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Dalla Dittatura alla Democrazia
di Gene Sharp

Capitolo Uno - Di Fronte Alla Realtà Delle Dittature



Capitolo Due - I Pericoli Delle Trattative

Capitolo Tre - Da Dove È Derivato Il Potere?

Capitolo Quattro - Le Dittature Hanno Punti Deboli




Capitolo Cinque - Avere Il Potere

Capitollo Sei - Necessità Della Pianificazione Strategica

Capitolo Sette - Progettazione Della Strategia

Capitolo Otto - Applicazione Della Sfida Politica

Capitolo Nove - Disintegrazione Della Dittatura

Capitolo Dieci – Il Lavoro Preliminare Per Una Democrazia Durevole



198 Metodi di Protesta e di Persuasione Non Violenta


Capitolo Uno - Di Fronte Alla Realtà Delle Dittature



A partire da 1980,le dittature sono cadute per la sfida principalmente Non violenta nelle città in Estonia, Latvia e Lituania, Polonia, Germania orientale, 

Cecoslovacchia e Slovenia, Madagascar, Mali, Bolivia e Filippine. 
La resistenza Non violenta ha permesso la democratizzazione nel Nepal, nello Zambia, il Sud Corea, il Cile, l'Argentina, Haiti, il Brasile, l'Uruguai, Il 

Malawi, la Tailandia, la Bulgaria, l'Ungheria, lo Zaire, la Nigeria ed in varie zone della vecchia Unione Sovietica.
Ancora di più, la sfida politica è diventata presente dentro La Cina, la Birmania ed il Tibet negli ultimi anni. 
Anche se queste lotte Non hanno distrutto le dittature né hanno concluso l'occupazione imposta territorialmente, hanno messo in evidenza alla comunità 

mondiale la natura brutale di quei regimi repressivi. 
“La sfida politica„ è un confronto Non violento (attraverso la protesta, la non collaborazione e l'intervento) effettuato con un senso provocatorio e che 

attiva gli obiettivi politici. 
La parola “sfida„ denota una provocazione intenzionale all'autorità per mezzo della disobbedienza.
Il termine “sfida politica„ descrive i dintorni in cui l'azione è utilizzata (politico). È usato principalmente per descrivere l'azione realizzata dalla popolazione e l'uso intenzionale della pianificazione strategica. 
In questo senso, “sfida politica„, “Resistenza Non violenta„ e “lotta non violenta “ verranno usate qui come intercambiabile sinonimi.

Il crollo delle dittature nei paesi prima accennati Non ha sradicato tutti i problemi di criminalità, inefficienza burocratica. Tuttavia, la caduta di quelle dittature ha ridotto, anche se di pochissimo, la sofferenza delle vittime dell'oppressione ed ha posto il senso alla ricostruzione di quelle società con una maggior democrazia politica, più libertà e giustizia sociale.

Dalla Violenza alla libertà?

Le ribellioni violente innescano repressioni violente che rende la popolazione ancora piu indifesa. I Dittatori hanno quasi sempre la superiorità militare, Quando è chiaro che la ribellione militare Non è possibile, alcuni dissidenti ripiegano verso la guerriglia ma molto raramente le guerriglie avvantaggiano la popolazione o portano ad una democrazia. Questa tecnica di lotta Non offre alcuna garanzia contro la possibilità di fallire, anche se riceve 

l'approvazione internazionale. Chi è contro la dittatura deve cercare un'altra opzione. 

Colpi di Stato stranieri, elezioni, soccorritori?

Un colpo militare contro una dittatura può sembrare, relativamente parlando, uno modi più veloci e facili di togliere un regime particolarmente 

ripugnante. Tuttavia il nuovo gruppo di potere può essere più crudele e più ambizioso di quello precedente. 

Ciò Non è una risposta soddisfacente al problema della dittatura.
Nell'ambito di una dittatura le elezioni Non possono essere uno strumento significativo per un cambiamento politico. Alcuni regimi dittatoriali, come quelli di vecchio blocco orientale dominato dall'Unione Sovietica, hanno simulato le elezioni soltanto con intenzione di fingere di essere democratici. 
Ma queste elezioni erano plebisciti rigorosamente controllati, come è accaduto in Birmania in 1990, o in Nigeria in 1993.
Si potrebbe sperare nelle 'forze esterne': le Nazioni Unite, anzioni economico/politico internazionali, ecc. 

Ma Le forze esterne potrebbero aiutare solo per soddifare propri interessi economici o politici, per il controllo economico e politico e militare 

del paese.

Generalmente, la causa principale che spiega l'esistenza le dittature è la distribuzione interna del potere che esiste all'interno del paese. La popolazione e la società sono troppo deboli per causare un problema alla dittatura; la ricchezza ed il potere sono concentrati in poche mani. 
Anche se le azioni internazionali possono avvantaggiare o debilitare in qualche modo le dittature, la continuazione di questo potere dipende fondamentalmente dai fattori interni. Tuttavia, le pressioni internazionali possono essere molto attive se sostengono un movimento potente di resistenza interna. Allora, per esempio, il boicottaggio economico internazionale, gli embarghi, la rottura dei rapporti diplomatici, l'espulsione del governo dalle organizzazioni internazionali, possono contribuire notevolmente. 
Nonostante tutto, se un forte movimento della resistenza interna Non esiste, tali azioni da parte di altre forze è poco probabile che accadano. Di fronte alla verità dura La conclusione è dura. 
Occorre invece intraprendere queste quattro mansioni: 
• fortificare nella popolazione la determinazione a combattere, ad avere fiducia in sé e nelle relative attitudini;
• fortificare i gruppi sociali e le istituzioni indipendenti; 
• generare Una forza potente di resistenza interna
• avere Un ampio programma strategico ed eseguiro con abilità.
Una lotta di liberazione è un periodo in cui il gruppo che combatte acquista fiducia in sé ed è internamente fortificato. 

Charles Stewart Parnell, durante la campagna contro il regime instauratosi in L'Irlanda, negli anni 1879-1880, ha detto: Dovete fidarVi soltanto della vostra propria determinazione… Aiutarsi l'un l'altro. Fortificare i più deboli fra voi… 

Esamineremo dettagliatamente questi 4 punti nei capitoli seguenti. Ma prima dobbiamo contemplare l'argomento delle trattative e dei mezzi per smantellare le dittature.


Capitolo Due - I Pericoli Delle Trattative



Dinanzi al combattere una dittatura, si può cadere in atteggiamenti passivi o, poichè Non si vede la possibilità di raggiungere la democrazia, raggiungere la conclusione che occorre negoziare con la dittatura, nella speranza di una conciliazione.

Vantaggi e limitazioni delle trattative

Le trattative sono uno strumento molto utile per risolvere il conflitto e Non devono essere rifiutate quando sono adatte. In alcune situazioni, quando nessun oggetto fondamentale è in gioco e, pertanto, l'impegno è accettabile, le trattative possono essere mezzi importanti al conflitto. Quando le cose da risolvere sono fondamentali perché interessano principi religiosi, problemi della libertà umana o lo sviluppo futuro della società, le trattative non portano ad una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Il cambiamento accade solo attraverso una lotta, Non per mezzo di trattative. Ciò Non significa che le trattative Non debbano mai essere usate. Il fatto è che le trattative Non sono un modo realistico di liberarsi da una dittatura quando un'opposizione democratica potente Non esiste. 
I Dittatori stabiliti saldamente, che si ritengono molto sicuri della propria posizione, possono rifiutare di negoziare con i relativi avversari democratici.

Resa negoziata?

Gli individui o i gruppi che sono contro una dittatura e si volgono alle trattative, hanno spesso buoni motivi per farlo. 
In particolare, quando c'è una guerra continuata negli anni contro una dittatura brutale senza una vittoria finale, è logico che tutta la gente desideri la La Pace. È probabile che i democratrici siano particolarmente pronti a negoziare quando i Dittatori evidentemente hanno la superiorità militare e quando la distruzione, le vittime ed i danni subiti non possono essere sostenuti ancora di più. 
Ci allora sarà una tentazione ad esplorare qualsiasi altra opzione che può salvare almeno alcuni degli obiettivi dei democratrici e contemporaneamente porre fine ad un ciclo di violenza e di contro-violenza. 
Quando la dittatura è forte ma esiste una resistenza forte, i Dittatori desiderano ottenere la resa dell'opposizione.La chiamata a negoziare può sembrare attraente, ma all'interno della stanza delle trattative forse si potrebbero nascondere pericoli seri.
Da un lato, quando l'opposizione è eccezionalmente forte e la dittatura è veramente minacciata, i dittatori possono cercare la trattativa per conservare il più possibile il controllo o la relativa ricchezza. In questo caso le forze democratriche non devono aiutare i Dittatori a realizzare i loro obiettivi. Le forze democratriche devono diffidare di cio che i Dittatori possono offrire loro durante il processo della trattativa. 
La chiamata a negoziare, quando si occupa delle domande fondamentali delle libertà politiche, può per essere uno sforzo da parte dei Dittatori per indurre i democratrici a cedere pacificamente, mentre la violenza della dittatura continua.

Dittatori “piacevoli„

Vari motivi ed obiettivi sono alla base della dominazione dei dittatori: il potere, la posizione, la ricchezza, la ricostruzione di società ecc... In caso di negoziazione, i Dittatori proveranno a conservare i loro obiettivi. 

Qualsiasi siano le promesse che i Dittatori offrono in un accordo negoziato, Non si deve dimenticare che possono promettere qualsiasi cosa e successivamente violare quegli stessi accordi. Se i democratrici decidono di arrestare la resistenza in cambio di alleggerimenti nella repressione, cio puo essere un pericolo perche la sospensione della resistenza conduce molto raramente ad una diminuzione della repressione. Quando la pressione dell'opposizione si arresta, i Dittatori possono impiegare l'oppressione e la violenza ancora più brutalmente di prima

Se i Dittatori e le forze democratriche stiano andando avere una discussione su La pace, è necessario conoscere chiaramente le idee dai pericoli che implicano. Non tutti coloro che usino la parola “pace„ vogliono la La Pace con libertà e giustizia. Ci sono negoziatori bene intenzionati che a volte confondono gli obiettivi delle trattative con il processo di questi. 


