XI INCONTRO DELLA RETE CORPI CIVILI DI PACE
26 - 06 - 2005
Luogo della riunione: BOLOGNA
II INCONTRO DELLA SEGRETERIA IPRI

BOLOGNA 26/06/05-verbale n.2 segreteria IPRI e assemblea Rete ccp
* Associazioni e persone presenti:
* I.P.R.I. - Nanni Salio-Alberto L’Abate
* Berretti Bianchi - Silvano Tartarini; Fabiana Bruschi,
* Loc-OSM-Casa pace MI - Massimo Aliprandini
* Pax Christi-Tavernuzze-Giorgio Gatta
* Angelo Cavgna-Gavsci
* A.L.O.N.-Giorgio Gatta (delegato)
* G.A.V.C.I. BO-P. Angelo Cavagna
* Rete Lilliput nodo Bo - Mariacarla Biavati

* Movimento nonviolento – Mao Valpiana
* Lorena Vandelli
* Associazioni assenti giustificate:
* P.B.I. - Pasquale Dioguardi
* M.I.R.


* Associazioni assenti non giustificate:
* Associazione per la pace
* C.S.D.C
* Società Italiana di Scienze Psicosociali per la pace
* Operazione Colomba/Associazione Papa Giovanni XXIII
* Servizio Civile internazionale

Si inizia la riunione che sono le ore 11,00 con la decisione del seg. O.d.g.:
1) approvazione del verbale precedente
2) Progetto DPN dell’IPRI
3) Verifica delle commissioni e organizzativa
4) Riflessioni sul che fare dopo la presentazione della legge sui congedi
5) Proposta L’Abate rispetto alla Convenzione Europea
6) Lettera sul 2 giugno
7) Riflessioni sulla presentazione della legge sul Servizio Civile obbligatorio
8) Corsi regionali per operatori di pace
9) Varie ed eventuali

e la nomina a Presidente della riunione di Massimo Aliprandini e a segretario di Silvano Tartarini

1) Si approva il verbale precedente

2) Sul progetto DPN si rileva che esiste ad oggi una azione su vari piani:
-Ricerca
-Formazione
-sperimentazione
-azione verso le istituzioni
-azione verso i movimenti di base
Al di là della definizione di DPN si ritiene che si deve tendere:
- a un cambiamento del sistema di difesa degli stati per uscire dal sistema guerra.
- La DPN non si esaurisce certo nel servizio civile, come da qualche parte si sembra pensare.
- a un cambiamento di produzione e consumo dei beni materiali,
- alla DPN deve partecipare in prospettiva la maggioranza della popolazione
E’ necessario che su questo si realizzi un vero movimento di base perché la DPN deve lavorare per la trasformazione nonviolenta dei conflitti
sia con interventi sul nostro territorio (GAN) sia con interventi all’estero (CCP).
Il percorso di DPN non deve contrapporsi ma tenere presente che esistono diversi percorsi per la pace.
Si ritiene che la DPN sia il percorso più efficace perché modifica il modello di difesa, anche se siamo coscienti che questo non tutti ancora lo capiscono.
Per questa ragione si lavorerà a mettere insieme qualcosa di utile su quanto esiste ad oggi in letteratura sul tema.
Si decide di far girare due documenti, uno breve divulgativo e uno più ampio per l’approfondimento.
Nanni farà avere a Tartarini i testi per farli girare come base di approfondimento.

Si dà notizia di alcuni convegni sulla DPN:
a) 1-4 settembre 2005 Sant’Anna Stazzema-Campo di educazione alla pace sulla DPN ( gruppo Jagestatter-Pisa)
b) 4-6 novembre 2005 BERTINORO (FC-Forlì-Cesena)-Corso formazione per c.c.p. ( ass. ALON)
c) 18-20 novembre 2005 San Remo- Convegno all’interno del decennio dell’educazione alla pace
d) 3-4 dicembre 2005 Torino- Convegno sulla mediazione internazionale sui conflitti armati (Centro Sereno Regis)
e) ottobre 2005 Bologna ( la data è da definire)- Convegno sulla DPN proposto dalla LOC e che viene organizzato unitariamente alla LOC dalla’IPRI-Rete ccp.

