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08 dicembre 2011

Due Parole sui Protocolli dei Savi di Sion

Synthesis

Mi è stato dato, da un amico personale ora defunto, un manoscritto il quale, con una precisione e chiarezza straordinaria, descrive il piano e lo sviluppo di una sinistra congiura mondiale, che ha il preciso scopo di. determinare lo smembramento inevitabile del mondo non rigenerato.

Questo documento venne nelle mie mani circa quattro anni fa (1901) insieme con l'assoluta garanzia che è la traduzione verace di documenti (originali), rubati da una donna ad uno dei capi più potenti, e più altamente iniziati della Massoneria.

Il furto fu compiuto alla fine di un'assemblea segreta degli "Iniziati" in Francia - paese che è il nido della "cospirazione massonica ebraica". A coloro che desiderano di vedere e udire oso svelare questo manoscritto col titolo di "Protocolli degli Anziani di Sionne".

Così inizia l'introduzione di Sergei Nilus (scrittore e mistico russo - 1862 - 1929 - n.d.r.) alla prima pubblicazione dei Protocolli nel 1905.

La storia raccontata è che una donna (in genere non ammesse in massoneria), dopo la fine di un'assemblea segreta abbia rubato tali documenti, presupponendo che essi ne siano una trascrizione. Si parlò già in quel 1905 di "cospirazione giudaico-massonica", termine in voga tutt'oggi.

Il signor Sergei Nilus non nasconde in questa introduzione alcune delle sue idee:

Secondo le profezie dei Santi Padri, le gesta degli Anti-Cristo devono sempre essere una parodia della vita di Cristo, ed essi pure debbono avere il loro Giuda. Ma, ben inteso, dal punto di vista terrestre questo Giuda non raggiungerà il suo scopo; e perciò, - benché di breve durata, - una vittoria completa di questo "Sovrano del mondo" (l'Anti-Cristo) è assicurata.

e poco dopo:

Per scansare l'ira di Dio rimane una sola via - l'unione di tutti i cristiani in Nostro Signore Gesù Cristo, il pentimento nostro e degli altri - oppure lo sterminio totale.

Questo è per delineare il quadro in cui sono stati svelati (o scritti) i famosi Protocolli.

Il lettore attento che si accinge alla lettura del testo farebbe bene a tenere a mente questa premessa.

Sui Protocolli esistono due versioni ufficiali: la prima, quella mainstream al tempo della pubblicazione fu che essi fossero reali, e sulla scia di questa idea si è formata molta parte della politica europea della prima metà del '900. La seconda, quella moderna, pienamente affermata a seguito della disfatta dei regimi nazi-fascisti invece nega completamente la veridicità dei Protocolli e attribuisce ai servizi segreti dello Zar di Russia la paternità del documento.

Dato che molta parte dei Protocolli sembra essersi realizzata (monopoli commerciali, nazioni indebitate, corruzione, strapotere della finanza, materialismo...) è difficile sostenere che questi fossero semplicemente un escamotage zarista per purgare gli ebrei in casa propria. Allo stesso tempo però è difficile credere seriamente che un gruppo di "alti iniziati ebraici", tanto segreti e potenti, abbiano scritto un così corposo atto d'accusa per poi lasciarlo incustodito facendoselo rubare e poi pubblicare.

Personalmente propendo per una spiegazione che è una via di mezzo: i Protocolli contengono parte di un piano reale di conquista del potere ma sono scritti in modo tale da dare alcuni falsi bersagli e allo stesso tempo presentare false soluzioni.

Il famoso schema Problema-Reazione-Soluzione.

Prima di inoltrarci nel testo vorrei citare ciò che ebbe a dire il filosofo-artista-studioso fascista Julius Evola:

«Diciamo subito che noi personalmente non possiamo seguire, qui, un certo antisemitismo fanatico che, nel suo voler vedere dappertutto l’Ebreo come “deus ex machina”, finisce col cader esso stesso vittima di una specie di tranello. Infatti dal Guénon è stato rilevato che uno dei mezzi usati dalle forze mascherate per la loro difesa consiste spesso nel condurre tendenziosamente tutta l’attenzione dei loro avversari verso chi solo in parte è la causa reale di certi rivolgimenti: fattone così una specie di capro espiatorio, su cui si scarica ogni reazione, esse restano libere di continuare il loro giuoco.

