Siamo in grado di produrre cibo per tutti gli abitanti della Terra e di distribuirlo con equità? È possibile convertire il settore agroalimentare in chiave sostenibile così da salvaguardare l’ambiente e risparmiare risorse? Quali sono le buone regole per uno stile alimentare sostenibile che mantenga a lungo la salute delle persone? Nelle grandi tradizioni culinarie è possibile riscoprire gli ingredienti indispensabili a un mangiare sano, equo e conviviale?I paradossi del sistema alimentare globale, il valore culturale del cibo, i trend della produzione e del consumo, gli effetti sulla salute e sull’ambiente sono tra i temi di Eating Planet 2012, il primo report globale su cibo e nutrizione realizzato dal Barilla Center for Food & Nutrition con la collaborazione del Worldwatch Institute. L’analisi dei problemi e la discussione delle possibili soluzioni sono arricchite dal contributo di esperti e personalità di grande prestigio: Tony Allan, Ellen Gustafson, Michael Heasman, Hans Herren, Alex Kalache, Mario Monti, Aviva Must, Joaquín Navarro-Valls, Marion Nestle, Raj Patel, Shimon Peres, Carlo Petrini, Paul Roberts, Vandana Shiva, Ricardo Uauy.

Eating Planet 2012: un libro su cui riflettere

Aprile 2012 – Il futuro della nutrizione tra le sfide e i paradossi insostenibili del pianeta: Eating Planet 2012 è il primo libro del Barilla Center for Food and nutrition, in collaborazione con il World Watch Institute, Edizioni Ambiente, con interventi di Mario Monti, Vandana Shiva, Raj Patel, Carlo Petrini, Shimon Peres.

Il sistema alimentare globale deve essere ripensato radicalmente: questo il tema al centro di Eating Planet 2012, disponibile in libreria dal 26 aprile e in formato ebook dal 22 sul sito del CFMT. I principali paradossi che affliggono il pianeta oggi, infatti, ruotano attorno al tema del cibo, spesso in maniera diretta: oltre un miliardo di individui sulla terra sono colpiti da obesità o sovrappeso. Questo non soltanto nei Paesi occidentali ma in maniera sempre più estesa e preoccupante anche in quelli in via di sviluppo. Convivono allo stesso tempo sul Pianeta un numero equivalente di individui (925 milioni) che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari e con un numero ancor maggiore di persone (1,4 miliardi) che vive con meno di 1,25 dollari al giorno.

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Da dove arriva il 50% di gas serra

Già oggi il sistema alimentare globale sarebbe in grado di fornire cibo sufficiente a tutti gli esseri umani presenti sul pianeta. Tuttavia, un terzo dell’intera produzione alimentare globale viene utilizzato per nutrire i circa tre miliardi di animali da allevamento; un’attività che nel corrente sistema contribuisce in maniera significativa ai fenomeni di cambiamento climatico: si stima infatti che questa attività sia responsabile di almeno il 50% delle emissioni agricole di gas serra.

Le distorsioni dell’attuale sistema di sviluppo economico si fanno ancora più evidenti in un’altra forma di utilizzo improprio delle risorse del pianeta Terra: l’utilizzo di considerevoli parti dei terreni agricoli e dei raccolti globali per la produzione di biocarburanti. Negli Stati Uniti, l’economia più grande del pianeta, nel 2011 il 45% del mais raccolto è stato destinato alla produzione di biofuel. Questa forma di concorrenza tra cibo e carburante, ancorché più sostenibile dal punto di vista delle emissioni di gas serra se paragonato ai tradizionali benzina e diesel, non è tuttavia accettabile considerando che milioni di persone potrebbero nutrirsi con quelle quantità di cibo.

Testimonianze preziose

Partendo da queste contraddizioni, responsabili di insostenibili disuguaglianze su scala globale, il Barilla Center for Food and Nutrition presenta Eating Planet 2012: in occasione della Giornata Mondiale della Terra, il 22 aprile, sarà possibile scaricare Eating Planet 2012 gratuitamente e in anteprima sui maggiori siti di ecommerce e sul sito www.barillacfn.com. Il libro ha come pubblico di riferimento un’ampia fascia di lettori, e si rivolge alla società civile con l’obiettivo di diffondere conoscenza e consapevolezza, generando un dibattito attorno ai temi dell’alimentazione e della nutrizione. Eating Planet 2012 è il primo di una serie di appuntamenti annuali del BCFN, e raccoglie i contributi dei massimi esperti internazionali sui temi dell’alimentazione, tra cui Mario Monti, Vandana Shiva, Raj Patel, Carlo Petrini, Shimon Peres suddivisi secondo le quattro macro aree oggetto di studio del Barilla Center: Food for all, che affronta il tema dell’accesso al cibo e della malnutrizione, stimolando la riflessione su un ripensamento del sistema agroalimentare su scala globale; Food for Sustainable Growth, che approfondisce gli aspetti legati alla sostenibilità della filiera agroalimentare, alla ricerca di una costante riduzione degli impatti negativi delle attività ad essa collegate sull’ambiente; Food for Health, che studia il rapporto tra l’alimentazione e la salute; Food for Culture, che indaga invece la profonda relazione tra l’uomo e il cibo, approfondendone le implicazioni sociologiche e culturali.