Verbale di Consiglio Direttivo dell'Associazione di Promozione Sociale “IPRI-Rete CCP”: Firenze, 10 gennaio 2016


Il Consiglio Direttivo di IPRI - Rete CCP (Istituto di Ricerca per la Pace - Rete Corpi Civili di Pace) si è svolto a Firenze, presso il Centro Evangelico di Solidarietà (Via Manzoni, 21), domenica 10 gennaio 2016, dalle 11.00 alle 16.00, come da convocazione del 1° Gennaio u.s., alla presenza dei Consiglieri: Alberto L'Abate (presidente onorario), Gianni d'Elia, Alessandro Capuzzo, Gianmarco Pisa e, in delega a Silvano Caveggion, Francesco Ambrosi, nonché, come osservatrici,  alcune attiviste fiorentine del CSDC, sulla base dei seguenti argomenti in ODG:

 

1) proposta di un documento, a cura del nodo CCP di Vicenza e “SiAmo Vicenza”, di convenzione fra operatori, associazioni, cooperative, enti locali e prefetture, per l'inclusione dei rifugiati attraverso la scuola;

2) proposta di implementazione di un progetto di Servizio Civile di Pace, con IPSIA, in Kosovo, nel distretto di Prizren, nell'ambito del bando sperimentale riferito alle azioni nongovernative di pace nel Servizio Civile;

3) proposta di estendere e di adattare il progetto  di inclusione dei rifugiati attraverso le scuole (Vicenza) anche in altre città italiane, tra cui, in particolare, Palermo e Trieste, e, in prospettiva, nel quadro del Servizio Civile stesso;

4) proposte operative in merito alla partecipazione dei formatori di IPRI - Rete CCP ai centri di formazione per la pace e la nonviolenza (nonviolenza attiva) (Monteleone; Ghilarza ,Comiso (Verde Vigna); Vicenza; Montesole...);

5) valutazione a consuntivo dei progetti realizzati in Kosovo, rimborso dell'anticipo offerto ai fini dell'avvio dell'implementazione dei progetti per i CCP, e stato di cassa dell'associazione; nuove ipotesi di progettazione;

6) riflessione sul ruolo, la composizione e la consistenza come rete della associazione IPRI - Rete CCP anche nella prospettiva, emersa all'ultima riunione ICP, di convergenza tra il Tavolo ICP e la Rete Disarmo (RID);

7) varie ed eventuali.

 

Verificata la regolarità della convocazione e la presenza del numero legale del Consiglio, accolta la proposta di Alberto L'Abate di avviare il confronto a partire dalle comunicazioni e proseguire con l'approfondimento degli argomenti presenti all'ordine del giorno, si dà inizio alla discussione tra tutti/tutte i/le partecipanti.