Ciò vale, in una certa misura, anche per la questione ebraica. La constatazione della parte deleteria che l’Ebreo ha avuto nella storia della civiltà non deve pregiudicare una indagine più profonda, atta a farci presentire forze di cui lo stesso Ebraismo potrebbe esser stato, in parte, solo lo strumento.

Nei 'Protocolli', del resto, spesso si parla promiscuamente di Ebraismo e di Massoneria, si legge 'cospirazione massonico-ebraica', 'la nostra divisa massonica', ecc., e in calce della loro prima edizione si legge: 'firmato dai rappresentanti di Sion del 33 grado.'

Poiché la tesi, secondo la quale la Massoneria sarebbe esclusivamente una creazione e uno strumento ebraico è, per varie ragioni, insostenibile, già da ciò appare la necessità di riferirsi ad una trama assai più vasta di forze occulte pervertitrici, che noi siamo perfino inclini a non esaurire in elementi puramente umani.

Le principali ideologie consigliate dai “Protocolli” come strumenti di distruzione e effettivamente apparse con questo significato nella storia - liberalismo, individualismo, scientismo, razionalismo, ecc. - non sono, del resto, che gli ultimi anelli di una catena di cause, impensabili senza antecedenti, quali per esempio lo umanesimo, la Riforma, il cartesianismo: fenomeni dei quali però nessuno vorrà seriamente far responsabile una congiura ebraica, così come il Nilus, in appendice, mostra di credere. »

Pur condividendo assai poco del pensiero politico di Evola, non posso non concordare con la sua analisi.

Prego di fare attenzione poi alla parte in cui si parla di "elementi (non) puramente umani": di questo non tratteremo in questo articolo, ma noi teniamola mente e andiamo avanti.

Il mio non vuol essere un lavoro puntuale di analisi dei Protocolli, quanto una estrazione del succo del testo, il quale è ben sintetizzato già nel primo protocollo, in cui si dice:

Chi vuol regnare deve ricorrere all'astuzia ed all'ipocrisia. L'onestà e la sincerità, grandi qualità umane, diventano vizi in politica. Esse fanno perdere il trono più certamente che non il più acerrimo nemico. Queste qualità devono essere gli attributi delle nazioni Gentili, ma noi non siamo affatto costretti a lasciarci andare da esse. Il nostro diritto sta nella forza. La parola "diritto" rappresenta un'idea astratta senza base alcuna, e significa né più né meno che: "datemi quello che voglio perché io possa dimostrarvi in conseguenza che io son più forte di voi".

Dove principia il diritto e dove termina? In uno Stato dove il potere è male organizzato, ove le leggi e le personalità del regnante sono resi inefficaci dal continuo liberalismo invadente, io mi servo di una nuova forma di attacco usando del diritto della forza per distruggere i canoni e i regolamenti già esistenti, impadronirmi delle leggi, riorganizzare tutte le istituzioni, e diventare così il dittatore di coloro i quali hanno spontaneamente rinunciato al loro potere conferendolo a noi. La nostra forza, nelle attuali traballanti condizioni dell'autorità civile, sarà maggiore di qualsiasi altra, perché sarà invisibile, sino al momento che saremo diventati tanto forti da non temere più nessun attacco per quanto astutamente preparato. Dal male temporaneo, al quale siamo obbligati a ricorrere, emergerà il benefizio in un regime incrollabile che reintegrerà il funzionamento dell'esistenza naturale, distrutto dal liberalismo.

Il fine giustifica i mezzi.

Il testo segue questa linea di pensiero: gli ebrei avrebbero introdotto il liberalismo (e più avanti si inserisce anche il socialismo nello stesso ruolo, il tramite sarebbe la massoneria) nelle nazioni "gentili" per renderne più deboli le leadership, e così facendo essi avranno gioco nel conqustare tali nazioni.

L'idea di base che si vuol impiantare nel lettore è: la democrazia è debolezza perchè espone agli attacchi del nemico; ne consegue che per sentirsi sicuri bisognerebbe affidarsi ad un autoritarismo.

Il termine liberalismo è qui inteso come un mix che comprende libertà di stampa, di religione e di voto. Comprende quindi sia le ideologie di stampo propriamente liberali, che quelle di stampo socialista.

