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mercoledì 12 dicembre 2012

 

La famiglia Benetton è diventata azionista di maggioranza delle Autostrade.

 

Il contratto di privatizzazione delle Autostrade dava vantaggi soltanto agli acquirenti, facendo rimanere l'onere della manutenzione sulle spalle dei contribuenti.. Nonostante i disastri delle privatizzazioni, le nostre autorità governative sono disposte ad utilizzare denaro pubblico per riparare ai danni causati dai privati. Dietro tutto questo c'era l'élite economico finanziaria (Morgan, Schiff, Harriman, Kahn, Warburg, Rockfeller, Rothschild ecc.) che ha agito preparando un progetto di devastazione dell'economia italiana, e lo ha attuato valendosi di politici, di finanzieri e di imprenditori. Nascondersi è facile in un sistema in cui le banche o le società possono assumere il controllo di altre società o banche.Esemplare il caso Parmalat e Cirio. Queste aziende hanno truffato i risparmiatori vendendo obbligazioni societarie con un alto margine di rischio. La Parmalat emise bonds per un valore di 7 miliardi di euro, e allo stesso tempo attuò operazioni finanziarie speculative, e si indebitò. Per non far scendere il valore delle azioni (e per venderne altre) truccava i bilanci. Le banche nazionali e internazionali sostenevano la situazione perché per loro vantaggiosa, e l'agenzia di rating, Standard & Poor's, si è decisa a declassare la Parmalat soltanto quando la truffa era ormai nota a tutti. Alla fine,questi complici della truffa non han pagato praticamente nulla,con tanti saluti alla giustizia italiana Grazie alle privatizzazioni, un gruppo ristretto di ricchi italiani ha acquisito somme enormi, e ha permesso all'élite economico-finanziaria anglo-americana di esercitare un pesante controllo, sui cittadini, sulla politica e sul paese intero. Agli italiani venne dato il contentino di "Mani Pulite", che si risolse con numerose assoluzioni e qualche condanna a pochi anni di carcere.Un polverone che è servito solo a consentire il saccheggio e a rimuovere un sistema politico che lo ostacolava o comunque non in linea con i desiderata angloamericani. Il nostro paese è oggi controllato realmente da un gruppo di persone, che impongono, attraverso istituti propagandati come "autorevoli" (Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea), di privatizzare quello che ancora rimane e di attuare politiche non convenienti alla popolazione italiana. I nostri governi operano nell'interesse di questa élite, e non in quello del paese. Questo,a grandi linee, è quanto veramente successo in quel 1992 che ha cambiato in peggio tutta la storia italiana.Il resto sono solo chiacchiere di stampa e politica,entrambe asservite,buone solo per la credulità del parco buoi,quello che in fondo paga sempre per tutti. Uno dei pochi articoli di giornale di quell'anno che parla del convegno sul Britannia,lo presenta ovviamente quasi come un convegno istruttivo o stage per giovani managers!!!.


http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/03/Inglesi_cattedra_privatiz-zazioni_fate_come_co_0_92060319034.shtml

3 giugno 1992

 

A distanza di tempo, stessa cosa per il Club Bilderberg. Libertà dalla stampa!!!!

 

