Al centro di questo libro, come è scritto nel risvolto di copertina, è posta la nozione di “civiltà occidentale”, la quale è da tempo immemore oggetto di analisi e dibattiti, acquisendo un peso ‘culturale’ sempre maggiore. Tale nozione è sottoposta, nel libro, ad una lunga disamina di carattere storico e filosofico nella quale Marino Badiale e Massimo Bontempelli fanno sfoggio di vasta erudizione citando decine e decine di volumi, dai classici greci alle più recenti opere di storici e filosofi. I due autori, che già hanno firmato insieme l’interessante saggio politico “La Sinistra Rivelata”, in questo nuovo lavoro si concentrano invece sulla “civiltà occidentale” cercando di darne una definizione da un punto di vista storico e filosofico e illustrando il loro punto di vista. La tesi di fondo del saggio, che viene illustrata già nell’introduzione, è che tale nozione pur se contiene elementi di sfuggevolezza e ambiguità incarna anche un grande anelito ‘ideale’ ed escatologico unito ad una forza propulsiva sconosciuta a tutte le altre forme di civiltà apparse sulla Terra. Tale forma di ‘civiltà’, tuttavia, oggi appare in un drammatico e forse irreversibile declino e tale declino è causato da fattori interni all’Occidente stesso.