Le leggende raccontano anche che questi popoli, provenienti dall'Asia, in tempi passati erano stati fermati dall'intervento provvidenziale di Alessandro Magno che, avendo intuito la pericolosità di Gog e Magog, aveva fatto costruire una grande muraglia situata in mezzo a due alte montagne, le "mammelle del Nord", con la funzione di arginare le orde ed evitare che esse si riversassero in occidente.

http://www.apocalypsesoon.org/I/i-xfile-26.html

GOG di MAGOG
di Renald Showers

Dr. Renald E. Showers è autore e curatore di conferenze internazionali per Friends of Israel.
traduzione di Alessandro Valli

Nei capitoli 38 e 39 Ezechiele profetizza una futura invasione di massa su Israele da parte delle forze armate di sei nazioni. Cinque delle sei nazioni sono identificate nei versetti 5 e 6 del capitolo 38 con i loro nomi antichi usati all’epoca di Ezechiele.

La prima nazione, la Persia, è quello che oggi è diventato lo stato moderno dell’Iran. Attualmente è governato da un regime fondamentalista islamico che sta investendo parecchio nella potenza militare, incluso lo sviluppo di armi nucleari. Questo governo ha dichiarato apertamente la sua volontà di annichilimento dello Stato ebraico di Israele. 



La seconda nazione, l’Etiopia, non rappresenta lo stesso territorio della moderna Etiopia. In realtà, essa occupava l’area una volta conosciuta come Nubia e che oggi viene chiamata col nome di Sudan. Anche questo stato è dominato da un governo fondamentalista islamico, il quale usa metodi brutali (compresa la crocifissione dei cristiani) per instaurare uno stato puramente islamico.



La terza nazione è la Libia che si trova ad occidente dell’Egitto e anch’essa è una nazione islamica decisamente antioccidentale e anti israeliana, tanto che l’intelligence occidentale è stata di recente informata che la Libia ha assunto scienziati provenienti dall’ex Unione Sovietica per la loro campagna di rafforzamento militare. 



Il popolo della quarta nazione – Gomer – era conosciuto all’epoca anche come i cimmeri. Essi vivevano a nord dei monti caucasici a sud della moderna Russia. Ai tempi di Ezechiele dimoravano in quella che è attualmente la zona che si trova al centro della Turchia. 



Il popolo della quinta nazione, Togarma, furono identificati da Giuseppe Flavio come i Frigi (Antichità: I. 6, 1 [126]), i quali risiedevano nella Cappadocia, ossia l’attuale zona est della Turchia.

Considerato che la quarta e la quinta nazione si trovano nell’attuale Turchia occorre sottolineare come l’attuale governo secolarizzato della Turchia è minacciato dai fondamentalisti islamici. E a questo proposito sono molti i leader a temere che la Turchia possa diventare un altro Iran. Se ciò dovesse accadere tutte le nazioni citate in Ezechiele 38:5-6 sarebbero caratterizzate da un odio militante islamico contro Israele. 



L’identità del leader dell’invasione 


Le cinque nazioni citate saranno guidate da una sesta nel futuro attacco contro Israele. Dio ha dato tre marchi d’identificazione per questo leader. 



Il nome del leader 



Il leader sarà Gog della terra di Magog (Ezechiele 38:2). Jerome, un importante leader di chiesa del 345-420 d.C.) dichiarò che Magog si trovava nel nord dei monti del Caucaso, vicino al Mar Caspio. Giuseppe Flavio (Antichità I. 6, 1 [123]) così come altri scrittori greci associavano il nome Magog a quello degli Sciti. Secondo l’International Standard Bible Encyclopedia, il maggior gruppo di Sciti viveva vicino al Mar Nero, dal Caucaso lungo il Danubio. Pertanto la terra di Magog si trovava vicino al Mar Nero e al Caspio a nord delle Montagne del Caucaso, ossia nel territorio che si trova a sud dell’attuale Russia. 



La posizione politica del leader 



Il leader viene identificato come il principe sovrano di Mesec e Tubal (Ezechiele 38:2; 39:1). Gli scrittori classici greci chiamavano il popolo di Mesec col nome di Moschoi, mentre gli Assiri si riferivano a loro col nome di Muski. Questo gruppo si era stabilito in Armenia, dove s’incrociano i confini tra Russia, Iran e Turchia.  

Il popolo di Tubal viveva invece al centro del’attuale Turchia, subito ad ovest di Togarma. 



La posizione geografica del leader 



Gog è situata all’estremità settentrionale (38:15; 39:2). Poiché Ezechiele era un profeta ebreo sicuramente parlava tenendo conto del punto di vista del suo territorio. Perciò, quando nel versetto 38:15 parla dell’attacco delle sei nazioni guidate da Gog proveniente dal nord significa che la sua provenienza doveva essere per forza a nord di Israele. E’ la Russia la nazione situata all’estremità settentrionale direttamente a nord di Israele. 