Motivi per la speranza

Abbiamo detto prima, i capi dell'opposizione possono ritenere forzato a negoziare se pensano che la lotta democratica difetti di speranza. Tuttavia, quella sensibilità dell'impotenza può per cambiare. Le dittature Non sono permanenti. “Le dittature moderne inoltre sono vulnerabili. La relativa debolezza può essere aggravata e disintegrare il relativo potere. (Nel capitolo quattro esamineremo queste debolezze). La storia recente mostra la vulnerabilità delle dittature, e rivela che possono sbriciolarsi relativamente in una breve durata. Dieci anni son stati necessari, 1980 - 1990, per togliere la dittatura comunista in Polonia, in Germania orientale e La Cecoslovacchia.il regime militare potente dello Shah dell'Iran è stato insidiato in pochi mesi. Le trattative Non sono l'alternativa unica che ci è fra una guerra continua di distruzione da un lato e la resa dal l'altro. Gli esempi già accennati, illustrano che c'e' un'altra opzione: la sfida politica.


Capitolo Tre - Da Dove È Derivato Il Potere ?

A
assicurare la libertà con la pace,Non significa che sia una operazione facile. richiede grandi abilità, organizzazione strategiche e progettazione. Le forze democratriche Non possono sperare di demolire la dittatura e di stabilire la libertà politica senza capacità di impiegare un proprio potere in una forma efficace.
Ma come è possibile questo? Che categoria di potere si potrà mobilitare per distruggere la dittatura e la relativa ampia rete di polizia militare?

Le risorse di cui il potere politico ha bisogno

• Autorità - la credenza fra la gente che il regime è legittimo e quello deve avere morale per obbedirgli;
• Le risorse umane 
• La conoscenza e le abilità - quelle di che il regime ha bisogno per effettuare le azioni specifiche e quella delegate dalla gente e dai gruppi che cooperano con lui;
• - i fattori in fattori psicologici ed ideologici che possono muoversi verso la gente per obbedire 
• Le risorse materiali , le risorse naturale, il sistema economico ed i mezzi di comunicazione e trasporto; e
• Le sanzioni - punizioni che si applicano ai disubbidienti o a quelli che Non collaborano.

Tutte queste fonti, tuttavia, dipendono dall'accettazione del regime, dall'obbedienza della popolazione agli stessi e dalla cooperazione che la gente offre.Queste fonti Non sono garantito.
Una cooperazione, un'obbedienza e un supporto totali, fortificheranno la capienza legale di tutto il governo. 

Da un lato, negando agli aggressori ed ai dittatori la cooperazione popolare ed istituzionale possono annullare l'
accesso alle fonti di potere. Senza accesso a tali risorse, il potere è debilitato e infine si dissolve.

Naturalmente, i Dittatori sono preparati a minacciare e punire coloro che disobbediscono, la repressione e le brutalità sono commesse sempre e solo nel recupero della cooperazione di cui il regime ha bisogno per funzionare. Se, nonostante la repressione, e' possibile diminuire tale potere, i risultati possono essere l'incertezza e la confusione dentro la dittatura. È probabile allora che accada un indebolimento del relativo potere. Col tempo, cio produrrà la paralisi e l'impotenza del regime e, dentro casi molto severi, la disintegrazione. 
Il potere totalitario è duro soltanto se Non deve impiegarsi molto frequentemente. il potere totalitario per prevalere in qualsiasi momento su tutta la popolazione Non puo rimane vigoroso per molto tempo. 

I casi di resistenza Non violenta vanno indietro almeno fino all'anno 494 A. C., quando i plebei hanno negato la loro cooperazione loro ai loro padroni, i patrizi
Romani 
le isole di Pacifico, hanno utilizzato la lotta Non violenta in momenti differenti. Tre son i fattori più importanti per determinare il potere del governo, : 1) il desiderio da parte della popolazione di limitare il potere del
governo; 2) la forza delle organizzazioni e delle istituzioni indipendente ; e 3) la capienza relativa da parte della popolazione per rifiutare il relativi consenso e supporto a lui.

Centri di democratici

Una delle caratteristiche della società democratica è che esiste un gran numero di gruppi e di istituzioni non governative. , per esempio, l'istituzione religiosa, le organizzazioni, le associazioni culturali,le istituzioni economiche, i sindacati, i partiti politici, ed altre. Questi corpi sono importanti perché contribuiscono a soddisfare i bisogni della società.
In più, questi corpi hanno un grande significato politico. Forniscono le basi istituzionali in modo che la gente possa impiegare la sua influenza nella società e resistere a gruppi o al governo quando questi sono chiaramente ingiusti nelle attività e nelle intenzioni. Gli individui che Non sono membri di questi gruppi, generalmente sono incapaci di produrre un impatto significativo nella società, e certamente Non in una dittatura. Di conseguenza, se l'autonomia e la libertà di tali corpi possono per essere soppresso dai dittatori, la popolazione sarà relativamente indifesa. . 
Tuttavia, se l'autonomia e la libertà di queste istituzioni i civili indipendenti (fuori del controllo governativo) sono forti, questi saranno di importanza estrema per applicazione della sfida politica., questi centri possono servire come basi istituzionale dalla quale la popolazione può impiegare la pressione o resistere ai comandi dittatoriali. In avvenire, saranno una base indispensable e strutturale per una società libera. Lo sviluppo continuato e l'indipendenza degli stessi, quindi, è spesso il requisito del trionfo di una lotta di liberazione. Se la dittatura riesce a distruggere o a controllare i corpi indipendenti della società, sarà importante generare nuovi gruppi sociali ed istituzioni indipendenti, o provare a riguadagnare il controllo dei corpi superstiti sociali o parzialmente controllati. In Polonia, durante gli anni '80, gli operai hanno creato i sindacati illegali della solidarietà e, in alcuni casi, hanno preso il controllo dei sindacati ufficiali dominati dai comunisti. Alcuni di questi processi istituzionale possono avere conseguenze politiche molto importante.Naturalmente Non significa che la lotta sarà esente da vittime, perché quelli che ancora servono la dittatura vanno a controbattere lo sforzo e a forzare la popolazione per ridare cooperazione e obbedienza.


Capitolo Quattro - Le Dittature Hanno Punti Deboli




Le dittature sembrano generalmente invulnerabili. Le agenzie di intelligenza, la polizia, le truppe, le prigioni, controllano il potere. Le finanze di paese naturale, le relative risorse e la produzione spesso sono usati per sostenere la volontà dei dittatori. Nel confronto, le forze democratiche frequentemente compaiono come estremamente deboli, inefficaci ed impotenti.

Identificazione del tallone di Achille

oggi la frase “il tallone di Achille„ parla di una parte vulnerabile di una persona, di un programma o di un'istituzione dove se è attaccato, Non è protetta. Lo stesso principio si applica ai Dittatori più crudeli. Anche loro possono essere sormontati, più rapidamente se le loro debolezze possono essere identificate e concentrate in un attacco.

Punti deboli delle dittature

Fra i punti deboli delle dittature ci sono il seguenti:

1. La cooperazione verso di loro può essere limitata o negata da parte della gente, dei gruppi e delle istituzioni che fanno funzionare il sistema.
2. I requisiti e gli effetti delle politiche precedenti del regime, possono limitare la loro potenza.
6. L'ideologia può corrodere; i miti ed i simboli di il sistema possono perdere la loro solidità.
7. Se ci è una forte ideologia che influenza nella visione la realtà, un'adesione costante agli stessi può essere causa di negligenza delle circostanze e dei bisogni reali.
8. Il deterioramento della competitività e dell'efficienza della burocrazia, o gli eccessivi comandi e regolazioni, possono danneggiare i funzionamenti del sistema.
9. I conflitti, le rivalità e le ostilità personali possono danneggiare, o ancora interrompere, i funzionamenti della dittatura.
10. Gli intellettuali possono essere impazienti alla repressione.
11. Il popolo può generalmente, col tempo, diventare apatico e ostile al regime.
13. La gerarchia del potere di una dittatura è sempre instabile; gli individui Non rimangono invariabili nelle loro posizioni.
14. I settori della polizia o dell'esercito possono arrivare a realizzare propri obiettivi, anche contrari alla volontà dei Dittatori fino ad arrivare a colpi di stato.
15. Se la dittatura è nuova, ha bisogno di tempo per sedimentare.
16. una dittatura puo arrivare a prendere molti decisioni errate e a dare errori di giudizio, di politica o di azione. 
17. Se il governo sta cercando di evitare questi pericoli e decentralizza i comandi, il suo controllo dei punti chiave idel potere può dyterioraesi. 

Attacco delle debolezze della dittatura

Conoscere tali debolezze, puo permettere all'opposizione democratica di cercare d aggravare quei “talloni di Achille„ deliberatamente, per alterare il sistema drasticamente o per disintegrarlo. La conclusione è evidente. Nonostante l'apparenza della forza,
tutte le dittature hanno loro debolezze, le loro inefficienze interne, le relative rivalità personali, i loro funzionamenti istituzionali difettosi ed i relativi conflitti fra le organizzazioni ed i reparti. Queste debolezze, col tempo, tendono a rendere il regime più vulnerabile ai cambiamenti delle circostanze ed alla resistenza intenzionale. A volte, per esempio, gli ordini diretti di Hitler non venivano eseguiti perché quelli erano sotto di lui nella gerarchia si sono astenuti dal farlo. Il regime dittatoriale può a volte rovinarsi rapidamente. Ciò Non significa che le dittature possono distruggersi senza rischi né vittime. Qualsiasi linea di condotta possibile attuata per la liberazione subirà i rischi e la sofferenza potenziale e impieghera
tempo. E, attraverso tutti i mezzi, nessun azione può assicurare il trionfo veloce in ogni situazione. Tuttavia, i tipi di lotte che hanno come obiettivo le debolezze identificabili della dittatura, hanno più possibilità di successo di quelli in cui si cerca di combattere la dittatura là dove questa è ovviamente più forte. La domanda è: quanto tempo ci vuole per condurre questa lotta?


