Alla luce di queste riflessioni il libro si propone di indagare esperienze e processi di riconciliazione, a partire dai macroconflitti per giungere a quelli sociali e personali.
Una riconciliazione è vera se avviene su base di verità e di giustizia. Una semplice pace non è detto che sia riconciliazione; può essere soltanto una trasizione che spartisce vantaggi e svantaggi, per la riduzione del danno, certamente apprezzabile; oppure può essere l'imposizione della volontà del vincitore al vinto, quindi un atto violento, che sancisce la disparità delle forze. Così sono per lo più le "paci" registrate nella storia, con cui si conclude un conflitto violento, una guerra. L'idea stessa di riconciliazione contiene una speranza, il recupero di una conciliazione che c'è stata e si è incrinata, o perduta. Una vera riconciliazione è un orizzonte grande, è la ri-umanizzazione reciproca, negata nel rapporto di ostilità. Una vera riconciliazione implica il perdono, cioè il consapevole superamento dell'ostilità, dell'odio, dei sentimenti distruttivi, delle immagini negative.