La resistenza appare come uno degli arcipelaghi meno conosciuti nell'oceano della seconda guerra mondiale. Gran parte della letteratura sul tema e' costituita da contributi epici, commemorativi, per non dire agiografici.
L'originalita' del libro di Sémelin risiede nel fatto che egli propone un diverso approccio alla resistenza europea, in quanto privilegia quella che chiama la resistenza civile. La definizione che ne da merita di essere ponderata: -Ho cercato un concetto piu' neutro e piu' adatto di quello di azione nonviolenta, a cui e' preferibile ricorrere soltanto quando esiste un rigerimento esplicito ad una filosofia o ad una strategia nonviolenta. Ho allora suggerito quello di resistenza civile, definita come il processo spontaneo di lotta della societa' civile con mezzi non armati, sia attraverso la mobilitazione delle sue principali istituzioni, sia attraverso la mobilitazione delle sue popolazioni, oppure grazie all'azione di entrambi gli elementi.

Istituto di studi politici (Parigi)
Jean Pierre AZEMA