Emblematiche sono le parole:

I nostri principi sono altrettanto potenti quanto i mezzi coi quali li mettiamo in atto. Questo è il motivo per cui non solo con questi mezzi medesimi ma anche con la severità delle nostre dottrine, trionferemo ed assoggetteremo tutti i Governi al nostro Super-Governo. Basta che si sappia che siamo implacabili per prevenire ogni recalcitranza. Anche nel passato noi fummo i primi a gettare al popolo le parole d'ordine: "Libertà, uguaglianza, fratellanza". Parole così spesso ripetute, da quel tempo in poi, da pappagalli ignoranti accorrenti in folla da ogni dove intorno a quest'insegna. Costoro, ripetendole, tolsero al mondo la prosperità ed all'individuo la vera libertà personale, che prima era stata così bene salvaguardata, impedendo alla plebaglia di soffocarla.

Attenzione a queste parole: nel passato loro avrebbero dato alla popolazione le parole d'ordine "Libertà, uguaglianza, fratellanza", ed avrebbero così soffocato la vera libertà personale, così ben salvaguardata nei tempi precedenti... interessante... da chi è stata così ben salvaguardata?

Nel protocollo V la risposta:

Ci diranno che il genere di potere assoluto che suggerisco non si confà col progresso attuale della civiltà, ma vi dimostrerò, invece, che è proprio vero il contrario. 

Allorquando i popoli consideravano i loro sovrani come l'espressione della volontà di Dio, si sottomettevano tranquillamente al dispotismo dei loro monarchi. Ma dal giorno in cui infondemmo nelle popolazioni il concetto dei loro diritti, esse cominciarono a considerare i Re come semplici mortali. Al cospetto della plebe la Santa unzione cadde dal capo dei monarchi, e quando ad essa togliemmo anche la religione, il potere fu gettato sulla via come pubblica proprietà e venne afferrato da noi. Oltre a ciò, fra le nostre doti amministrative contiamo quella di saper governare le masse e gl'individui per mezzo di fraseologie astute, di teorie confezionate furbamente, di regole di vita e di ogni altro mezzo d'inganno allettante. 

Tutte queste teorie, che i Gentili non comprendono affatto, sono basate sull'analisi e sull'osservazione unite ad una così sapiente argomentazione, che non trova l'uguale fra i nostri rivali, così come essi non possono competere con noi nella costruzione di piani di solidarietà e di azione politica. L'unica società da noi conosciuta che sarebbe capace di farci concorrenza in queste arti potrebbe essere quella dei Gesuiti. Ma siamo riusciti a screditare i Gesuiti agli occhi della plebe stupida per la ragione che questa società è un'organizzazione palese, mentre noi ci teniamo dietro le quinte, mantenendo il segreto della nostra.

In pratica ci stanno dicendo che il mondo sotto l'alleanza Vaticano - Nobiltà era espressione di Vera libertà, ma il mondo dove è permessa la libertà di pensiero, o anche, più avanti nel testo, il diritto di voto dato al popolo, anzichè alle sole classi colte ed abbienti, si espone agli attacchi del nemico.

I Gesuiti sarebbero gli unici che potrebbero invertire il trend e riportare il mondo agli antichi splendori, se non fosse che la propaganda ebraico - massonica - liberal - socialista ha provveduto a screditarli.

Sorgono due considerazioni: 1) nel bene o nel male i Gesuiti devono quindi essere molto potenti e 2) ora che sappiamo chi è il cattivo e chi è il buono sappiamo con chi schierarci... o no?

Non è uno schema ben collaudato?

Non suona come un provvidenziale attentato di Al Queda qualche giorno prima di una importante elezione o dell'approvazione di una legge liberticida per combattere il terrorismo?

I successivi Protocolli parlano nel dettaglio del piano, e questa parte sembra a dir poco profetica. Ne accennerò molto velocemente, lasciando ad ognuno il compito di andare a leggerseli e rimanere stupito dell'attualità: oltre al programma politico - culturale basato sulla debolezza intriseca della democrazia dove il popolo è diviso in fazioni create ad arte si parla di un programma finanziario che preveda una tassazione progressiva, di sostituzione della moneta corrente con altre forme di pagamento (ancora la moneta elettronica non era ipotizzabile), di crisi economiche indotte dalle politiche monetarie gestite da alcuni cartelli di banche private, prestiti ad interessi capestro agli stati, corruzione; tutto questo per portare ad un sommovimento tale da poter creare un nuovo ordine sulla scia di rivoluzione volutamente sobillate.

Notate le parole precise al protocollo XXI:

Ma quando la commedia è finita, rimane il fatto che vi è un grosso debito, e che per pagarne gli interessi il governo deve ricorrere ad un nuovo prestito, il quale alla sua volta non annulla il debito dello Stato; ma anzi lo aumenta. Quando la capacità governativa di prendere in prestito è esaurita, gli interessi dei nuovi prestiti debbono essere pagati con nuove tasse; le quali non sono altro che nuovi debiti contratti per coprirne altri.

