Tratto da:
Dalla Testa ai Piedi

Introduzione di Ignazio Pansini

È facile, nel momento in cui il bagliore del giorno sembra dissolversi dinanzi all’irrompere delle tenebre, perdere l’orientamento e non riuscire più a individuare quei solchi lungo i quali poter cogliere segni di speranza, schegge di futuro, fragranze nuove di mondi annunciati.
Ma non tutti si lasciano facilmente sovrastare da pensieri di morte.
Seppure circondato da spesse e oscure nubi che annunciano calamità, il profeta, attento a cogliere anche i segni meno vistosi, è capace di scorgere spiragli luminosi che lasciano trasparire giorni traboccanti di vita.
Una non comune capacità profetica ha caratterizzato il messaggio annunciato e testimoniato dal vescovo don Tonino.
Questo libro vuole offrire al lettore alcuni tracciati che lasciano pregustare una non impossibile riconciliazione con la vita da parte di chi avverte su di sé il peso della morte o si è lasciato sedurre dal fascino dei suoi mercanti. Nel contempo permette di individuare, accanto a fattibili percorsi di liberazione, le modalità più idonee per far spazio ad un futuro di gioia.
Perché, nonostante le apparenze, gli argini entro i quali fluiscono e si diramano le sofferenze dell’uomo sono delimitati: vanno da mezzogiorno alle tre del pomeriggio.
Poi ci sarà per tutti una mano capace di asciugare le lacrime e di lenire con aromi le ferite sanguinanti. Ci sarà pure per ciascuno un piede saldo che non vacillerà sotto il peso di un corpo sollevato dopo ripetute cadute. E se un grido si udrà, non sarà il rantolo di un respiro finale ma il vagito di una nuova creatura.
Questo libro raccoglie quelle indicazioni seguendo le quali è possibile fare del proprio cammino un itinerario di risurrezione.
E vengono indicati pure i mezzi e i modi per far riversare sul mondo quei frutti capaci di far pregustare il mondo nuovo.
Se su tutti potrà addensarsi il buio delle tenebre, è certo che su ciascuno “tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga”.

top