Capitolo Cinque - Avere Il Potere



L'azione da svolgere è come abbiam visto la sfida politica. La sfida politica ha le seguenti caratteristiche:

• per Il regime è difficile combatterla. 
• Può aggravare le debolezze della dittatura e negare accesso alle relative fonti di potere.
• può essere concentrata in un obiettivo di specifico.
• Conduce i dittatori a compiere errori di giudizio e di azione.
• Può usare la popolazione come un tutto o gruppi e istituzioni della società nella lotta.
• Serve ad aumentare la distribuzione efficace del potere nella società.

La dinamica della lotta Non violenta

la sfida politica può influenzare gli avversari in modo che vedano le cose differenti, generare termini per la soluzione pacifica del conflitto, persino disintegrare il regime degli avversari. Ma la dinamica della sfida politica è molto differente da quella della violenza. entrambi le tecniche sono differenti e con differenti conseguenze. I risultati delle violenze nei conflitti si conoscono. Le armi fisiche sono usate per intimidire, danneggiare, uccidere e distruggere. La lotta Non violenta è una tecnica molto più diversa e complessa della violenza. è una lotta che utilizza le armi politiche, economiche, sociali e psicologiche, applicate dalla popolazione e dalle istituzioni della società. queste armi hanno nomi vari, come le proteste, la disobbedienza o la Non cooperazione, il boicottaggio. tutti i governi possono governare grazie alla cooperazione e all'obbedienza della popolazione e delle istituzioni della società, e riceve il costante rinforzo delle fonti di energia di cui hanno bisogno. La sfida politica, a si differenzia dalla violenza, è lo strumento adatto a negare l' accesso del regime a quelle fonti di potere. 

Le armi e la disciplina Non violenta

L'errore comune nelle campagne improvvisate della sfida politica, è la dipendenza o la fiducia in una o due mezzi di lotta, come gli scioperi e le manifestazioni. esiste invece un gran numero di mezzi di lotta che permettano agli strateghi di resistere e diffondere la resistenza. E' stato possibile identificare fino a duecento metodi di azioni Non violente. Queste procedure sono classificate in tre grandi categorie: protesta e persuasione, Non cooperazione ed intervento. I metodi Non violenti della protesta e della persuasione sono principalmente manifestazioni simboliche, che includono le parate (54 metodi). La Non cooperazione è divisa in tre sottocategorie: a) Non cooperazione sociale (16 metodi), b) Non cooperazione economica: il boicottaggio (26 metodi) e scioperi (23 metodi) e c) Non cooperazione politica (38 metodi). L'intervento non violento, per mezzo di procedure psicologiche, sociali, economici o politici quali il digiuno, l'occupazione Non violenta ed il governo parallelo (41 metodo), è l'ultimo gruppo. Una lista di 198 di questi i metodi sono inclusi nell'appendice di questa pubblicazione. l'uso di questi metodi deve essere scelto con attenzione, applicato con insistenza ed in grande scala, fuso nel contesto di una strategia saggia e di tattiche appropriate e civili. Ciò è applicabile a tutte le dittature. Poiché il problema che presenta una dittatura è essenzialmente politico, sarebbe molto importante che si applichino le forme politiche della lotta Non violenta. Ciò comprenderebbe la negazione di legittimità ai Dittatori e la Non cooperazione con il relativo regime. La Non cooperazione inoltre sarebbe applicata contro alcune politiche specifiche. A volte impedire il lavoro o farlo ritardare può essere realizzato nel silenzio, o nel segreto, mentre altre volte, la disobbedienza franca o le manifestazioni pubbliche provocatorie e gli scioperi, possono essere visti da tutti.
Da un lato, se la dittatura è vulnerabile alle pressioni economiche, allora l'azione economica, come il boicottaggio o gli scioperi, può per essere la procedura adatta alla resistenza. Gli sforzi del dittatore per azionare il sistema economico possono essere contrastati per mezzo di scioperi generali limitati, ritardi nel lavoro. L'uso selettivo dei vari tipi di scioperi può mettere a fuoco i punti chiave nel processo di fabbricazione, nel trasporto delle materie prime e nella distribuzione dei prodotti.

Al contrario, altri metodi di lotta Non violenta, richiedono che la gente continui a condurre la sua vita normalmente anche se con alcune differenze. Per esempio, possono andare lavorare ma lavorare deliberatamente più lentamente o con meno efficacia di sempre. Possono coscientemente commettere “errori„ con più frequenza. Ia disciplina Non violenta è la chiave per il successo e deve essere attuata nonostante provocazioni e brutalità dei dittatori. Il Mantenimento della disciplina Non violenta contro gli avversari violenti facilita il lavoro dei quattro meccanismi di cambiamento della lotta Non violenta (che descriveremo più avanti). La disciplina Non violenta è inoltre estremamente importante nel decorso politico della faccenda: la brutalità pura del regime contro gli attivisti Non violenti rimbalzano chiaramente e politicamente contro posizione del dittatore, causante un dissenso nelle proprie file e fomentando il supporto alla resistenza della popolazione e di chi difende generalmente il regime.
Tuttavia, in alcuni casi una violenza limitata contro la dittatura può essere inevitabile. La frustrazione e l'odio contro il regime può esplodere violentemente. Gruppi attivisti Non possono essere desiderosi di lasciare l'uso violento anche se riconoscono la carta importante della lotta non violenta.

Immediatezza, segretezza e comportamento impeccabile

La Segretezza e la cospirazione sotterranea pongono molti problemi gravi ad un movimento che usa Azione non violenta. Spesso, è praticamente impossibile da evitare che agenti della polizia o dell'intelligenza scoprano intenzioni e programmi. Dal punto di vista del movimento, la clandestinità non solo ha radici nel timore ma contribuisce ad aumentarlo. Ciò ammorbidisce lo spirito della resistenza e si riduce il numero della gente che potrebbe partecipare ad una azione specifica. Inoltre ci possono essere sospetti e accuse, spesso ingiustificate, su chi potrebbe essere un informatore o un agente avversario. 
In tutte le fasi del conflitto è necessario effettuare un comportamento impeccabile nella Azione non violenta. 

Cambiamenti nei rapporti di potere 

Gli strateghi devono ricordarsi che il conflitto, dove è applicato, è sempre un gioco continuo di attacchi e di contrattacchi. Niente è statico. i rapporti di potere, assoluto o parziali, sono oggetti a cambiamenti costanti e veloci. il Gruppo non violento può, tramite le relative azioni, influenzare in aumento o diminuzione della forza relativa del gruppo opposto, come accade nei conflitti militari. Per esempio, la resistenza Non violenta, disciplinata e coraggiosa, contro la brutalità dei Dittatori può produrre frustrazione, fastidio o diffidenza e, nelle situazioni estreme, fino alla ribellione fra i soldati ed il personale a servizio della dittatura. In più, l’uso della sfida politica può condurre a sè più quella gente che normalmente sosterrebbe tacitamente i Dittatori o che rimarrebbe neutra nel conflitto, arrivando a partecipare alla resistenza. 

Quattro meccanismi di cambiamento

La lotta non violenta produce i cambiamenti in quattro sensi. Nel primo il meccanismo è quello che sarebbe considerato di più il meno probabile, anche se accade. Quando i membri del gruppo opposto sono commossi emozionalmente dalle sofferenze che la repressione ha inflitto negli attivisti coraggiosi della resistenza, si persuadono che la causa della resistenza è giusta, e arrivano ad accettare gli obiettivi della resistenza. questo meccanismo viene chiamato ‘conversione’. Non è detto però che la ‘conversione’ avvenga in scala significativa. Con molta più frequenza la lotta non violenta sviluppa il cambiamento della situazione di conflitto e nella società in modo che l'avversario non possa fare semplicemente ciò che ha desiderio di fare per incrementare l’opposizione alle forze democratiche. Tale cambiamento produce gli altri tre meccanismi: la sistemazione, la coercizione non violenta e la disintegrazione. È importante, quindi, che vi sia un grande cura nel selezionare i punti cui dar forza per sistemare la situazione.
La lotta non violenta può essere molto più potente nei meccanismi di conversione o di sistemazione. 
La non cooperazione e la sfida possono cambiare la situazione politica sociale o, particolarmente i rapporti di potere, di modo che i Dittatori perdano la capacità di controllare i processi economici, sociali e politici del governo e della società. L’esercito dell'avversario può trasformarsi in sostenitore delle forze democratiche e non ubbidire piu agli ordini o evitare di reprimere la resistenza. 
Anche se i capi di governo rimangono dentro le loro posizioni in tal modo la capacità di comportarsi con efficacia. E qui entra in gioco la coercizione: si Direziona l'avversario, gli si fa perdere tutta la capacità di comportarsi e viene giù tutta la struttura del potere. 
La burocrazia dell'avversario rifiuta di obbedire alla direttive elargite dal governo. L’esercito e la polizia vengono esortate a sollevarsi. I sostenitori ed i collaboratori del potere avverso ripudiano i loro capi anziani e rifiutano gli ordini. La vecchia obbedienza e la collaborazione spariscono. Il quarto meccanismo di cambiamento, la disintegrazione del sistema dell'avversario, è così completo. Il regime è stato disintegrato. Nel progettare le strategie per la liberazione, si devono considerare questi quattro meccanismi, poiché essi pongono strategie specifiche che si rinforzano reciprocamente. 

Effetti della democratizzazione della sfida politica

l'effetto della democratizzazione è positivo:

• la popolazione tende a fidarsi di più delle proprie capacità, fino a sfidare le minacce del regime e la repressione violenta.
• La lotta Non violenta può essere usata per difendere la pratica delle libertà democratiche, come l'espressione, le organizzazioni indipendenti.
• La lotta Non violenta contribuisce nella sua forma piu importante a sopravvivere, a rinascere e fortificare i gruppi e le istituzioni indipendenti. 
• La lotta Non violenta fornisce le armi attraverso cui la popolazione riesce a concentrare il potere contro l'azione repressiva, la polizia o militari, impiegati da un governo dittatoriale.