Questa parte, come detto, la tralascio. Ognuno può andarsela a vedere da solo.

Quel che mi preme è cercare di dare un quadro per capire chi possa aver scritto i Protocolli e per quale fine.

Si deve trattare di qualcuno che abbia un così grande potere finanziario da poter attuare il piano. Chi?

A questo punto prenderei in esame un altro documento, per vedere eventuale vicinanza o distanza ideologica e capire se dietro i due documenti possa esserci la stessa mano.

La Bolla papale di scomunica dei massoni del 1884.

Prendiamo in esame l'enciclica papale "Condanna alle sette ostili alla Chiesa e alla Fede" di Papa Leone XIII del 1884, quindi precedente ai Protocolli.

In essa si legge:

Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e aiutati da quella società, che largamente diffusa e fortemente congegnata prende il nome di Società Massonica, pare che tutti cospirino insieme, e tentino le ultime prove. Imperocché senza più dissimulare i loro disegni, insorgono con estrema audacia contro la sovranità di Dio; lavorano pubblicamente e a viso aperto a rovina della Santa Chiesa, con proponimento di spogliare affatto, se fosse possibile, i popoli cristiani dei benefizi recati al mondo da Gesù Cristo nostro Salvatore.

e ancora:

Negano affatto la divina rivelazione; non ammettono dogmi, non verità superiori all’intelligenza umana, non maestro alcuno, a cui si abbia per l’autorità dell’officio da credere in coscienza. E poiché è privilegio singolare e unicamente proprio della Chiesa cattolica il possedere nella sua pienezza, e conservare nella sua integrità il deposito delle dottrine divinamente rivelate, l’autorità del magistero, e i mezzi soprannaturali dell’eterna salute, somma contro di lei è la rabbia e l’accanimento dei nemici. Si osservi ora il procedere della setta Massonica in fatto di religione, là specialmente dov’è più libera di fare a suo modo, e poi si giudichi, se ella non si mostri esecutrice fedele delle massime dei Naturalisti. Infatti con lungo ed ostinato proposito si procura che nella società non abbia alcuna influenza, né il magistero né l’autorità della Chiesa; e perciò si predica da per tutto e si sostiene la piena separazione della Chiesa dallo Stato. Così si sottraggono leggi e governo alla virtù divinamente salutare della religione cattolica, per conseguenza si vuole ad ogni costo ordinare in tutto e per tutto gli Stati indipendentemente dalle istituzioni e dalle dottrine della Chiesa.

e

Ma contro l’Apostolica Sede e il Romano Pontefice arde più accesa la guerra. Prima di tutto egli fu sotto bugiardi pretesti spogliato del Principato civile, propugnacolo della sua libertà e de’suoi diritti; poi fu ridotto ad una condizione iniqua, e per gli infiniti ostacoli intollerabile; finché si è giunti a quest’estremo, che i settari dicono aperto ciò che segretamente e lungamente avevano macchinato fra loro, doversi togliere di mezzo lo stesso spirituale potere dei Pontefici, e fare scomparire dal mondo la divina istituzione del Pontificato.

Ma quali sono i mezzi con cui la setta massonica attenterebbe all'integrità della Chiesa? La risposta poco sotto:

Che se la setta non impone agli affiliati di rinnegare espressamente la fede cattolica, cotesta tolleranza, non che guastare i massonici disegni, li aiuta. Imperocché in primo luogo è questo un modo di ingannar facilmente i semplici e gli incauti, ed un richiamo di proselitismo. Poi con aprir le porte a persone di qualsiasi religione si ottiene il vantaggio di persuadere col fatto il grand’errore moderno dell’indifferentismo religioso e della parità di tutti i culti: via opportunissima per annientare le religioni tutte, e segnatamente la cattolica che, unica vera, non può senz’enorme ingiustizia esser messa in un fascio con le altre.

Interessante: la tolleranza religiosa, la quale è un crimine perchè mette allo stesso piano la religione cattolica, unica vera, con tutte le altre.

Altre colpe sono quella di non riconoscere il peccato originale:

Oltre a ciò, per essere l’umana natura infetta dalla colpa di origine, e perciò più proclive al vizio che alla virtù, non è possibile vivere onestamente senza mortificare le passioni, e sottomettere alla ragione gli appetiti. In questa pugna è bene spesso necessario disprezzare i beni creati, e sottoporsi a molestie e sacrifici grandissimi, a fine di serbar sempre alla ragione vincitrice il suo impero. Ma i Naturalisti e i Massoni, ripudiando ogni divina rivelazione, negano il peccato originale, e stimano non esser punto affievolito né inclinato al male il libero arbitrio.