Come comunicazione L'Abate racconta di essere stato a Comiso, nei mesi passati, due volte (grazie ad aerei a basso costo che utilizzano  l' aeroporto dove prima erano ospitati i missili) e di aver raccolto la richiesta dei pacifisti della zona, molti dei quali anche multiproprietari della Verde Vigna, di esseri aiutati nella lotta contro la militarizzazione della loro isola (che prosegue  anche con i MUOS - apparecchiature per la guida dei droni, aerei senza piloti, le armi del futuro). Per questo i pacifisti locali ritengono opportuno che la Verde Vigna, unico dei campi per la pace organizzati per resistere contro i missili ancora esistente, sia mantenuto in vita e trasformato in un Centro di Documentazione e Formazione per la Nonviolenza (intesa sia come lotta contro il militarismo, sia come progetto costruttivo per uno sviluppo eco-compatibile). Questo terreno, con un garage parzialmente trasformato in abitazione, è stato acquistato sia con fondi delle campagne di obiezione alle spese militari (OSM,1982-1983), sia da una campagna per l'acquisto  di un metro quadro, cui hanno aderito all'incirca 1000 persone, campagna  promossa da alcune associazioni storiche della nonviolenza (Movimento Nonviowento -MN-  e Movimento Internazionale per la Riconciliazione -MIR-), e dal Campo Internazionale per la Pace costituitosi a Comiso stesso. Per appoggiare questa richiesta L'Abate, con l'aiuto di un piccolo fondo delle donne della  Ragnatela, ha raccolto una documentazione importante (oltre 100 pannelli) sia delle lotte contro i missili di Comiso, con la dimostrazione  che sono state fondamentali per la dismissione della base nucleare e la sua trasformazione in aeroporto civile, sia di quelle delle donne della Ragnatela, in particolare  sui tre processi  svolti contro 12 donne di 7 paesi europei diversi, che sono state quasi assolte con il riconoscimento dell'alto valore morale della loro azione, e sui quali la stampa nazionale ha dato molto risalto. Questa mostra è presente sia a Comiso, presso gli amici locali della Verde Vigna, sia a Firenze, presso  i L'Abate.  Per mettere a punto e portare avanti questo progetto  viene  indetta una assemblea dei multi-proprietari (aperta anche agli OSM ed alle persone comunque interessate al progetto) per il prossimo 3 Luglio (festa per il 18 anniversario della inaugurazione della Pagoda per la Pace costruita a Comiso  dal monaco buddista Morishita, che ha partecipato a tutte le lotte nonviolente) ed il 4 e 5 l'assemblea vera e propria. Un evento preparatorio, anche con l'esposizione della mostra, si terrà a Firenze, il 30 gennaio c.a., presso lo stesso Centro Evangelico di Solidarietà, dove si è svolto il direttivo.

In merito alla progettazione in Kosovo, sono in corso, a cura di Maria Carla Biavati, Alessandro Capuzzo e Gianmarco Pisa, i contatti con IPSIA per un possibile partenariato, finalizzato alla presentazione di un progetto di “servizio civile di pace” per la sperimentazione nell'ambito del servizio civile, il cui bando scade il 14 Febbraio. Sono state condivise sia le aree di implementazione, nell'ambito del distretto di Prizren, sia le misure di progetto (empowerment di comunità e promozione sociale), facendo tesoro dell'esperienza di IPSIA e della precedente implementazione di IPRI - Rete CCP a Krushe. Un nuovo incontro è previsto con l'ufficio locale di IPSIA Kosovo (Prizren) in  occasione della prossima missione di G. Pisa in Kosovo, prevista per la primavera. Viene data inoltre comunicazione dell'avvenuto bonifico sul conto di IPRI - Rete CCP del fondo di 3000 euro,  prestatoci dalle Donne della Ragnatela (e destinato per attività per la pace delle donne di Vicenza), prestito  che ha permesso di mettere a punto, e poi realizzare - anche con Fondi dell'8x1000 della Tavola Valdese - il progetto di aiuto alle donne di Krusha Grande (le cosiddette vedove della Nato, in quanto i loro mariti, padri e figli sono stati uccisi dai Serbi, come vendetta, il giorno dopo l'inizio dei bombardamenti della Nato a Belgrado), e sono anche serviti per l'avvio del progetto dei Corpi Civili di Pace in Kosovo. Gianmarco dà inoltre la notizia dell'avvenuta presentazione, come Operatori di Pace della Campania, di un nuovo progetto per CCP in Kosovo, dal titolo PRO.ME.T.E.O. (alias PROductive MEmories to Trigger and Enhance Opportunities, vale a dire: “Memorie Produttive per l'Innesco e lo Sviluppo di Opportunità”).

L'Associazione IPRI - Rete CCP ha inoltre partecipato a Palermo con Angelo Gandolfi e Alessandro Capuzzo al convegno di ADIF e Primalepersone intitolato “Pace e Diritti nel Mediterraneo”, dedicando uno sguardo, in particolare, alle migrazioni nel Mediterraneo, sullo sfondo di ulteriori questioni globali, alla presenza di personalità qualificate; a partire da tale partecipazione, viene proposto un ulteriore sviluppo, sulla base della proposta di convenzione per l'inclusione dei richiedenti asilo attraverso le scuole elaborata a Vicenza (sottoposta da Alessandro Capuzzo ad Antonella Leto e Fulvio Vassallo Paleologo, organizzatori del Convegno) per realizzare un incontro in occasione dell’iniziativa Dolciana antimafia “Bici Libera Tutti”, tra le città di Trieste e Palermo, a partire dai contenuti della Carta di Palermo per la mobilità universale: www.comune.palermo.it/noticext.php?cat=1&id=6820.