Da questa analisi risulta dunque che sarà la Russia a guidare la futura invasione contro Israele profetizzata da Ezechiele. Perché la Russia dovrebbe mai fare ciò? La prima ragione è l’antisemitismo. Prima dell’avvento del comunismo, la Russia era famosa per la sua brutale persecuzione contro gli ebrei. Se è vero che il comunismo ha governato questa nazione con il pugno di ferro è altrettanto vero che durante il regime comunista furono soppresse le manifestazioni esteriori di odio contro gli ebrei. Ora che il comunismo ha perso il controllo l’antisemitismo ha subito cominciato a rialzare la testa. Alcuni membri del Pamyat, un’organizzazione estremistica antisemitica che aspira a governare la Russia, hanno accusato gli Ebrei di essere la causa dei problemi della nazione. Alcuni hanno addirittura accusato gli Ebrei di essere la fonte del virus AIDS. A causa di questi attacchi a partire dagli anni ’90 molti ebrei hanno lasciato la Russia per far ritorno nella nazione di Israele. 



Vi è un’altra regione per la quale la Russia ha interesse a guidare una futura invasione contro Israele. Secondo un’agenzia di intelligence, ufficiali delle forze armate dell’ex Unione Sovietica ritengono che la Russia potrebbe ritornare ad essere una superpotenza anche senza il comunismo, ma se si alleasse con le nazioni islamiche contro Israele. A conferma di ciò, all’inizio degli anni ’90 un portavoce del governo sovietico dichiarò che i giovani studenti avrebbero dovuto imparare l’arabo dal momento che il governo avrebbe in futuro stretto alleanza con le nazioni islamiche del mondo. 



Il tempo dell’invasione 



In Ezechiele 38:8-16, Dio dichiara che l’invasione di Israele accadrà alla fine dei giorni. Ciò accadrà dopo che il popolo di Israele avrà fatto ritorno nella sua terra e si sentirà così sicuro da non aver bisogno di difendersi (vv. 8, 11-12, 14.) Il ritorno allo stato di Israele è avvenuto nel 1948, ma mai da allora questo popolo ha potuto sentirsi tanto sicuro da non aver più difese. 



Poiché le Scritture attestano che non vi saranno periodi di guerra durante il regno del Messia (Salmi 72:7; Isaia 9:6-7, Michea 4:3-4), ciò significa che questa invasione non avverrà durante il Millennio. Ci sarà dunque un tempo prima della Seconda Venuta di Cristo e il Suo Regno Millenario nel quale Israele si sentirà così sicura da rinunciare ad ogni difesa? Questo è ciò che appare dalle Scritture.

Secondo Daniele 9:27 all’inizio dei sette anni di Tribolazione, l’Anticristo stabilirà un patto d’acciaio con Israele. Il legame tra Israele e l’Anticristo sarà così forte che farà espandere il suo potere e il suo impero nel Medio Oriente. Il risultato è che attraverso questo patto l’Anticristo garantirà la sicurezza di Israele e questa garanzia farà sentire Israele così al sicuro da permettersi di rinunciare alla propria difesa e agli enormi costi che essa comporta. 



Comunque questa sensazione di sicurezza non durerà a lungo. Nel mezzo della Tribolazione, l’Anticristo comincerà a portare desolazione in Israele (Daniele 9:27; Matteo 24:15-21); pertanto possiamo concludere che la nazione si sentirà sicura solo nella prima metà dei sette anni della Tribolazione e proprio in questo periodo (probabilmente un poco prima della metà dei setti anni) avverrà l’invasione da parte della Russia e dei suoi alleati islamici. 


Attitudini e azioni dell’invasore 



Gli invasori penseranno che poiché Israele ha abbandonato la sua difesa militare quello sarà il momento opportuno per colpirla e saccheggiare le sue risorse (Ezechiele 38:10-13). Di conseguenza lancerà un attacco con un esercito talmente enorme che sembrerà come una nuvola che copre la terra (38:9, 15-16). 



Attitudine e azione di Dio 



All’inizio Dio spingerà gli invasori verso Israele per il suo scopo di sovranità (38:4, 16; 39:2). Ma quando essi attaccheranno allora Dio interverrà contro di loro con furia, gelosia e ira (38:18-19). Egli interverrà attivamente per distruggere le forze dell’invasione attraverso terremoti, frane, atti di panico autodistruttivi, pestilenze, nubifragi, grandine, fuoco e zolfo (38:19-22). 



La distruzione delle armate degli invasori sarà così estesa che le montagne, i campi di Israele e la valle accanto al Mar Morto saranno coperte di cadaveri. Dio manderà uccelli e altri animali a mangiare i loro corpi. Occorreranno sette mesi prima che gli Ebrei riescano a seppellire i corpi dei morti rimasti e a distruggere tutte le loro armi (39:3-5, 9-20). Se l’invasione avverrà poco prima della metà della Tribolazione, la distruzione delle armi si realizzerà al principio del Millennio.

Lo scopo di Dio sarà di glorificare Se Stesso davanti ad Israele e a tutte le nazioni, Essi saranno così impressionati dalla Sua esistenza e dal Suo potere tanto da trasformare la propria vita (38:16, 23; 39:7, 13, 21-22). Molti ebrei e gentili saranno salvati proprio durante la Tribolazione (Apocalisse 7). Non vi sono dubbi che l’adempimento delle profezie di Ezechiele saranno uno strumento per mezzo del quale Dio porterà molte persone di quel tempo a Sé.

 

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