Ci vuole in cieco per non vedere come tutti gli avvenimenti di quell'anno non siano in qualche modo collegati.Troppe coincidenze,e tutte nella stessa direzione. Resta il fatto, che Draghi tenne un discorso a quella riunione, in cui disse esplicitamente che il principale ostacolo ad una "riforma" del sistema finanziario in Italia era rappresentato dal sistema politico. Guarda caso, dopo la crociera sul Britannia partì l'attacco speculativo contro la lira e l'uragano di Mani Pulite che proprio quel sistema politico abbatté. Certo è che lo svegliarsi improvviso della magistratura, che per anni aveva ignorato e insabbiato, sembra sia avvenuta proprio in un momento opportuno per fare “PiazzaPulita” di una classe politica con velleità italiote, e per ottenere le “ManiLibere” di fare entrare i governi dei “tecnici”, gli amici della Goldman e soci. E qua,consentiteci anche di tirar in ballo il tanto vituperasto Craxi. Di sicuro un Craxi, per quanto corrotto, non avrebbe mai siglato un patto così scellerato, quello di svendere tutto il comparto nazionale produttivo del paese,lui che tenne testa agli americani nella vicenda dell’Achille Lauro, negando loro l’accesso al nostro territorio per attaccare i sequestratori della nave, e portando avanti le trattative con i terroristi nonostante il veto del presidente Reagan,sempre lui che negò agli Usa la base di Sigonella. E, infatti, proprio qualche anno prima Craxi era stato duramente criticato dagli ambienti angloamericani,quegli stessi che non si privano mai d’interferire nella nostra politica interna per salvaguardare i loro interessi. Chi tocca i fili Usa muore! Ed è bene anche ricordare al solito popolo cornuto,mazziato e festante, che quando Craxi in Parlamento (mica ad annozero) invitò in pratica ad alzarsi chi non avesse preso tangenti,nessun prode mezzacartuccia italiota si alzò. Questo tanto per fare un po' di storia che le ipocrite tricoteuses attuali dimenticano. Con l’aiuto della stampa iniziò una campagna martellante per incutere il timore nel popolo italiano di “non entrare in Europa”, manco non fossimo stati tra i Sei paesi fondatori… Una campagna a cui presero parte attva “The Economist” e “Financial Times,fogli al servizio dei saccheggiatori.Ora come allora. Te la raccomando la stampa inglese e i soliti fessi,o molto interessati,laudatores nostrani! E questa è ormai storia, tant’è vero che sull’episodio del “panfilo Britannia” vi furono anche alcune interrogazioni parlamentari rimaste naturalmente senza risposta . Fu l’inizio dell’era dei governi tecnici, dopo 40 anni di regime DC, con il “tecnico” Ciampi, il tecnico Amato, il tecnico Prodi. Il governo doveva, a tutti i costi essere “tecnico”, pur di non fare arrivare al potere neanche un’idea, che fosse tale e che lo fosse per il bene del paese. In questo "bene " invece rientrò l'allontanamento di Enrico Cuccia,Mediobanca,che si oppose alla svendita di Sme caldeggiata da Prodi. Si è poi visto come é finito questo colosso alimentare. Lo stesso Prodi, che dal 1990 al 1993 fu consulente della Unilever e della Goldman Sachs, quando nel maggio del 1993 ritornò a capo dell’IRI riuscì a svendere la Cirio Bertolli alla Unilever al quarto del suo prezzo.Indovinate chi furono gli advisors! Uomini della Goldman,che vi hanno lavorato sono, oltre a Costamagna e Prodi, Monti (catapultato alla carica di Commissario), Letta, Tononi e naturalmente Draghi. Sicuramente ce ne sono altri; molti nostri uomini politici se non hanno lavorato per la Goldman, lavoravano per l'FMI, come Padoa Schioppa, presidente della BEI, Banca europea per gli Investimenti La classe dei tecnici, fedeli servitori delle banche e dei circoli finanziari angloamericani, il cui motto era “privatizzare per saccheggiare”. Quella della condizione di tecnicità per accedere al potere fu un imperativo talmente tassativo, da riuscire nell’intento di dividere il PCI, con una fetta che divenne sempre più “tecnica”, sempre più British, sempre più amica delle banche, sempre più PD. Il premio di tutta questa svendita, prevista per filo e per segno, fu la nostra “entrata in Europa”, ovvero la cessione della nostra già minata sovranità monetaria dalla Banca d’Italia alla Banca centrale europea,per una moneta, l’euro che, con il tasso iniziale di cambio imposto e troppo elevato, è all'origine di tante attuali sciagure. Queste sono informazioni che dovrebbero essere divulgate e spiegate in lungo e in largo dalla stampa, ma che invece ha sempre occultato. Le anime belle e buone parleranno di complottismo,che vediamo  congiure dappertutto... Rassicuriamole,questi marpioni possono fare,hanno fatto e faranno anche di più e di meglio...

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