La complessità della lotta Non violenta

la lotta Non violenta è una tecnica complessa di azione sociale, che comprende un gran numero di metodi, una serie di meccanismi del cambiamento e requisiti specifici di comportamento. In modo che sia efficace, in particolare contro una dittatura, la sfida politica richiede una adeguata preparazione e progettazione. Gli strateghi devono analizzare come la lotta Non violenta possa applicarsi con più efficacia. Ora dirigeremo la nostra attenzione verso l'elemento cruciale: la necessità di una pianificazione strategica.


Capitollo Sei - Necessità Della Pianificazione Strategica



Le campagne della sfida politica contro le dittature possono cominciare in parecchi modi. Nel passato, queste lotte quasi mai sono state progettate. A volte un'azione specifica dalla dittatura ha reso furiosa la popolazione in modo da affrettare l'azione, senza avere ila minima idea di come l'insurrezione sarebbe potuta finire. Altre volte, un individuo coraggioso o un piccolo gruppo, può iniziare un'azione o un malessere specifico può essere riconosciuto da altri come sinonimo di ingiustizia ed iniziare la lotta.Frequentemente la resistenza democratica Non prevede le brutalità della dittatura. Di conseguenza, soffre seriamente e la resistenza cade. A volte, la mancanza di progettazione da parte delle forze democratriche prendono decisioni cruciali a caso, con risultati disastrosi. Anche se il sistema repressivo vien demolito, la mancanza di progettazione puo facilitare la germogliatura di una nuova dittatura.

Progettazione realistics

Tuttavia, è possibile calcolare la maggior parte dei modi efficaci per rovinare una dittatura, per determinare quando la situazione politica e la sensibilità popolare è matura e come decidere il modo per cominciare una campagna. 
Un giudizio molto prudente è richiesto, basato in un calcolo realistico della situazione, per selezionare il modo efficace di conquistare la libertà dentro tali circostanze.

più importante è l'obiettivo, maggiore e' la gravità delle conseguenze in caso di fallimento, tanto più importante é la progettazione. La pianificazione strategica aumenta la probabilità che tutte le risorse possano essere mobilitate e siano efficaci. Ciò è particolarmente necessario quando si hanno risorse materiali limitate. 
la dittatura ha generalmente accesso a molte risorse materiali, organizzative e capacità di commettere barbarie. “progettare una strategia significa calcolare un corso di azione che renderà fattibile l'accadere di un futuro desiderato.

Il che vuol dire definire un programma che consiste generalmente di una serie di campagne e di altre attività, organizzate e progettate per fortificare la popolazione e la società e per debilitare la dittatura. l'obiettivo Non è distruggere semplicemente la dittatura, ma stabilire un sistema democratico. 

Ostacoli alla progettazione

Purtroppo, frequentemente la maggior parte dei membri di un gruppo democratico dell'opposizione Non capiscono la necessità di pensare strategicamente. Ciò è un compito difficile. Tormentati costantemente dalla dittatura e dall'enorme responsabilità immediate, i capi della resistenza non hanno nè la sicurezza nè il momento per sviluppare le abilità di pensare in base alla strategia. Così l'opposizione è sempre sulla difensiva, provando a difendere le libertà limitate o i bastioni della libertà. Alcuni individui o gruppi Non vedono la necessità di una ampia pianificazione a lunga scadenza per il movimento di liberazione. Tuttavia, pensano ingenuamemte di abbracciare semplicemente i loro ideali con forza e tenacia per un tempo sufficiente, finquando non saranno realizzati. 
Ma L'azione basata “sull'idea brillante„ che qualcuno ha avuto è limitata. Senza un'analisi strategica, i capi della resistenza Non conosceranno quale dovrà essere il passo successivo necessario perché Non hanno pensato seriamente ai punti successivo per raggiungere la vittoria. La creatività e le idee brillanti sono molto importanti, ma devono essere usatoe per servire la causa delle forze democratiche. In più, il non avere un metodo Non fornisce una guida su dove cominciare, dove concentrare lo sforzo e come usare le risorse. 

L'incapacità al pensar strategico è solitamente drastica: le forze si disperdono, le azioni sono inefficaci, l'energia è sperperata e i sacrifici diventano inutili. 

Quattro termini importanti per la pianificazione strategica
Occorre percepire con chiarezza che cosa significano quattro termini di base. 
Alta strategia: è la concezione che serve a coordinare e a dirigere l'uso di tutte le risorse appropriate e disponibili (economiche, umane morali, politiche, organizzative, ecc.) di un gruppo che cerca di raggiungere i suoi obiettivi nel conflitto. L'alta strategia definisce la tabella organizzativa di base per la selezione di più piccole strategie per sviluppare la lotta. L'alta strategia, in più, determina a quali gruppi specifici affidare le mansioni generali così come la distribuzione delle risorse che sono necessarie nella lotta.

La strategia riguarda quando e come combattere ed ottenere il massimo di efficacia quando si combattono determinati obiettivi. La strategia inoltre comprenderà gli sforzi per sviluppare uno situazione cosi conveniente per lo sfidante che gli sfidati possano rendersi conto che un conflitto aperto causerebbe una loro sconfitta a tal punto da decidere di capitolare senza arrivare al combattimento. 
La strategia inoltre include/capisce come usare bene i trionfi ottenuti. Applicato allo sviluppo della lotta in sè, il programma strategico descrive come la campagna debba essere sviluppata e come le differenti componenti degli stessi debbano essere unite con altri, per conquistare i suoi obiettivi. Nell'elaborare le strategie, le forze democratriche devono definire chiaramente i relativi obiettivi e determinare come misurare l'efficacia degli sforzi per raggiungerli. La necessità di chiarezza e della definizione è applicata anche alla progettazione tattica. Le tattiche ed i metodi di azione sono usati per effettuare la strategia. Le tattiche parlano del migliore uso nel possedere le forze, per ottenere il vantaggio massimo, in una situazione limitata. Le tattiche sono un'azione limitata, usate per raggiungere un obiettivo limitato. Per essere più efficaci, le tattiche ed i metodi devono sempre sceltii e applicati per realizzare gli obiettivi strategici. Le vittorie tattiche che Non rinforzano il raggiungimento degli obiettivi, alla fine, si trasformano in una energia dispendiosa. Le tattiche, quindi, sono scelte che si basano su un corso di azione limitata, all'interno di una più ampia strategia; Le tattiche riguardano sempre la lotta mentre la strategia include più ampie considerazioni.Fra le tecniche della lotta Non violenta comprendono dozzine di azioni particolari (come molti tipi di sciopero, di boicottaggio, di resistenza passiva), accennate nel capitolo cinque. 
Per liberarsi di una dittatura occorre un uso calcolato del nostro proprio intelletto per progettare con attenzione la strategia. l'incapacità di progettare intelligentemente può contribuire afallimento, mentre l'efficace uso della nostra capacita intellettuale puo elaborare un corso strategico che conduca giudiziosamente le nostre risorse disponibili ad incitare la società verso gli obiettivi della libertà e della democrazia.


Capitolo Sette - Progettazione Della Strategia



Per aumentare le possibilità di successo, i capi della resistenza dovranno formulare un piano d'azione globale, in grado di fortificare la gente che soffre, debilitare la dittatura, e più successivamente distruggerla e costruire una democrazia durevole. Per potere effettuare il piano d'azione, è necessario effettuare un calcolo meticoloso della situazione e delle opzioni per un riuscito funzionamento. Lo sviluppo dell'alta strategia e quello delle strategie della campagna di lotta non violente sono due processi separati. Le strategie della campagna si devono progettare per raggiungere e rinforzare gli obiettivi di alta strategia. Lo sviluppo della strategia di resistenza richiede che sia prestata attenzione a molte domande e mansioni. Identificheremo qui alcuni dei fattori importanti da considerare a livello di alta strategia così come in quella delle strategie di campagna. Tutta la pianificazione strategica, tuttavia, richiede che i pianificatori della resistenza abbiano una comprensione profonda di tutta la dinamica del conflitto e prestino attenzione a fattori storici, governativi, militari, culturali, sociali, politici, psicologici, economici ed internazionali complessivamente. le strategie possono essere sviluppate soltanto nel contesto della lotta..

Come argomento di prima importanza, i capi democratici e gli strateghi dei pianificatori vorranno considerare gli obiettivi e l' importanza della causa. L'oggetto di questo conflitto con la dittatura deve essere l'istituzione di una società libera, con un sistema democratico del governo. La chiarezza su questi punti influenzerà lo sviluppo di alte strategie e delle strategie specifiche successive. 

In particolare, gli strateghi devono dare a risposta molte domande fondamentali :

• Quali sono gli ostacoli principali per ottenere la libertà?
• Che fattori faciliterebbero il raggiungerli?
. Quale sono i punti di forza della dittatura?
• Quale sono le debolezze varie della dittatura?
• in che misura le fonti di potere sono vulnerabili nella dittatura?
• Quali sono i punti di forza delle forze democratiche e della popolazione?
• Quali sono i punti deboli delle forze democratiche e della popolazione e come possono essere corretti?

La scelta é importante

Per quanto riguarda l'alta strategia, sarà necessario che gli strateghi scelgano la lotta adatta da utilizzare nel conflitto. Devono valutare i vantaggi e le limitazioni di parecchie tecniche per combattere, le alternative, la sfida politica ed altro. Per effettuare questa selezione, gli strateghi devono considerare le seguenti domande : 

il tipo di lotta che si sceglie sara all'interno della struttura democratrica richiesta? 
la tecnica selezionata Mette a fuoco le debolezze della dittatura e cerca per colpirla dove è più forte?
La strategia aiuterà le forze democratriche ad acquistare più fiducia, o dipenderà da altre forze anche estere ?

La strategia produrra un aumento, o una diminuzione nella quantità di vittime e di altre perdite che potrebbero accadere dentro il conflitto? 

È necessario escludere i tipi di azione che sono considerati controproduttive allo sviluppo dell' alta strategia. 

