The Electronic Intifad
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martedì 18 dicembre 2012 10:24

Israele: "Oggi i palestinesi ucciderebbero Gesù e Maria"
by Ali Abunimah

L'ambasciata di Tel Aviv a Dublino lancia il suo personale messaggio natalizio: "Se Gesù e sua madre fossero vivi oggi, i palestinesi di Betlemme li ucciderebbero".

Betlemme, 18 dicembre 2012, Nena News –

"Un pensiero per Natale. Se Gesù e sua madre Maria fossero vivi oggi, sarebbero - in quanto ebrei senza protezione - linciati ed uccisi a Betlemme da palestinesi ostili. Solo un pensiero.". Questo il messaggio natalizio postato oggi (ieri, ndr), insieme ad una rappresentazione di Gesù e Maria, nella pagina Facebook ufficiale dell'ambasciata israeliana a Dublino. Il messaggio ha subito suscitato critiche da Gary Spedding, un attivista della comunità Alliance Party dell'Irlanda del Nord, e da uno studente della Queens University di Belfadt, che chiedono che l'ambasciata "si scusi per questo vile messaggio natalizio, di odio e settarismo". Un'offesa ai palestinesi cristiani L'offesa contenuta nel messaggio non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, ma i palestinesi cristiani di Betlemme lo troveranno particolarmente irritante, visto il Muro che circonda la loro città e le altre manifestazioni violente dell'occupazione, volte a strangolare la casa della Natività. L'affermazione che i palestinesi "lincerebbero" Gesù è poi un'inquietante eco dell'idea antisemita "gli ebrei hanno ucciso Gesù". L'idea di un moderno Stato coloniale israeliano in grado di proteggere Gesù è ancora più assurda ed offensiva se si tiene contro del disprezzo con cui i cristiani sono trattati dagli ufficiali israeliani. All'inizio di quest'anno, il parlamentare israeliano Michael Ben-Ari ha strappato una copia del Nuovo Testamento e lo ha gettato nella spazzatura, definendolo "l'abominevole libro sull'uccisione di milioni di ebrei". Per molti anni, Shimon Gapso, il famoso sindaco razzista della colonia israeliana di Nazareth Illit, in Galilea (Nord di Israele, ndr), ha bandito gli alberi di Natale, definendoli una provocazione: "Nazareth Illit è una città ebraica e [l'esposizione di alberi di Natale] non si verificherà mai - né quest'anno né l'anno prossimo, fino a quando sarà sindaco". Non è la prima volta che l'ambasciata israeliana a Dublino è responsabile di simili messaggi, ancora più folli della normale propaganda del governo israeliano. A giugno Nurit Tinari-Modai, vice ambasciatrice, si è guadagnata i titoli nei giornali perché propose un piano per calunniare gli attivisti pro palestinesi - in particolare quelli israeliani - "umiliandoli e svergognandoli" se affetti da problemi sessuali e psicologici e additandoli come spie del Mossad, i servizi segreti israeliani.

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