Il protocollo di Vicenza per i richiedenti asilo nelle scuole e sul territorio, illustrato da Silvano Caveggion, punta a ridurre la conflittualità sociale facendo vivere nella scuola un numero limitato di richiedenti asilo, non in presenza-spot ma condividendo orario e attività con le persone a scuola, come occasione preziosa di familiarizzazione e condivisione. Si tratta di una iniziativa utile, ove resti chiaramente precisato che non si tratti di un impegno di lavoro non remunerato e si riconoscano ai richiedenti asilo dei crediti per le competenze acquisite. Il direttivo approva il progetto chiedendo a Silvano alcune correzioni  del testo del protocollo che vadano nella direzione qui sopra indicata.

Il progetto di protezione e salvataggio in mare, per salvare vite umane e garantire una forma di protezione internazionale nel Mediterraneo, portato avanti da tre diverse organizzazioni, e ripreso nel documento Gandolfi / L’Abate diffuso al Convegno di Palermo, prosegue; si tratta di un progetto importante, che pure andrebbe sviluppato proprio alla luce dei contenuti della Carta di Palermo, dal momento che esprime uno dei compiti fondamentali dell'intervento nonviolento, vale a dire di “sostenere le persone nel momento del bisogno” e contemporaneamente “lottare contro i motivi del bisogno e le cause dell'ingiustizia”, come indicato nell’insegnamento dell’Abbé Pierre. Angelo Gandolfi, ha illustrato a Palermo delle schede sulle azioni di protezione e sostegno svolte a Ventimiglia, che si inseriscono nello sviluppo di questa idea-progetto, della quale sembra opportuno verificare, la possibile relazione con la sperimentazione nell'ambito del servizio civile di pace, i cui limiti sono proprio, da una parte, le misure di sicurezza e controllo cui sono sottoposti i volontari e, dall'altra parte, la limitazione dell'intervento in Italia ai soli casi di “emergenza ambientale”, il che mostra una visione chiusa dell'ambiente, non come “ambiente sociale”.

Per quanto attiene allo sviluppo dell'associazione, in occasione della prossima assemblea dei soci, IPRI - Rete CCP deve provvedere al rinnovo delle cariche sociali (in primo luogo, il cambio del rappresentante legale, che risulta essere ancora, laddove non se ne è data comunicazione, Alberto L'Abate, e la nomina  del nuovo segretario, essendo dimissionario il segretario uscente), ed effettuare una verifica della propria consistenza di rete (attualmente aderiscono ad IPRI - Rete CCP le seguenti realtà associate: CSSR, MIR, MN, Comitato Dolci, Berretti Bianchi, e Operatori di Pace Campania), valutando, di conseguenza, se e come mantenere e sviluppare tale profilo associativo. Dal momento che il Tavolo ICP, di cui anche IPRI - Rete CCP fa parte, deve decidere in merito al percorso di convergenza tra Tavolo ICP e Rete Disarmo e l'eventuale articolazione della “rete delle reti” in due ambiti (appunto: pace e disarmo), si decide di attendere l'esito di tale riflessione del Tavolo, prima di definire un orientamento di IPRI - Rete CCP in merito all'ipotesi di convergenza.

