Fonte: “Zuerst!”

Tratto da Rinascita.eu

http://www.controinformazione.info

15 Feb 2015

 

Interventi colorati

Traduzione di Giampaolo Cufino

 

Signor Fedorov che ruolo giocano attualmente le cosiddette “rivoluzioni colorate”?

Fedorov: Viviamo tuttora nell’era della strategia dell´intimidazione nucleare. Dall’invenzione delle armi atomiche c’è sempre stata la corsa agli armamenti. E finché ci sono gli uomini, ci saranno anche le guerre. Ma prima di arrivare fino al potenziale distruttivo delle armi atomiche, al giorno d’oggi sono efficaci altri meccanismi. A questo proposito gli “interventi colorati” giocano un ruolo molto importante.

“Interventi colorati”?

Fedorov: Esatto. Si dovrebbero chiamare proprio così: “Interventi Colorati” e non “Rivoluzioni Colorate”.

Cosa intende di preciso?

Fedorov: Le rivoluzioni sono sempre eventi che riguardano il contesto interno di una nazione. Questi “interventi”, al contrario, sono vere e proprie intromissioni dall’esterno che si servono di una “quinta colonna” presente nel paese in questione, pronta a collaborare con la potenza che interviene. Questo aspetto del resto c’è sempre stato. Naturalmente sarebbe più facile attaccare e distruggere un paese con aerei e carri armati, ma oggi gli Stati si servono di tecniche diverse: ne fa parte in particolare il sostegno di settori dell’elite politica del governo preso di mira, la “quinta colonna”. Una parte importante di questo tipo di operazioni è costituita infatti dallo studio dettagliato degli organi di potere del nemico. Fino alla metà del secolo scorso questo aspetto veniva preso poco in considerazione, fino allora si poteva risolvere senza mezzi termini un problema geopolitico semplicemente con la propria superiorità militare.

In Russia viene riconosciuto il pericolo di tali “Interventi”? Quanto e´importante l´attività scientifica in relazione con le cosiddette “Rivoluzioni colorate”?

Fedorov: Ai giorni nostri è molto importante studiare con metodo scientifico queste strategie e gli elementi che le compongono. Gli interventi tradizionali sono compito del Ministero della Difesa che fornisce alle forze armate materiali e soldi. Nel caso delle “Rivoluzioni colorate” vengono elargite ingenti quantità di denaro attraverso i servizi segreti e le organizzazioni specializzate. Il Ministero degli Esteri degli USA agisce in questo ambito in maniera fondamentale. I metodi e le forme per l´infiltrazione, l’abbattimento e il conseguente controllo degli Stati nemici sono cambiati. Ritengo urgente e necessario, insieme con lo Stato Maggiore e l’Accademia delle Forze armate, creare una Accademia di tipo nuovo che esamini scientificamente la prassi di tali “Rivoluzioni colorate”. Molti laureati delle nostre università e scuole militari sono esperti eccellenti nelle questioni della difesa e della sicurezza. Ma la tecnologia e i metodi degli “Interventi colorati” ci presentano sfide completamente inedite. In corrispondenza di quest´ultime abbiamo bisogno oggi di Università e altri istituti di formazione che non si occupino solo dell´aeronautica militare o altre tecnologie tradizionali di difesa, ma anche e soprattutto di questo recente tipo di operazioni.

Come si rende “ sicura” la propria nazione davanti a un “intervento colorato”?

Fedorov: Non e´poi così difficile. Già gli studenti russi vengono istruiti su cosa c’è da fare per non venire morsi dai serpenti, come si fa un fuoco o come si trova un rifugio antiaereo in caso di un attacco. Del resto, un tale tipo di allenamento viene messo in pratica anche in molti altri Stati. Credo che sia comunque necessario insegnare già ai più giovani come ci si può proteggere dall’influenza degli “interventi colorati”. Più persone dispongono di tali cognizioni, più facile sarà respingere gli intrusi. D’altra parte questo insieme di nozioni risulta più facile da trasmettere rispetto alle tecniche usuali di difesa in caso di attacco militare.

Tutto ciò suona come una pianificazione a lungo termine. Quanto e´ sicura invece nel breve periodo la Russia davanti a una potenziale “Maidan”?

Fedorov: Non e´un segreto per nessuno che le ambasciate americane in Georgia e in Ucraina abbiano sostenuto con successo gli “Interventi colorati” in loco. Ora è il turno della Russia. Su questo non ci facciamo illusioni.