2) Analizzati i rapporti tra Rete ccp e IPRI e prese in considerazione varie sollecitazioni pervenute, si propone, cambiando la precedente decisione, che la Rete ccp e l’IPRI siano un unico organismo simbiotico e siano unitariamente rappresentati da una sola segreteria e da un solo tesoriere.
Data l’importanza della decisione, questa sarà presa nel corso della prossima riunione e si invitano da subito a pronunciarsi su questo tutte le associazione facenti parte dell’IPRI e della Rete ccp
.

La segreteria IPRI-Rete ccp è attualmente composta da:
1 Alberto L’Abate (presidente),
2 Nanni Salio, (primo segretario)
3 Davide Berruti
4 Rocco Altieri
5 Silvano Tartarini
6 Massimo Aliprandini
7 Maria Carla Biavati

Si decide di chiedere di entrare in segreteria a un rappresentante dell’Operazione Colomba e si da mandato a Tartarici di provvedere in tal senso.
Per la tesoreria, sempre Tartarini si incaricherà di chiedere di continuare ad assumerla, nella nuova veste di tesoriere di IPRI-Rete ccp, a Raffaele Barbiero.

Si decide di scrivere una lettera al Comitato DPN per conoscere le procedure di presentazione dei progetti e avere notizie di quelli già presentati e se ne dà incarico a Nanni Salio.

3) Sul punto 4 si decide di licenziare le modifiche da apportare al progetto di legge sui congedi per partecipare ai corpi civili di pace e il nuovo testo sarà depositato a breve in Parlamento.
Si chiede a Mao Valpiana di far circolare il testo definitivo.
Si decide di fare un convegno sulla DPN NEL MESE DI OTTOBRE a Bologna in collaborazione con LOC-OSM, all’interno del quale si coglierà l’occasione per un momento
divulgativo sulla proposta di legge sui congedi.

5) L’Abate presenta una proposta di referendum specifico sugli articoli riguardanti il tema della pace all’interno della Convenzione Europea. La riflessione su questo tema viene rimandata a un successivo
approfondimento.

6) Lettera sul 2 giugno. Si decide sul testo della lettera ( vedi allegato a fine verbale) da inviare ai corpi civili di pace. Tartarini invierà la lettera alla Presidenza della Repubblica.

7) Sulla proposta di legge sul servizio civile obbligatorio da 18 a 26 anni, presentata di recente da alcuni parlamentari della sinistra ( primo firmatario Realacci), SI ESPRIME DISAPPROVAZIONE riguardo all’obbligatorietà e si propone invece di ampliare il finanziamento del servizio civile volontario fino alla cifra di 1.800,000.000 previsto come spesa dal progetto legge Realacci in modo di poter ampliare il servizio civile volontario che non può svilupparsi per mancanza di fondi.

8) Sui corsi regionali per operatori di pace si propone alle associazioni che si occupano di formazione, di informarsi riguardo a quali progetti di peacekeeping siano stati o meno avviati nella loro regione per sollecitarne, eventualmente, l’avvio con particolare attenzione rispetto alla DPN-CCP.

Non essendoci altri argomenti da discutere, si chiudono i lavori che sono le ore 18,05.


Prossima riunione Bologna 25 settembre 2005- saletta ferrovieri ore 11-18.


Il Presidente Il segretario
Massimo Aliprandini Silvano Tartarini

N. 1 allegato: lettera alla Presidenza della Repubblica

Istituto italiano di ricerche per la pace Segreteria Rete ccp-segreteria@reteccp.org
Via Garibaldi 13-10122 Torino . tel. 335-7660623
Tel 011532824-Fax 0115158000- regis@arpnet.it

LETTERA APERTA
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CARLO AZEGLIO CIAMPI