Nei capitoli precedenti abbiamo sostenuto che la sfida politica offre i vantaggi significativi in paragone ad altre tecniche di lotta. Gli strateghi dovranno analizzare la dinamica dei relativi conflitti particolari e determinare se la sfida politica risponde alle domande precedenti in modo affermativo. 

Progettando la democrazia

Dobbiamo ricordarci che l'obiettivo dell'alta strategia contro la dittatura Non è semplicemente la caduta dei Dittatori ma stabilire un sistema democratico e rendere impossibilel 'avvento di una dittatura nuova. Per raggiungere questi obiettivi sarà necessario che la lotta contribuisca al cambiamento e alla distribuzione di un efficace potere della società. Nell'ambito della dittatura, la popolazione e le istituzioni civili della società sono state troppo deboli ed il governo troppo duro. Se Non si corregge questo squilibrio, il nuovo gruppo di potere potrebbe essere dittatoriale quanto quello precedente. La sfida politica contribuisce ad una distribuzione più giusta ed efficace del potere, per mezzo della mobilizzazione della società contro la dittatura, come è stata discussa nel capitolo cinque. Lo Sviluppo di una lotta non violenta deve portare alla consapevolezza che la repressione violenta della dittatura Non sta produce piu intimidazione nella popolazione. In più, la mobilizzazione del potere popolare per mezzo della sfida politica va a per fortificare le istituzioni indipendenti della società. 


Sussidio della parte esterna

la resistenza interna e le pressioni esterne alpotere dittatoriale zono utii nella disintegrazione della dittatura. In questa analisi, abbiamo insistito che le forze principali della lotta debbano venire dall'interno del paese.

A livello estero si posson fare sforzi per mobilitare universalmente l'opinione pubblica contro la dittatura da un punto di vista umanitario, morale o religioso. È possibile lavorare per convincere i governi e le organizzazioni internazionali ad applicare le sanzioni diplomatiche e politiche o economiche contro la dittatura. Ovverosia dare avvio a embarghi economici o militari, riduzione dei livelli di riconoscimento diplomatico, negazione di presenza economica e proibizione degli investimenti nel paese, espulsione del governo dittatoriale dalle organizzazioni varie internazionali e dagli organismi delle Nazioni Unite. 

Formulazione della strategia alta

Dopo uno studio sulla situazione, la selezione dei mezzi e determinazione di che carta occorra giocare per un sussidio della parte esterna, i pianificatori di alta strategia dovranno descrivere a grande caratteristiche il migliore modo per sviluppare il conflitto. Questo ampio programma uno si estenderebbe dal presente fino alla liberazione e dal ripristino di un sistema democratico in poi. Nel formulare l'alta strategia, questi pianificatori dovranno risolvere una serie di domande. Dopo di esse, dovranno chiedersi: 

• Quale sia il migliore modo di cominciare una lotta a lungo termine? 
• Come la popolazione potra accumulare le forze sufficienti e la fiducia in sé per sfidare la dittatura, anche se inizialmente tali forze siano limitate? 
• Come può essere aumentata col tempo e l'esperienza la capacità della popolazione di applicarsi nella Non cooperazione la sfida politica? 
• Quali dovranno essere gli obiettivi da raggiungere in una serie di campagne limitate, diretta a riguadagnare il controllo democratico della società e limitare quello della dittatura? 
• Ci Sono istituzioni ancora indipendenti che son sopravvissute alla dittatura e che possono essere utilizzate nella lotta per stabilire la libertà? 
• Che istituzioni della società possono essere salvate dal controllo dei dittatori? 
• Come la forza organizzativa può essere sviluppata dentro la resistenza? 
• Come è possibile addestrare i partecipanti? 
• Quali risorse (finanziarie materiali, ecc.) sono richieste ? 
• Che tipo di simbolismo sarà più efficace per mobilitare la popolazione? 
• Per mezzo di che tipo di azione ed in che fasi verranno debilitate progressivamente o eliminate le risorse del potere dei dittatori? 
• Come la popolazione può resistere nella sfida ed effettuare simultaneamente una disciplina Non violenta necessaria? 
• Come la popolazione potrà soddisfare i relativi bisogni fondamentali durante il corso della lotta? 
• Come l'ordine potrà essere mantenuto nel mezzo del conflitto? 
• Che cosa renderà la resistenza democratica, per rendere la transizione meno brusca possibile?

Ogni dittatura ha diverse caratteristiche e la consapevolezza della popolazione potrà essere differente. I pianificatori di una grande strategia per la lotta politica avranno bisogno di comprendere a pieno tutti i fattori, Non solo della situazione specifica del conflitto ma anche del modo migliore per avviare e proseguire la lotta. Una volta che l’alta strategia per la lotta è stata progettata con attenzione si potrà presentarla ed avviarla ampiamente. Una volta che è stato adottato un programma strategico globale, è importante che i gruppi democratici persistano nell'applicazione di esso. Se ci si rende conto che l'alta strategia selezionata è stata concepita male, è possibile che i pianificatori debbano modificare l'alta strategia. 

Progettazione delle strategie di campagna

Non importa quanto saggio e promettente sia l’alta strategia sviluppata. Essa non si esegue da sè. Sarà necessario che strategie particolari vengano sviluppate in campagne principali per sovrastare il potere dei dittatori. Le tattiche e i metodi specifici di azione devono essere scelti con attenzione. La formulazione delle strategie per la lotta richiede inoltre una buona creatività ed una forte conoscenza di tutte le variabili. Nel progettare le strategie per le campagne specifiche e per lo sviluppo a lungo termine della lotta di liberazione, gli strateghi della sfida politica devono considerare parecchi punti e problemi, fra cui:

• Posizione / individuazione specifica dell'obiettivo della campagna e di come questi contribuiscono a rendere l'alta strategia efficace;
• Considerazione politica dei metodi o delle armi specifiche da usare per realizzare la strategia scelta. All'interno del programma strategico per la campagna in particolare, sarà necessario determinare quali programmi minori tattici e quali metodi specifici di azione si debbano usare per imporre le pressioni e le limitazioni alle fonti di potere della dittatura. 
• Determinazione degli oggetti economici che devono essere collegati alla lotta totale e come. Se gli oggetti economici devono essere prominenti nella lotta, è necessario da prendere a cura dei malesseri economici veri a cui si dovrà rimediare dopo che la dittatura è stata eliminata.
• Comunicazione delle notizie di resistenza alla popolazione, e alla stampa estera. le denuncie e le informazioni devono rigorosamente essere sincere. Le esagerazioni e le notizie non fondate intaccheranno il prestigio della resistenza.
• Programmi sulle attività costruttive indipendenti economiche, sociali o educative che aumentino la fiducia della gente in se stessa, di modo che possano rispondere ai bisogni della popolazione durante il conflitto che si sta avviando. Tali progetti possono essere amministrati da persone che Non sono direttamente coinvolte nelle attività di resistenza.
• Determinazione di che tipo di aiuto sia desiderabile da parte delle forze estere per sostenere una campagna specifica o la liberazione in toto. Quale sussidio esterno può essere mobilitato ed essere usato nel migliore modo, senza far dipendere tutta la lotta interna dai fattori esterni? Sarà necessario decidere quale dei gruppi esterni siano i più adatti, per esempio organizzazioni non governative (movimenti sociali, gruppi religiosi o politici, sindacati, ecc.), i governi e/o le nazioni, ecc.

In più, i pianificatori della resistenza dovranno prendere misure atte a conservare l'ordine e a rispondere alla gente sui loro propri bisogni durante i processi di resistenza contro i comandi dittatoriali. Questa progettazione è orientata non solo a generare le strutture alternative indipendenti e democratiche e a rispondere ai bisogni vero, ma anche a ridurre la credibilità del regime quando questo dichiarerà che sia necessaria la repressione più severa per concludere il disordine e la delinquenza. 

Diffusione dell'idea di Non cooperazione

Per una riuscita sfida politica contro la dittatura, è essenziale che la popolazione comprenda l'idea della Non cooperazione. L'idea di base è semplice. Se un numero sufficiente di subalterni si rifiuta di continuare a cooperare entro un tempo sufficiente nonostante la repressione, il sistema oppressivo verrà debilitato e cadrà. La gente che vive nell'ambito di una dittatura può edotta a questo concetto da fonti varie. Nondimeno le forze democratiche possono comunicare deliberatamente a tutto la società 'idea della non cooperazione. Una volta che la popolazione ha assimilato generalmente il concetto di Non cooperazione si potranno improvvisare migliaia di forme specifiche di Non cooperazione dentro nuove situazioni. Nonostante le difficoltà ed i pericoli nei tentativi di comunicare le idee, le notizie e le istruzioni di resistenza, le forze democratriche spesso han dimostrato che è possibile farlo, Attraverso la pubblicazione dei giornali, degli opuscoli, dei libri e di audio e video specifici.Tali mezzi possono indicare i motivi e le circostanze in cui la popolazione deve protestare e sospendere la collaborazione con la dittatura.

La repressione e le contromisure

I pianificatori della strategia devono calcolare le possibili risposte e la repressione, e particolarmente la soglia di violenza della dittatura nell’affrontare le azioni di resistenza democratica. 
Tale calcolo sarà utile per determinare come affrontare la dittatura e controbatterla, evitare l’aumento possibile della repressione senza essere messi sotto. Tatticamente, dentro situazioni specifiche, un avvertimento adatto sulla repressione permetterà una migliore resistenza. Se la repressione è descritta molto seriamente, occorre che vengan prese misure per dare aiuto medico ai feriti nella resistenza. Anticipando la repressione, gli strateghi saranno in grado di considerare in anticipo l'uso delle tattiche e dei metodi che contribuiscono a raggiungere l'obiettivo specifico della campagna, o la stessa liberazione. Per esempio, le azioni e le manifestazioni contro le dittature estreme possono molto essere drammatiche, e si può rischiare di lasciare migliaia di morti tra i dimostranti. 
Le domande da porsi sono le seguenti:
Saprà la popolazione pronta a comportarsi disciplinarmente e in un modo Non violento durante il corso della lotta? 
Potranno resistere a provocazioni della violenza? 