Sono già in corso dei preparativi in tal senso?

Fedorov: A questo proposito bisogna menzionare alcune peculiarità del sistema economico russo. La nostra economia si differenzia molto da quella tedesca, ad esempio la Germania ha interessi bassi, mentre la Russia li ha troppo alti. Perciò si investe da noi quasi sempre con capitale straniero. E´ più conveniente ricevere un prestito per un investimento all’estero che non in Russia, proprio a causa dei nostri alti interessi. Tutto questo in verità ha a che fare con la nostra Costituzione, che prevede che la Banca Nazionale sia un´istituzione completamente indipendente dal governo e che abbia di conseguenza anche il potere di dirigere la politica degli interessi. Questa dipendenza dagli istituti finanziari stranieri, nel caso di sanzioni, ci rende particolarmente esposti a una crisi di natura economica.

Possiamo tranquillamente confrontare questo sistema di controllo straniero dell’economia russa con le restrizioni subite dalla Germania a causa del Trattato di Versailles dopo la Prima Guerra Mondiale. Sebbene noi in realtà rappresentiamo uno degli Stati più ricchi del mondo, continuiamo ad avere a causa di questa normativa lo status di un paese in via di sviluppo. Le conseguenze le stiamo vedendo proprio in questi giorni: la politica aggressiva nei nostri confronti da parte degli USA sfrutta per l´appunto questa dipendenza dal capitale straniero al fine di paralizzare la nostra economia. La Russia deve riacquistare la sua piena sovranità economica, iniziando col ridurre gli interessi allo stesso livello dell´UE, in modo che qui da noi si investa in rubli e non in dollari o in euro.

Ma la Banca Nazionale è tuttavia un’istituzione russa. Perché dovrebbe avere interesse a danneggiare il paese?

Fedorov: Proprio perché fa parte della “Quinta Colonna”. Gli alti interessi e la caduta del rublo nel dicembre dello scorso anno sono stati concordati per l´appunto dalla Banca Centrale.

Quali saranno le conseguenze?

Fedorov: Assisteremo a un innalzamento del livello di inflazione e a un aumento della disoccupazione. In seguito si avranno ripercussioni anche sulla nostra agricoltura ed e´prevedibile una diminuzione della produzione di generi alimentari. Tutto questo, ripeto, è stato pianificato e organizzato dalla “Quinta Colonna”.

Già nel dicembre dello scorso anno e in gennaio hanno avuto luogo delle proteste per le strade di Mosca…

Fedorov: Grazie all´appoggio dell’Ambasciata americana e della rete di Michail Chodorkowski si è tentato di inondare le strade del nostro paese con manifestazioni di protesta; proprio come e´ successo a “Euromaidan”. Ma la mentalità russa viene profondamente sottovalutata, infatti un tale tipo di “Intervento colorato” non potrà mai avere successo.

Quali sarebbero le conseguenze di un fallimento di una “Rivoluzione colorata” a Mosca?

Fedorov: La “Quinta Colonna” verrebbe sicuramente rovesciata e le autorità dello Stato verrebbero ripulite dagli agenti infiltrati. Successivamente i progetti nazionali di impresa potranno ottenere crediti in rublo a interessi favorevoli e a questo scopo sarà senza dubbio necessario un cambiamento nella politica della Banca Centrale. Tutto ciò avrebbe come conseguenza il rafforzamento degli investimenti nel paese. E in questo modo potremmo acquisire maggiore tecnologia, attirando per esempio ingegneri provenienti dalla Germania che verranno a lavorare qui in Russia con maggiori possibilità di guadagno. La nostra economia diverrà più forte, provocando una catastrofe per il progetto di un mondo unipolare dominato dagli USA.

 


Evgeny Fedorov, nato nel 1963 a Leningrado (San Pietroburgo) e´deputato della Duma russa. Fedorov ha prestato servizio nelle forze armate sovietiche dal 1985 al 1988 ed è stato anche in missione in Afghanistan. Dal 1990 e´stato deputato del distretto di Leningrado. Nel 2003 viene eletto nella lista del partito “Russia Unita” alla Duma russa, dove da allora ha occupato diverse posizioni in diverse commissioni. Fedorov è stato tra i primi a mettere in guardia su una possibile “Rivoluzione colorata” a Mosca e si adopera attualmente per uno studio scientifico dei meccanismi e delle strategie di tali “rivoluzioni”.

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