Il 2 giugno di questo anno la ricorrenza della nascita della Repubblica Italiana è stata festeggiata, con la Sua attiva partecipazione, con una sfilata delle Forse Armate.
Come organizzazioni che si occupano, da anni, di difesa nonarmata e nonviolenta, di prevenzione dei conflitti armati e della loro risoluzione con mezzi pacifici e nonviolenti ci è molto dispiaciuto che sia stato scelto di ricorrere a questo tipo di festeggiamento.
Infatti, secondo la nostra Costituzione, la Repubblica Italiana non è fondata sulle “Forze Armate”, ma sul “lavoro” (art.1 ) e sulla “Pace” (art. 11). Per questo avremmo preferito che a sfilare fossero le forze del lavoro e le organizzazioni della società civile che si adoperano a dar vita ad una Italia di Pace, di solidarietà, e di apertura verso un mondo che sta diventando sempre più “uno”.
Ma ci è dispiaciuto ancora di più sapere che le due volontarie del servizio civile che hanno avuto il coraggio di esporre, durante la manifestazione, la bandiera arcobaleno della pace, siano state addirittura sconfessate e considerate “maleducate” dall’Ufficio Nazionale del Servizio Civile, che avrebbe dovuto, al contrario, difendere e validare il loro gesto. L’U.N.S.C è nato infatti per portare avanti un servizio civile, prima come alternativa a quello militare (con gli obiettori di coscienza), ora come lavoro di solidarietà sociale che ha anche il compito, riconosciuto da una recente sentenza della Corte Costituzionale ( 228/2004 del 16-07-04), di “difesa civile nonarmata e nonviolenta” (art.1 del documento di costituzione del Comitato di consulenza per la Difesa Civile Non Armata e NonViolenta –CDCNANV-) del nostro paese.
Per questo, in ottemperanza ai dettati della nostra Costituzione, siamo solidali con le due ragazze “rimproverate ufficialmente”e ci auguriamo che nei prossimi anni la nascita della nostra Repubblica non sia festeggiata con una parata delle forze armate (come avviene già, con maggiori, anche se discutibili, motivazioni, il 4 Novembre) ma di tutto il mondo del lavoro e di tutte le organizzazioni della società civile, che, operano, giorno per giorno, per la costruzione di una società, quella italiana, aperta, civile, solidale e pacifica.
Egregio Signor Presidente, abbiamo molto apprezzato la Sua difesa della laicità dello Stato, ribadita anche recentemente nell’incontro con il Pontefice della Chiesa Cattolica, ma vorremmo che si facesse garante anche della difesa della “pacificità” del nostro Stato di fronte alle pretese dei militari di essere gli unici difensori della pace.
Nel contempo stigmatizziamo la Sua proposta di abolizione dell’embargo alla vendita di armi ad un paese “dittatoriale” come la Cina espressa nel suo ultimo viaggio a Pechino con il Ministro degli Esteri.
E’ infatti sempre più chiaro che la guerra, invece che risolvere i conflitti armati li alimenta, la nonviolenza, al contrario, con il progetto costruttivo che ad essa è strettamente collegato, è lo strumento più valido come ha dimostrato nel crollo dell’apartheid in Sud Africa, e delle dittature fasciste nelle Filippine e quelle comuniste nell’Europa dell’Est, per dar vita a società più pacifiche e democratiche.
La pace non la si difende infatti con le armi, come la cultura militarista ancora dominante cerca di far credere, ma dando vita ad una società più giusta, più umana, più aperta i problemi del mondo (vedi fame e malattie come l’Aids), più preparata a prevedere e prevenire i conflitti armati, ed a risolverli con gli strumenti della nonviolenza, di cui tutti parlano, ma che pochi praticano.
Nella speranza che questa lettera possa servire per lo meno a far capire che è necessario cominciare a pensare ad altre strade, oltre,e per noi anche invece, di quelle militari, per lottare per la pace, Le inviamo i nostri più fervidi auguri per la continuazione del Suo lavoro.


Per le Segreterie congiunte dell’IPRI e dei Corpi Civili di Pace

Alberto L’Abate

Maria Carla Biavati

Giovanni Salio

Silvano Tartarini


Torino 29 giugno 2005

Associazioni aderenti a I.P.R.I.- Rete ccp:

Associazione per la Pace, Ass. Locale Obiezione e Nonviolenza
Berretti Bianchi Onlus, Casa Pace- Milano, Centro Studi Difesa Civile, Centro Studi Sereno Regis , G.A.V.C.I.,Lega Obiettori di Coscienza, Movimento Internazionale della Riconciliazione, Movimento Nonviolento Operazione Colomba-Associazione Papa Giovanni XXIII,Pax Christi (Tavernuzze), Peace Brigade International ( PBI-Italia),
Rete Lilliput - Nodo di Bologna, Servizio Civile Internazionale, Società Italiana di Scienze Psicosociali per la pace,

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