I pianificatori devono considerare che misure di devono prendere per dar corso alla disciplina Non violenta, e per effettuare la resistenza nonostante le brutalità. Saranno possibili ed efficaci alcune misure quali le dichiarazioni di politica da seguire, gli opuscoli sulla disciplina, le chiamate alle manifestazioni ed il boicottaggio.
I capi devono essere sempre attenti sulla presenza di agenti provocatori della dittatura che potrebbero sollecitare i dimostranti alla violenza.

Aderendo al programma strategico

Una volta che un programma strategico cosciente inizia, le forze democratiche Non si devono rilassare, non devono arrendersi all'emozione del momento ma seguire la grande strategia o la strategia della campagna politica. Fondamentale è la meticolosa esecuzione dell’alta strategia che è stata decisa e delle strategie delle campagne particolari poiché esse contribuiscono notevolmente alla vittoria.


Capitolo Otto - Applicazione Della Sfida Politica



Nelle situazioni in cui la popolazione si ritiene impotente e spaventata, è importante che le mansioni iniziali per il pubblico siano azioni di poco rischio, in modo da sviluppare la fiducia in sé.
In una lotta a lungo termine, la maggior parte delle strategie della campagna non devono provare a raggiungere la caduta completa ed immediata della dittatura, ma realizzare degli obiettivi limitati.
Ogni campagna non dovrà neanche richiedere la partecipazione di tutti i settori della popolazione.

Resistenza selettiva

Nei momenti iniziali della lotta le campagne separate con gli obiettivi specifici differenti possono essere molto utili. Queste campagne selettive possono Occasionalmente possono accadere allo stesso tempo. 
Quando si progetta una strategia per “la resistenza selettiva„ è necessario identificare i motivi limitanti e specifici o i malesseri che simbolizzano generalmente l'oppressione della dittatura. Tali oggetti possono essere gli obiettivi strategici intermedi all'interno di quella grande strategia globale. È necessario che questi obiettivi strategici intermedi siano raggiungibili per le forze democratiche. Tutto cio assicura le vittorie che sono buone a sollevare il morale e che inoltre contribuiscono al mutare dei rapporti di potere che sono convenienti per una lotta a lungo termine. Le strategie selettive della resistenza dovranno essere concentrate in primo luogo in domande sociali, economiche o politiche. Se è possibile, la campagna della resistenza selettiva inoltre deve attaccare una o più debolezze della dittatura. In tal modo le forze democratiche potranno produrre il maggior effetto possibile e raggiungere un livello di potere desiderato. 
Quale devono essere i relativi obiettivi limitati? 
Come tali obiettivi aiutano la realizzazione dell’alta strategia? 

La sfida simbolica

All'inizio di nuova campagna per eliminare la dittatura, le azioni possono avere un campo limitato. Devono essere destinate parzialmente e atte a dimostrare l'umore della popolazione, influenzarla e prepararla a combattere attraverso la non cooperazione e la sfida politica. Le azioni iniziali possono prendere la forma di una protesta simbolica o di un atto simbolico di non cooperazione limitato nel tempo. Se il numero della gente pronta a fare ciò è limitato, allora l’azione iniziale può consistere, per esempio, nel deposito di un'offerta floreale in un certo posto di importanza simbolica. Da un'altra parte, se il numero della popolazione è molto grande, allora si può ad esempio scioperare per cinque minuti od osservare determinati minuti di silenzio. In altre situazioni, alcuni individui si possono incontrare per una vigilanza in un posto di importanza simbolica, esercitarsi in un breve boicottaggio, o entrare e sedersi in un ufficio importante entro un tempo limitato. 
la dittatura probabilmente reprimerebbe con crudeltà azioni più aggressive. Determinate azioni simboliche tipo l'occupazione fisica del territorio davanti al palazzo del dittatore o ai distretti di polizia possono subire un grande rischio; quindi, non è raccomandabili iniziare una campagna in tal modo. Le prime azioni della protesta simbolica a volte hanno ha provocato una grande attenzione nazionale ed internazionale, come le dimostrazioni in Birmania in 1988 o l'occupazione di Tiananmen a Pechino in 1989.
Il numero alto delle vittime fra i dimostranti in entrambi i casi han dato risalto al problema della dittatura: Anche se queste azioni hanno un effetto morale e psicologico tremendo, essi non fanno cadere la dittatura, perché rimangono all'interno di una azione simbolica e non alterano la posizione di potere della dittatura. 

Distribuzione delle responsabilità

In una campagna successiva con un obiettivo differente, il peso della lotta avanzerà verso altri gruppi. Per esempio, gli allievi possono avviare uno sciopero sull’istruzione, i capi religiosi possono concentrarsi sulla libertà di culto, gli operai delle ferrovie possono rallentare il sistema ferroviario, i giornalisti possono sfidare la censura L'importanza della resistenza selettiva consiste nel difendere l'esistenza e l'autonomia dei gruppi politici, economici e sociali così come le istituzioni fuori dal controllo della dittatura. Questi centri di potere forniscono le basi istituzionali da cui la popolazione può impiegare pressione o resistere ai comandi dittatoriali. 

Puntare sul potere del dittatore

Dato che la lotta a lungo termine è sviluppata dalle strategie iniziali verso le fasi più ambiziose e gli avamposti, gli strateghi devono calcolare come limitare le fonti di potere di dittatore. L'obiettivo sarà di utilizzare La Non cooperazione popolare per generare una nuova situazione strategica più conveniente per le forze democratiche. A Mano a mano che i seguaci democratici acquistano forza, gli strateghi organizzano la sfida e la non cooperazione in una forma più ambiziosa per negare alla dittatura le risorse di potere, in modo da causare una paralisi politica e la relativa disintegrazione. Sarà necessario progettare con cura come i seguaci potranno debilitare il supporto che la gente aveva deputato precedentemente alla dittatura. Il supporto si fletterà non appena si riveleranno le brutalità che il regime ha perpetrato, non appena verranno precisate le conseguenze economiche disastrose delle politiche del dittatore. 
Durante la progettazione e l'esecuzione della sfida politica e della Non cooperazione, è molto importante prestare attenzione a tutto le protezioni e i sussidi dei dittatori, compreso il relativo gruppo di potere interno, il partito politico, la polizia ed la burocrazia, oltre che ovviamente l'esercito. Sarebbe necessario calcolare bene il grado di lealtà alla dittatura da parte dell’esercito e comprendere quanto i soldati e funzionari siano suscettibili ad essere influenzati dalle forze democratiche. 
Quali sono i fattori che renderebbero soldati e funzionari vulnerabili alla sovversione democratica? 
Dall'inizio, nella lotta di liberazione, deve essere sviluppata una strategia speciale per comunicare con le truppe ed i funzionari del dittatore. Attraverso parole, simboli e azioni, le forze democratiche possono informare le truppe che la lotta di liberazione sta divenendo vigorosa, decisiva e persistente. Le truppe devono sapere che la lotta insidierà la dittatura, ma Non minaccia la vita alle truppe o ai componenti della dittatura. Tali sforzi servono per attrarre il morale delle truppe del dittatore e sovvertire la relative lealtà e l’obbedienza al movimento democratico. 
Occorre provare ad arrivare alla polizia ed ai funzionari utilizzando le stesse strategie. Il tentativo di guadagnare gli affetti fra le forze del dittatore e possibilmente indurle alla disobbedienza Non deve essere interpretato, tuttavia, come un invito alle truppe di provocare un'interruzione veloce della dittatura per mezzo di una azione militare. Una simile azione Non è possibile che porti poi ad una democrazia che funziona quanto piuttosto uno squilibrio nei rapporti di potere fra i cittadini e la politica.
Occorre incoraggiare le forze militari a riflettere e caldamente ignorare gli ordini dittatoriali. Il Personale militare può anche offrire a parecchie forme di Non violenza una presenza positiva al movimento democratico, ad esempio offrire cure mediche, alimenti o altro. L'esercito è una delle risorse più importanti che possono essere utilizzate a torto dai Dittatori per attaccare direttamente la popolazione disubbidiente e punirla. 
Gli strateghi della sfida devono ricordarsi che è straordinariamente difficile, se non impossibile, smantellare la dittatura se la polizia, la burocrazia e le forze militari rimangono leali e completamente obbedienti nell'adempimento dei relativi ordini. 
Le strategie orientate a sovvertire la lealtà dei seguaci del dittatore devono godere di una priorità speciale dai pianificatori democratici. Le forze democratiche devono ricordarsi che il fastidio e la disobbedienza fra le forze militari e la polizia può per essere altamente pericolosa per i membri di quei gruppi. Le forze democratiche Non devono chiedere ai soldati ed ai funzionari di sollevarsi immediatamente; devono chiarire che ci sono forme multiple di disobbedienza. Per esempio, la polizia o i soldati possono ostruire l'esecuzione di un ordine, Non trovare la gente cercata, avvertire la resistenza sugli ordini di repressione che sono stati dettati loro così come informare sugli arresti e sulle deportazioni. 

Cambiamenti nella strategia

Gli strateghi della sfida politica devono valutare costantemente l’alta strategia e le strategie delle campagne specifiche che stanno realizzando. È possibile per esempio, quello il risultato non sia quello atteso. In quel caso è necessario pensare a cambiamenti necessari nella strategia. 
Che cosa potrebbe essere fatto per aumentare la forza del movimento e per riprendere l'iniziativa? 
In una situazione sarà necessario così identificare il problema, realizzare il calcolo strategico, se è possibile, e dare responsabilità della lotta ad un settore differente dalla popolazione, mobilitare le risorse supplementari di potere e sviluppare azioni alternative.