(Conc. Trid. Sess. VI, De justif., c. I.).

Sostenere il matrimonio civile e il diritto di divorzio:

Quanto al consorzio domestico, ecco a un dipresso tutta la dottrina dei Naturalisti. Il matrimonio non è altro che un contratto civile; può legittimamente rescindersi a volontà dei contraenti; il potere sul vincolo matrimoniale appartiene allo Stato. Nell’educare i figli non s’imponga religione alcuna: cresciuti in età, ciascuno sia libero di scegliersi quella che più gli aggrada.

Ora questi principi i Frammassoni li accettano senza riserva: e non pure li accettano, ma studiansi da gran tempo di fare in modo, che passino nei costumi e nell’uso della vita. In molti paesi, che pur si professano cattolici, si hanno giuridicamente per nulli i matrimoni non celebrati nella forma civile; altrove le leggi permettono il divorzio; altrove si fa di tutto, perché sia quanto prima permesso. Così si corre di gran passo all’intento di snaturare le nozze, riducendole a mutabili e passeggere unioni, da formarsi e da sciogliersi a talento.

Battersi per la scuola laica:

Quindi nell’opera di educare e istruire i fanciulli non lasciano ai ministri della Chiesa parte alcuna né di direzione, né di vigilanza: e in molti luoghi si è già tanto innanzi, che l’educazione della gioventù è tutta in mano dei laici; e dall’insegnamento morale ogni idea è sbandita di quei grandissimi e santissimi doveri, che l’uomo congiungono a Dio.

L'orribile crimine di credere nella democrazia, l'uguaglianza dei cittadini, e lo stato laico:

Seguono le massime di scienza sociale. Dove i Naturalisti insegnano, che gli uomini hanno tutti gli stessi diritti, e sono di condizione perfettamente eguali; che ogni uomo è, per natura, indipendente; che nessuno ha diritto di comandare agli altri; che volergli uomini sottoposti ad altra autorità, da quella in fuori che emana da loro stessi, è tirannia. Quindi il popolo è sovrano: chi comanda, non aver l’autorità di comandare se non per mandato o concessione del popolo; tantoché a talento di questo egli può, voglia o non voglia, esser deposto. L’origine di tutti i diritti e doveri civili è nel popolo, ovvero nello Stato, che si regga per altro secondo i nuovi principi di libertà. Lo Stato inoltre dev’essere ateo; tra le varie religioni non esservi ragione di dar la preferenza a veruna: doversi fare di tutte lo stesso conto.

I massoni avrebbero sobillato il popolo a ribellarsi allo stato di cose che regnavano all'epoca che, ammette il papa, bontà sua, erano inique, ma erano inique perchè così voleva era il volere di Dio, e a questo non bisognava ribellarsi:

Con arti simili adulando il popolo, lo trassero in inganno. Gridando a piena bocca libertà e prosperità pubblica; facendo credere alle moltitudini che dell’iniqua servitù e miseria, in cui gemevano, tutta della Chiesa e dei sovrani era la colpa, sobillarono il popolo, e lui smanioso di novità aizzarono ai danni dell’uno e dell’altro potere. Vero è bensì che dei vantaggi sperati maggiore è l’aspettazione che la realtà: anzi oppressa più che mai la povera plebe vedesi nelle miserie sue mancare gran parte di quei conforti, che nella società cristianamente costituita avrebbe potuto facilmente e copiosamente trovare. Ma di tutti i superbi, che si ribellano all’ordine stabilito dalla provvidenza divina, questo è il consueto castigo, che donde sconsigliatamente promettevansi fortuna prospera e tutta a seconda dei loro desideri, trovino ivi appunto oppressione e miseria. Quanto alla Chiesa, se comanda di ubbidire innanzi tutto a Dio supremo Signore di ogni cosa, sarebbe ingiuriosa calunnia crederla perciò nemica del potere de’ Principi, od usurpatrice dei loro diritti. Vuole anzi essa, che quanto è dovuto alla potestà civile, lesi renda per dovere di coscienza.

