) il mondo. In parte è soltanto confusione. Kennedy è molto popolare tra gli afro-americani; alcuni sono inconsapevoli del suo vero ruolo nelle lotte per i diritti umani, che non è stato bello. In parte però è popolare tra gli intellettuali, e JFK capiva molto bene che se gli si dà un colpetto sulla testa e si fa finta di volergli bene, se ne ricava una buona immagine. Funzionava come un incantesimo.

Ci sono oltre 40.000 libri in stampa su Kennedy e più di 10 titoli già usciti attualmente. Riguardano o la sua eredità o la sua morte, oppure controbattono alla storia basata sui fatti Il motivo è che la vera storia di Kennedy sarebbe troppo orribile da rammentare?

La storia vera è stata soppressa in modo così efficace che non c’è motivo di fare una storia contraria ai fatti reali.

Uno scrittore, Jeff Greenfield, scrive sul modo in cui Kennedy sarebbe stato diverso negli anni del suo secondo mandato. Questo viene continuamente ripetuto sui media e nei film. Perché?

Probabilmente perché la documentazione reale è così orribile.

La radio nazionale pubblica dice che Kennedy è stato “il padre della moderna campagna presidenziale. Che cosa significa? Questo è chiaramente uno slogan colto, liberale, indottrinato?

Sospetto che quello che vogliono dire è che Kennedy è stato il primo a usare efficacemente la televisione come strumento elettorale, iniziando il processo di consegnare le campagne politiche all’industria delle Pubbliche Relazioni  che si dedica a indebolire la democrazia proprio come sta indebolendo i mercati nelle loro attività più importanti. I liberali delle PR probabilmente considerano questa una buona cosa.

Questa settimana il presidente Obama parlerà dell’eredità di JFK. Le affermazioni saranno senza dubbio espressioni standard.  Come si può realmente paragonare Obama a Kennedy riguardo ai crimini?

JFK era molto peggiore, il che non è un complimento per Obama.

 


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://www.zcommunications.org/chomsky-weighs-in-on-kennedy-assassination-anniversary-it-would-impress-kim-il-sung-by-noam-chomsky

top