Capitolo Nove - Disintegrazione Della Dittatura



L'effetto cumulativo di queste riuscite campagne di sfida politica diretta fortifica la resistenza ed espande le zone della società dove la dittatura non ha un efficace controllo. Questi campagne inoltre forniscono un'esperienza importante per negare la cooperazione alla dittatura e dichiarare la sfida politica. Questa esperienza sarà utile quando arriverà il momento di una Non cooperazione voluminosa e di una sfida. Come è stato discusso nel capitolo tre, l’obbedienza, la cooperazione sono essenziali al dittatore per essere potente. Senza accesso alle fonti diel potere politico, il potere del dittatore è debilitato ed infine sparisce. Gli atti simbolici del ripudio e della sfida sono i mezzi disponibili per togliere la morale del regime e la relativa autorità politica, cioè, la legittimità. Mentre maggiore è l'autorità di un governo, maggiori e più certe saranno l’obbedienza e la cooperazione che riceverà. La dittatura percepirà una grave minaccia alla relativa esistenza. Se grandi settori della popolazione si esercitano nella Non cooperazione, il regime realmente percepito in un problema grave. Per esempio, se i funzionari governativi non piu lavorano con loro normale l'efficienza l'apparecchio amministrativo sarà visto come seriamente compromesso. Se le influenze psicologiche e ideologiche denominano i fattori intangibili che incitano generalmente la gente ad obbedire verranno meno, la popolazione si inclinerà alla disobbedienza e alla non cooperazione. Il successivo passo sarà il controllo dei mezzi finanziari del sistema economico, la proprietà naturale, le risorse, i trasporti ed i mass media nelle mani degli avversari del regime. Gli sciopero, il boicottaggio e l'autonomia aumentante in alcuni settori dell'economia, delle comunicazioni, debiliteranno il regime: la repressione dei dittatori Non otterrà l’effetto desiderato. Se i Dittatori non possono più fidarsi della polizia e dell’esercito, la dittatura è minacciata seriamente. In sintesi, il successo contro una buona dittatura rinforzata richiede che la Non cooperazione e la sfida si riducono ad eliminare al regime le fonti di potere. Senza le risorse la dittatura sarà debilitata e si disintegrerà. Una pianificazione strategica competente della sfida politico contro le dittature, quindi, necessità di avere un simile obiettivo.

La rappresentazione in scala della libertà

Congiuntamente alla sfida politica, durante la fase di resistenza selettiva, lo sviluppo delle istituzioni indipendenti sociali, economiche, culturali e politiche espande progressivamente lo spazio democratico della società e riduce il controllo della dittatura. Non appena le istituzioni civili della società si fortificano rispetto alla dittatura, allora, la popolazione costruisce una società indipendente, distante dalla dittatura.
Il crollo della dittatura ed il ripristino convenzionale del sistema democratico diventerà innegabile, perché saranno stati alterati essenzialmente i rapporti di potere all'interno della società. 
Il regime potrebbe ancora colpire la società con le punizioni, gli arresti, gli imprigionamenti, l’occupazione delle stampa. Ma anche se una dittatura sta ancora occupando le posizioni governative, a volte è possibile organizzare “un governo parallelo democratico “. Questo funzionerebbe come un governo rivale, a cui la popolazione e le istituzioni della società riversano la propria la lealtà, l'obbedienza e la cooperazione. Possibilmente, il governo democratico parallelo potrebbe ottenere di sostituire completamente il regime dittatoriale per una transizione ad un sistema democratico effettivo. A tempo debito allora, una costituzione sarebbe adottata e le elezioni sarebbero celebrate come parte della transizione. Gli strateghi delle forze democratiche possono muoversi oltre la resistenza selettiva e rendere in scala ben piu grande la sfida. Con il tempo, la combinazione della sfida politica vigorosa e la costruzione delle istituzioni indipendenti, attrarrà un'ampia attenzione internazionale per le forze democratiche. Cio può anche produrre boicottaggi ed embarghi a supporto delle forze democratico (come è accaduto in Polonia). 
Durante il corso della lotta di liberazione, le vittorie, anche se sono piccole, devono essere celebrate. Quelli che hanno guadagnato una vittoria devono essere riconosciuti. La Celebrazione, accompagnata dal controllo, inoltre contribuisce ad effettuare una morale e questa è necessaria per le fasi future della lotta.

Trattando il trionfo responsabile

I pianificatori di alta strategia devono calcolare in anticipo i modi possibili e preferibili di come una lotta vittoriosa può concludere nel migliore modo ed per impedire la nascita di una dittatura nuova ed assicurare l'istituzione graduale di un sistema democratico durevole. Le forze democratiche devono pensare come passare da una dittatura ad un governo provvisorio che permetta la conclusione della lotta. 
Desiderabile è allora stabilire al più presto un nuovo governo che lavori.
Tuttavia, è necessario calcolare che settori della vecchia struttura governativa (quale la polizia) non debbano essere abolite completamente, ma che i settori siano conservati e ci si sforzi di democratizzarli.
Un vuoto totale di potere potrebbe portare al caos e ad una nuova dittatura.
In anticipo si deve determinare quale dovrà essere la politica da seguire con gli alti funzionari della dittatura quando il loro potere si disintegrerà.
Per esempio: Si permetterà al dittatore di lasciare il paese permanentemente? 
Si deve evitare a tutti i costi un bagno di sangue che potrebbe avere conseguenze drastiche sopra la possibilità di un sistema democratico futuro. 
Si devono avere programmi specifici per la transizione nella democrazia che dovrà essere applicata quando la dittatura sprofonda. 
Questi programmi contribuiranno ad impedire che un altro gruppo blocchi il potere per mezzo degli scioperi di stato. Inoltre i programmi per l'istituzione di un governo costituzionale dovranno essere democratici, con libertà politiche e personali totali. 



Capitolo Dieci – Il Lavoro Preliminare Per Una Democrazia Durevole



La disintegrazione della dittatura è, attraverso tutti i mezzi, causa di grande celebrazione. La gente che ha sofferto e che è pagato un prezzo così elevato, merita un momento di gioia, di rilassamento e riconoscimento. Si deve ritenere fiera di se e di tutti quelli che con lei hanno combattuto per guadagnare la libertà politica. Non tutti avranno vissuto per celebrare questo giorno. Vivi e morti saranno ricordati come gli eroi che han contribuito a modellare la storia liberà nel paese. 
Purtroppo, questa non è un'occasione per ridurre il controllo. 
Si devono per prendere molte precauzioni per evitare che si presenti un nuovo regime oppressivo durante la confusione che accompagna il crollo del dittarore. I capi delle forze democratiche devono preparare in anticipo una transizione ordinata verso la democrazia. È necessario stabilire le basi costituzionali e legali così come le norme di comportamento di una democrazia durevole. 
Nessuno deve pensare che con la caduta della dittatura immediatamente si sta andando a formare una società ideale. 
La Disintegrazione della dittatura facilita semplicemente il punto di partenza, dentro stadi di una libertà rivalutata, e per rispondere più adeguatamente ai bisogni umani. I problemi politici seri, economici e social che seguiranno durante gli anni dovranno avere la necessaria cooperazione di molta gente e di gruppi per cercare una soluzione. 
Occorre dare al nuovo sistema politico un'occasione in modo che la gente con differenti punti di vista continuino il lavoro costruttivo e lo sviluppo delle politiche orientate ad affrontare i problemi del futuro.

Minacce di nuova dittatura

La tirannia può cambiare e trasformarsi in un altra tirannia… “
la storia dà a molti esempi, primo fra tutti La Francia (gli giacobini e napoleone), la Russia (i Bolscevichi), L'Iran (l'ayatollah), ed altre parti del globo in cui un gruppo dirigenziale ha considerato il crollo del regime oppressivo soltanto come l'occasione per diventare nuovi padroni. I loro motivi potranno variare, ma i risultati sono spesso molto simili. La nuova dittatura può essere più crudele di quella precedente ed impiegare un controllo più soffocante. Ancora prima del crollo della dittatura, membri del passato regime posson provare a ridurre il processo di lotta e cercare soltanto di imporre un modello più o meno rinnovato di quello precedente. 

Occorre avere la capacità di difendersi per evitare il tentativo di un altro colpo di stato. La preparazione intellettuale può prevenirlo. 
Essenzialmente, gli stessi mezzi di lotta che sono stati usati contro la dittatura si possono usare prima di nuova minaccia. 

Preparare una costituzione

Il nuovo sistema democratico richiede una costituzione che stabilisca la struttura desiderata del governo democratico. la costituzione dovrà determinare le intenzioni del governo, limitare i poteri governativi, stabilire le procedure e le date delle elezioni per mezzo di cui saranno eletti i funzionari di governo ed i legislatori. All'interno dell'amministrazione centrale, se questa deve continuare ad essere democratica, una netta separazione dell'autorità deve depositarsi fra i rami legislativi, esecutivi e giudiziari. 
Si devono includere forti limitazioni alle attività di polizia, ai servizi di intelligenza e alle forze militari. Per conservare il sistema democratico ed impedire le misure e le tendenze dittatoriali, la costituzione deve preferibilmente istituire un sistema federale con le prerogative importanti per i governi al livello regionale, e locale. 
Se non vi è una vecchia costituzione occorrerà scriverne una nuova. preparare una nuova costituzione comporterà tempo e sforzo. È desiderabile la partecipazione popolare a questo processo e diventa necessaria per ratificare il nuovo testo o le relative correzioni. 

Una politica democratica di difesa

Il paese liberato può dover affrontare una minaccia straniera, per cui le possibilità di difesa sarebbero necessarie. il paese può inoltre essere minacciato da un tentativo di imporre una dominazione militare, politica o economica straniera. 

Una responsabilità lodevole

Gli effetti della lotta Non violenta sono di debilitare il dittatore ma anche fornire di potere a quello nuovo. Questa esperienza della lotta ha conseguenze psicologiche importanti che contribuiscono ad aumentare alla stima di sé e la fiducia in se stesso. Una conseguenza favorevole a lungo termine dell'uso delle lotte Non violente per stabilire un governo democratico, è che la società sarà più suscettibile a trattare i problemi in futuro. La popolazione probabilmente sarà meno vulnerabile all'azione di una dittatura in avvenire. 

• È possibile liberarsi delle dittature;
• Una riflessione attenta e una pianificazione strategica molto meticoloso sono indispensabili ottenere la liberazione; e
• Sarà controllo necessario, lavoro molto arduo e una lotta disciplinato a volte ad un prezzo molto elevato

Nessuna forza esterna verrà a dare alla popolazione quella libertà che desidera. 
La gente dovrà imparare come ottenere la libertà da sola. 
Non sarà facile. 
La libertà che si guadagna per mezzo di una lotta di questo tipo può essere durevole e essere effettuata da una popolazione tenace che verrà arricchita in democrazia e nel desiderio di conservarla.