In rapporto alla richiesta fatta al nostro movimento di segnalare esperti e progetti per la formazione alla nonviolenza attiva fattaci,  con lettera,  da Rocco Altieri , del Centro Gandhi di Pisa, (dopo lo straordinario successo nella cittadina di Monteleone in Puglia , con oltre 400 partecipanti da tutta Italia per il convegno: “La guerra è una Follia!” di cui Altieri era co-organizzatore) a nome del Comune che ha deciso di dar vita ad una vera e propria scuola di nonviolenza, il direttivo conferma il suo interesse ed il suo appoggio a questa iniziativa, con inizio dalle proposte fatte da Gianmarco Pisa che si è offerto per un seminario sui Corpi Civili di Pace, e da Alberto L'Abate, per uno sulla prevenzione della violenza e dei conflitti armati. Viene fatto presente inoltre che richieste e suggerimenti di attività di formazione in questo campo, oltre che da Comiso (Verde Vigna), e da Monteleone, vengono anche da altri centri di formazione, come quello di Ghilarza in Sardegna, ed anche da Vicenza. Alla luce della vitalità delle iniziative di formazione nonviolenta (formazione alla nonviolenza attiva) che stanno maturando (Sardegna, Sicilia, Vicenza, Montesole, Monteleone, ed altri), ed in considerazione del numero di formatori esperti che la nostra associazione può esprimere (Drago, Salio, L'Abate, Biavati, Pisa, D'Elia, Capuzzo, Caveggion, Soccio, etc.) il direttivo avanza una proposta di offrirsi come Associazione “facilitatrice di rete” tra i vari centri di formazione nonviolenta (formazione alla nonviolenza attiva) che ci sono, o che si stanno costituendo. Tale proposta si dovrebbe poter concretizzare  in un convegno a Vicenza,  cui fare seguire l'assemblea di IPRI - Rete CCP:

 

Proposta di Convegno (ipotesi) - Assemblea:

 

a) tema generale del convegno: la formazione teorico pratica alla nonviolenza attiva;

b) obiettivi del convegno: - sviluppare la formazione alla nonviolenza attiva come ipotesi di ricerca e modalità di intervento per la prevenzione della violenza e la trasformazione dei conflitti ; - conoscere e valorizzare le esperienze dei centri di formazione alla nonviolenza già attivi, o in costruzione, e facilitarne le sinergie e le collaborazioni;

c) la ricerca-azione come metodologia di riferimento: in estrema sintesi, osservare, analizzare, interpretare i contesti, le forme e i contenuti della “azione” e realizzare l'iniziativa, monitorare l’azione e interpretare i dati che emergono ai fini della “ricerca” (ricerca-azione-ricerca - sviluppo).

d) luogo e data prospettati: Vicenza, venerdi 30 settembre, sabato 01 e domenica 02 ottobre:

            d.1) venerdì 30 settembre: dopo cena, incontro pubblico di apertura Viene proposto il coinvolgimento di Galtung, e della sua associazione Transcend, di cui alcuni di noi   (Salio, Drago, L'Abate) fanno parte. Il titolo del suo intervento, se accetta, potrebbe essere “Ricerca, Formazione ed Azione, e loro interconnessione” - o simile. L'Abate si è preso l'incarico  di sentirlo. Nel caso Galtung non potesse si sono fatti i nomi di Muller, o della  Patfoort);

            d.2) sabato 01 ottobre: elaborazione condivisa tra formatori e centri di formazione NV attiva

            d.3) domenica 02 ottobre: restituzione e svolgimento della assemblea della IPRI – Rete CCP

          (nell'occasione particolarmente simbolica del 2 Ottobre, giornata della nonviolenza).

e) ai fini del più efficace svolgimento del convegno, si indica una metodologia partecipata e interattiva, relazioni introduttive in forma di brevi indicazioni di facilitazione, sui seguenti ipotetici assi tematici:

 nessi teoria/pratica e ricerca/azione,

 prospettiva di genere  nei  conflitti,

 migrazioni, tra rischi e opportunità,

 corpi civili di pace in azione in situazioni varie (Palestina, Kosovo...).

 Proposta di L'Abate - non discussa nel direttivo - di progetto costruttivo per una economia eco-compatibile. 

 

Resta deciso, di conseguenza, di tenere una riunione preparatoria ed organizzativa ai fini dello svolgimento e realizzazione del convegno, il prossimo 20 marzo (domenica), a Vicenza, anche per un sopralluogo ad hoc.

 

Esauriti, con tale trattazione, gli argomenti in discussione, il Consiglio è aggiornato a nuova convocazione.

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