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02/05/11

Storia di Bin Laden: il nemico numero 1 degli Usa

Nel giro di pochi anni, da alleato degli Stati Uniti ne è diventato il nemico pubblico numero uno. E per anni ha continuato a sfidare la prima superpotenza mondiale,

Niente predestinava il giovane Osama Bin Laden a diventare un terrorista. Figlio della buona società saudita, vicino ai reali, a 22 anni lavorava per l’impresa di famiglia, un gigante delle costruzion quando i servizi segreti lo incaricano di organizzare la partenza di volontari per l’Afghanistan.

I moudjahidins devono combattere le truppe sovietiche che hanno invaso il paese.

Con i fondi dei sauditi e degli statunitensi Bin Laden forma un suo esercito. L’ideologia islamica si contrappone efficacemente al marxismo sovietico. Ma una volta ritiratesi le truppe russe nell’89, per Ryad e Washington l’Afghanistan è un capitolo chiuso. Per Bin Laden no

La guerra del Golfo sancisce il suo divorzio con l’Arabia saudita. Nel 1993 un attentato colpisce il world trade center e uccide 6 persone. Si comincia a sospettato di lui.

5 anni più tardi, gli Stati Uniti lo accusano degli attentati contro l’ambasciata di Nairobi in Kenia e di Dar El Salaam in Tanzania, che fanno oltre 200 vittime. Washington mette una taglia da 5 milioni di dollari sulla sua testa.

Nel 1999 Bin Laden è sulla lista dei 10 uomini più ricercati dall’Fbi.

Ma la svolta decisiva, è l’11 settembre 2001. Le torri gemelle sono colpite da due aerei, il bilancio è mostruoso. Gli Stati Uniti sono sotto choc.

L’attacco è attribuito a Bin Laden e alla sua organizzazione ormai nota con il nome di Al Qaida.

Il leader non li rivendica gli attentati. Ma se ne compiace qualche giorno più tardi in un video diffuso in tutto il mondo.

Sostiene che gli americani raccolgono i frutti della loro politica in Medio Oriente.

In un altro video, qualche mese più tardi, lo si vede discutere i dettagli dell’operazione con uno dei suoi uomini.

La risposta di George Bush è immediata:

“Lo voglio, voglio giustizia. C‘è un vecchio detto americano “ricercato, vivo o morto”

Washington dichiara guerra al terrorismo internazionale, il mondo cambia faccia, sconvolto da questa lotta.

E puntualmente, a ricordare l’esistenza di Bin Laden, la diffusione regolare di video, ogni volta carichi di nuove minacce.

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