E poi un disinteressato auspicio:

Per le quali cose opera troppo più conforme al senno civile e necessaria al comune benessere sarebbe, che Principi e popoli, in cambio di allearsi coi Frammassoni a danno della Chiesa, si unissero alla Chiesa per respingere gli assalti dei Frammassoni.

Il substrato ideologico dei due documenti sembra, a me, molto simile, ed ambedue concordano nel fatto che la società precedente alla Rivoluzione Francese fosse migliore di quella successiva.

Perchè a questo punto mi ronza in testa l'espressione "false-flag"?

Conclusione

Leggendo i Protocolli viene da pensare che se democrazia e libertà sono trucchi per rendere più debole lo stato di fronte ad attacchi esterni, allora la logica conseguenza è che si dovrebbe abolire questi principi e tornare al regime precedente, quello governato da nobiltà e clero, o al massimo da una nuova forma di regime autoritario, come quello hitleriano (non dimentichiamoci che Himmler strutturò le SS sul modello dell'Ordine dei Gesuiti... collegamenti in tal senso si possono trovare poi anche tra la Compagnia di Gesù e Stalin).

Anche la libertà religiosa in questo senso è da ripudiare, così come ogni forma di esoterismo, ovviamente.

Scegliete: la padella o la brace?

Qui sorge spontanea la domanda: cui prodest? Chi da sempre ha lottato per questo risultato?

Faccio notare solo una cosa: mentre la massoneria veniva perseguitata sia nella Germania nazista che nella Russia sovietica, e mentre gli ebrei venivano mandati a morire nei Lager di Hitler o nei Gulag di Stalin, sappiamo che sia la rivoluzione russa che la campagna elettorale di Hitler furono finanziate da soldi che provenivano dalle banche americane più legate alla dinastia finanziaria dei Rothschild (e nel caso di Hitler, dei Bush), i quali sono sì ebrei sionisti, ma soprattutto Cavalieri di Malta e quindi formalmente dipendenti dal Vaticano.

Chi sa qualcosa delle organizzazioni iniziatiche sa benissimo che questo genere di appartenenza è ben superiore a quella della religione di facciata. Tenendo presente però che anche il Vaticano è solo una facciata.

A questo punto possiamo tornare a ciò che dice Evola:

uno dei mezzi usati dalle forze mascherate per la loro difesa consiste spesso nel condurre tendenziosamente tutta l’attenzione dei loro avversari verso chi solo in parte è la causa reale di certi rivolgimenti: fattone così una specie di capro espiatorio, su cui si scarica ogni reazione, esse restano libere di continuare il loro gioco.

e volendo strafare:

da ciò appare la necessità di riferirsi ad una trama assai più vasta di forze occulte pervertitrici, che noi siamo perfino inclini a non esaurire in elementi puramente umani.

La verità, a mio modesto parere, è che queste forze, che io chiamo "la Fratellanza Nera" siano come tentacoli che cercano di entrare in ogni istituzione, e alla fine ci riescono sempre, hanno conquistato ogni cosa su cui abbiano messo gli occhi, e hanno usato ogni bandiera che l'uomo abbia mai creato. Hanno conquistato la massoneria, ma prima ancora hanno conquistato il cristianesimo, l'ebraismo e chissà cosa ancora prima.

E' perciò importantissimo non sentirsi immuni da questo gioco e capire che il cospirazionismo, oggi come ieri, si presta benissimo a fare da nuova pedina in questa partita a scacchi.

Vi invito per tanto a non farvi trascinare in manie di persecuzione contro gli ebrei, le streghe, i massoni, per quanto la massoneria sia degenerata; contro i politici, per quanto si siano costituiti in "casta"; contro le banche, per quanto le banche siano istituzioni truffaldine... fin'anco contro la Chiesa Cattolica, per quanto la sua storia non faccia onore alla figura ad uno dei più grandi uomini che l'umanità abbia annoverato tra le sue file: Gesù.

Ricordatevi che queste forze hanno usato tante maschere in passato, e se ne sono sempre sbarazzate al momento opportuno lasciando ai popoli la libertà di accanircisi.

Mantenete un atteggiamento tollerante, aperto, indipendente, ottimista, amorevole e propositivo: è l'unico modo per non farsi manipolare, l'antidoto preventivo al loro veleno.

Il perdono, il perdonare anche e soprattutto loro, li sgonfia.

Potrebbero così vincere nel mondo materiale, ma non conquisteranno mai il nostro Spirito.

Una mente libera racchiusa dentro una gabbia fisica è più libera di una mente ingabbiata da un costrutto di dogmi ma a piede libero ...

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