198 Metodi Di Protesta E Di Persuasione Non Violenta

traduzione maccheronica dallo spagnolo

Ci sono ben 198 Metodi di protesta per svegliare il paese:

Dichiarazioni convenzionali


1. Discorsi pubblici 2. Lettere di opposizione o di supporto 3. Dichiarazioni delle organizzazioni e delle istituzioni 4. Dichiarazioni pubbliche firmate 5. Dichiarazioni dell'accusa e dell'intenzione 6. Richieste voluminose del gruppo o Comunicazioni con un più ampio pubblico 7. Motti, fumetti e simboli 8. Bandierine, manifesti e cartelli 9. Volanti, opuscoli e libri 10. Giornali ed altre pubblicazioni 11. Dischi, radio e televisione 12. Sacra scrittura nel cielo e nella terra Rappresentazioni del gruppo 13. Delegazioni 14. Burlesque di Premiaciones 15. Incitamento del gruppo 16. Piqueteo 17. Elezioni Burlesque Atti simbolici testimoniati dal pubblico di notaio 18. Spiegamento simbolico delle bandierine e dei colori 19. Per utilizzare i simboli nel dress/to vestire gli abbigliamenti simbolici 20. Orazione e culto 21. Consegna degli oggetti simbolici 22. Per svestirsi in pubblico 23. Distruzione del possedere le proprietà 24. Luci simboliche 25. Mostra delle immagini 26. La pittura gradice la protesta 27. Nuove insegne e nomi 28. Suoni simbolici 29. Reclami simbolici 30. Gesti grezzi Pressione sugli individui 31. Fastidio ai funzionari 32. Mofa dei funzionari 33. Fraternizzazione 34. Vigilanze Dramma e musica 35. Satira e ridicolo 36. Teatro ed interpretazioni musicali 37. Canzone Processi 38. Marzo 39. Parate 40. Processi religioso 41. Peregrinazioni 42. Parata dei veicoli Tributo ai morti 43. Duello politico 44. Funerali Burlesque 45. Funerale-Manifestazione 46. Tributi in tombe/cimiteri Assemblee pubbliche 47. Montaggi della protesta o del supporto 48. Riunioni della protesta 49. Riunioni celate della protesta 50. Per prendere un posto using esso per insegnare a La separazione e si dimette 51. Per lasciare un posto (per andare via camminare) 52. Per mantenere silenzio 53. Per dimettersi ad un premio 54. Per restituire la parte posteriore

Metodi di Non Cooperazione Sociale

Ostracismo della gente

55. Boicottaggio sociale 56. Boicottaggio sociale selettivo 57. Non-azione al Lisistrata 58. Excommunication 59. Procedura sommaria La Non cooperazione negli eventi sociali, abitudini e istituzioni 60. Sospensione del social o delle attività di sport 61. Boicottaggio agli eventi sociali 62. Colpo dell'allievo 63. Disobbedienza sociale 64. Per ritirarsi delle istituzioni sociali Per ritirarsi del sistema sociale 65. Per rimanere in casa 66. Non cooperazione personale (completa) 67. Abbandono da parte degli operai 68. Santuario 69. Scomparsa collettiva 70. Protesta di emigrazione (hijrat)

Metodi di Non Cooperazione Economica

Boicottaggio Economico

Azione dei consumatori


71. Boicottaggio dai consumatori
72. Non consumo delle merci boicottate
73. Politica di austerità
74. Ritegno degli affitti
75. Per rifiutare di pagare l'affitto
76. Boicottaggio nazionale dei consumatori
77. Boicottaggio internazionale dei consumatori

Azione degli operai e dei produttori
78. Boicottaggio degli operai
79. Boicottaggio dei produttori

Azione intermedia
80. Boicottaggio del fornitore e di chi transita con quelle merci

Azione dei proprietari e dei coordinatori
81. Boicottaggio dei rivenditori
82. Per rifiutare di lasciare o vendere la relativa proprietà
83. Chiusura di sorveglianza (bloccaggio)
84. Per rifiutare di ricevere sussidio industriale
85. “Sciopero generale„ dei rivenditori

Azione dei proprietari dei mezzi finanziari
86. Per ritirarsi i depositi della banca
87. Per rifiutare di pagare i Stipendi, i debiti e le ripartizioni
88. Per rifiutare di pagarlo i debiti o interessare
89. Alle parti inferiori ed agli accreditamenti della disposizione
90. Per rifiutare di pagare le tasse
91. Per rifiutare di accettare soldi del governo

Azione da parte dei governi
92. Embargo domestico
93. Lista nera dei rivenditori
94. Embargo dei commessi internazionali
95. Embargo dei compratori
96. Embargo del commercio internazionale



Metodi di Non Cooperazione Economica

Colpo

Colpi simbolici


97. Colpo di protesta
98. Abbandono veloce del lavoro (in ozi del lampo)

Colpo agricolo
99. Colpo dei coltivatori
100. Colpo degli operai agricoli

Colpo dei gruppi speciali
101. Colpo dei lavoratori di giorno reclutati
102. Colpo dei prigionieri
103. Colpo degli artigiani
104. Colpo dei professionisti

Colpi industriali ordinari
105. Colpo di un'istituzione
106. Colpo di industria
107. Colpo di compassione

Colpi limitati
108. Colpo di alcuni degli operai allo stesso tempo
109. Colpo degli operai in una singola pianta a tempo definito
110. Colpo delle mani cadute
111. Colpo del collegamento rigoroso alla regolazione
112. Per segnalarsi “ill„
113. Colpo dalla rassegnazione
114. Colpo limitato
115. Colpo selettivo

Colpi di parecchie industrie
116. Colpo generalizzato
117. Sciopero generale

Combinazione di colpo con il Chiusura economico
118. Hartal (disoccupazione collettiva)
119. Chiusura economico

Metodi di Non Cooperazione Politica





Rifiuto dell’autorità


120. Per negare o ritirarsi obbedienza
121. Per rifiutare di sostenere pubblico
122. Letteratura e discorsi che supplicano per la resistenza

Non cooperazione dei cittadini con il governo
123. Boicottaggio dei corpi legislativi
124. Boicottaggio delle elezioni
125. Boicottaggio dei funzionari e degli impiegati del governo
126. Boicottaggio dei reparti, delle agenzie e di altri uffici di governo
127. Per ritirarsi delle istituzioni educative del governo
128. Boicottaggio delle organizzazioni dipendenti del governo
129. Per rifiutare di aiutare gli agenti di coercizione del governo
130. Ai segnali ed agli indicatori liberi del relativo posto
131. Per rifiutare di accettare ai funzionari indicati
132. Per rifiutare di dissolvere le istituzioni attuali

Alternative ad obbedienza dai cittadini
133. Adempimento lento e riluttante
134. Disobbedienza quando ci è nessun un controllo diretto
135. Disobbedienza popolare
136. Disobbedienza celata
137. In un'assemblea o in una riunione, rifiutare di disperdere
138. Per occupare un posto che si siede
139. Non cooperazione con reclutamento o la deportazione
140. Nascondino, fuoriuscire, usare le identificazioni false
141. Disubbidienza civile alle leggi “illegali„

Azione del personale del governo
a 142.Negar in se selettivamente alla partecipazione dai sussidi governativi
143. Blocco delle linee di controllo o di informazioni
144. Per cercare evasivo ed ostruire
145. Non cooperazione amministrativo generale
146. Non cooperazione giudiziario
147. Inefficienza intenzionale e Non cooperazione selettivo dalla parte
degli agenti di coercizione
148. Ribellione

Azione governativa nazionale
149. Evasioni e ritardi quasi legali
150. Non cooperazione da parte delle unità governative
costituente

Azione governativa internazionale
151. Cambiamenti nella rappresentazione diplomatica ed in altre
152. Ritardo ed annullamento degli eventi diplomatici
153. Ritegno di riconoscimento diplomatico
154. Per rompere i rapporti diplomatici
155. Per ritirarsi delle organizzazioni internazionali
156. Per rifiutare di appartenere alle organizzazioni internazionali
157. Espulsione delle organizzazioni internazionali

Metodi di Intervento Non Violento

Intervento psicologico


158. Per rimanere all'aperto 159. Digiuno) a Pressione morale del digiuno ) b Colpo di fame ) c Digiuno del satiagraha 160. Giudizio l'altro senso intorno 161. Non violento di fastidio Intervento fisico 162. Per entrare e sedersi 163. Per entrare e rimanere levandosi in piedi in su 164. Per entrare ha montato 165. Per mettere per agitarsi 166. Per mettere colpire o spinta 167. Per entrare in dire 168. Non violenta di incursione 169. Non violenta di colpo di aria 170. Non violenta di invasione 171. Non violenta di intervento o di inserzione 172. Non violenta di ostruzione 173. Non violenta di occupazione Intervento sociale 174. Per stabilire i nuovi proprietari sociali 175. Per sovraccaricare le facilità 176. Per intraprendere scopo completare un procedimento 177. Per entrare e parlare 178. Teatro della guerriglia 179. Istituzioni sociali alternative 180. Sistema alternativo delle comunicazioni Intervento economico 181. Colpire l'altro senso intorno 182. Colpire per rimanere nel luogo 183. Non violenta di occupazione di terra 184. Per sfidare i recinti, le griglie, ecc. 185. La falsificazione ha motivato politicamente 186. A parte il funzionamento commerciale 187. Appropriazione delle parti inferiori 188. Per causare uno si abbassa o economico caduto 189. L'auspici selettivo 190. Mercato alternativo 191. Sistema alternativo di trasporto 192. Istituzioni economiche alternative Intervento politico 193. Per sovraccaricare il sistema amministrativo 194. Per rivelare l'identità degli agenti segreti 195. Per cercare imprigionamento 196. Disubbidienza civile “„ delle leggi neutre 197. Per seguire nel lavoro ma senza collaborare 198. La sovranità doppia e governo parallelo

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