L'idea di una Carta per la libertà di stampa è nata nel 2007 durante una riunione fra la commissaria Reding, Hans-Ulrich Jörges e altri caporedattori di vari giornali europei ( IP/07/713). Dal 2005 si tengono annualmente dialoghi ad alto livello fra i rappresentanti della carta stampata e la Commissione su una serie di argomenti diversi (cfr. anche IP/05/1164, IP/06/1445 e IP/08/1091), organizzati dalla task force per i media della Commissione, incaricata di analizzare tutto il materiale prodotto dalla Commissione per assicurare che le sue iniziative non danneggino intenzionalmente la libertà editoriale o commerciale della stampa. La Carta per la libertà di stampa è il risultato concreto delle discussioni fruttuose fra i vari mezzi di informazione e la Commissione europea

09/06/2009
La Commissione accoglie con soddisfazione la nuova Carta europea per la libertà di stampa


Il 25 maggio 48 giornalisti europei di 19 paesi hanno firmato la Carta europea per la libertà di stampa intesa a proteggere la stampa dalle interferenze dei governi e assicurare l'accesso dei giornalisti alle fonti di informazione. Oggi il documento, che definisce i valori fondamentali che le autorità pubbliche dovrebbero rispettare nei rapporti con i giornalisti, è stato presentato e consegnato da Hans-Ulrich Jörges caporedattore della rivista tedesca Stern e promotore della Carta, alla commissaria Viviane Reding che ha accolto con soddisfazione l'adozione di questa prima Carta europea per la libertà di stampa da parte dei giornalisti.

"La Carta per la libertà di stampa - un'iniziativa della comunità dei giornalisti europei – riafferma con decisione alcuni valori fondamentali, quali il pluralismo dei mezzi di informazione e la libertà di espressione e di informazione, su cui si basano le tradizioni democratiche dell'Europa e che sono consacrati nei testi giuridici fondamentali. Inoltre ricorda che, per promuovere una vera libertà di stampa, le autorità pubbliche devono svolgere un ruolo preciso: devono essere pronte a proteggere la libertà di espressione e a favorirne lo sviluppo", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria responsabile della società dell'informazione e dei media. "La Carta rappresenta quindi un importante passo avanti per rafforzare questi valori e diritti fondamentali, che i giornalisti possono invocare nei confronti dei governi o delle autorità pubbliche quando vedono la libertà del loro lavoro minacciata in modo ingiustificato".

Hans-Ulrich Jörges, caporedattore della rivista tedesca Stern e promotore della Carta, ha aggiunto: "Siamo molto grati a Viviane Reding per aver garantito fin dall'inizio il suo sostegno incondizionato all'idea di una Carta europea per la libertà. Crediamo pertanto che la Commissione europea sarà la prima a rispettare questa Carta e a contribuire attivamente a farla rispettare in tutta l'Europa. Inoltre auspichiamo che il riconoscimento della Carta diventi un requisito nell'ambito dei negoziati per l'allargamento con i paesi candidati all'adesione all'UE. L'obiettivo principale della Carta è avere un'Europa unita anche nel settore del giornalismo e offrire a tutti i colleghi la possibilità di invocarne i principi in caso di violazioni della libertà di stampa".

I dieci articoli della Carta delineano i principi fondamentali che i governi devono rispettare nei rapporti con i giornalisti, fra cui il divieto della censura, la libertà di accesso alle fonti di informazione nazionali e straniere e la libertà di ottenere e diffondere le informazioni. La Carta sottolinea inoltre la protezione dei giornalisti dai tentativi di vigilanza e auspica un sistema giudiziario efficace per tutelare i diritti dei giornalisti (la versione italiana non ufficiale della Carta è riportata in allegato). Finora la Carta, che può essere consultata online e firmata dai giornalisti interessati, è disponibile in otto lingue (croato, danese, francese, inglese, polacco, rumeno, russo e tedesco).




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