Verbale di Consiglio Direttivo dell'Associazione di Promozione Sociale “IPRI-Rete CCP”: Vicenza, 1 maggio 2016


Si apre alle 11.30 di domenica 1 maggio alla sede provvisoria della Casa per la pace di Vicenza, la sede provvisoria messa a disposizione dal Comune, la riunione del Direttivo di Ipri-reteccp. Presenti Alberto L'Abate, Carla Biavati, Gianni D'Elia, Francesco Ambrosi, Alessandro Capuzzo, con Anna Luisa Leonardi, Silvano Caveggion, Adelina (scusa non ricordo il cognome) e Alessandra Labate.

 

Si inizia col punto sulla Verde Vigna di Comiso. Alberto spiega l'attualità della situazione in loco e presenta la bozza di programma per gli eventi dei primi di luglio, finalizzati alla realizzazione dell'assemblea dei multi proprietari della VV. Il 4, 5 e 6 luglio sono le giornate prescelte per l'incontro, il cui programma di massima è già stato reso noto da Alberto.

L'Ipri-reteccp appoggia l'iniziativa e invita i propri aderenti a partecipare se possibile, oppure a organizzare dei momenti di discussione nelle città, alla presenza dei multiproprietari della Verde Vigna e degli Obiettori di coscenza che hanno partecipato alle importantissime iniziative contro l'installazione degli euromisssili, a Comiso negli anni '80. Per sostenere la realizzazione di un centro per la nonviolenza, come proposto dal gruppo di attivisti del luogo assieme alla famiglia L'Abate.

Alessandra L'Abate mette al corrente della decisione sull'utilizzo del denaro proveniente dall'esproprio dei terreni in capo alla Ragnatela, confermata da Annaluisa e Alberto: 2500 euro vanno al progetto donne Vicenza promosso da Adriana Chemello e 500 euro per la Verde Vigna Comiso. Il cc x versare i 500 euro dobbiamo inviarlo a Gianni?

 

A proposito del progetto in Palestina "Raccogliendo la Pace", Maria Carla Biavati riferisce che da quest'anno, oltre allo storico progetto che continua, ne nasce uno nuovo nel villaggio di Wadi Fukin in partnership con la ong Overseas. Entrambi i progetti sono rivolti ai giovani, con campi di lavoro e di volontariato. Sul sito di iprirete verranno pubblicate le call per la partecipazione.

 

Sulla Convenzione per l'ingresso dei Rifugiati nella Scuola intitolata "Prima la vita per tutti", a Vicenza, relaziona Silvano Caveggion. L'attuazione presso l'istituto "Rossi" è al momento bloccata, Comune e Prefettura sarebbero d'accordo ma non si espongono con una firma. Il Da Schio, il Quadri e il Canova sono gli altri istituti coinvolti. Le bozze di convenzione calibrate per la città di Vicenza e per il livello nazionale sono già state inviate in precedenza.

A Trieste Alessandro Capuzzo ha avuto un incontro in prefettura e si sta muovendo con associazioni, enti gestori e comune per mandare avanti la convenzione, mentre a Palermo è stato investito della cosa il Mir locale.

Si conviene di proporre il progetto nelle altre città dove sussistono sedi di Iprirete e di associazioni affini, in modo da ampliare le possibilità di successo. A Vicenza si ripropone anche una proposta più complessiva e meno specifica, mentre un terzo filone consiste nel tentare di approcciare il livello ministeriale, attraverso il Miur ed eventualmente il Ministero degli Interni. A questo scopo si potrebbero utilizzare anche le iniziative previste per la ricorrenza del 70° dalla fondazione delle Nazioni Unite.

 

Per quanto riguarda il Parco della Pace di Vicenza, l'area è stata solo parzialmente bonificata dalle bombe della guerra, lasciando peraltro il grosso ingombro costituito da un sacco di buche nel terreno. La progettazione partecipata è in ritardo di due anni sui tempi previsti, e si attende l'affido dell'incarico al consorzio di progettazione da parte del Comune. Si precisa che nelle linee guida concordate con l'Amministrazione attraverso il Tavolo della partecipazione, non sono previste nel Parco attività a scopo di lucro. Per decisione della Giunta comunale, la collocazione definitiva della Casa della Pace sarà presso il costituendo Parco della Pace.

 

Riguardo al convegno di settembre/ottobre, al di là della scheda predisposta, comunque valida, cerchiamo partnership diffuse tramite le nostre associazioni ed un eventuale collegamento con la campagna "Un'altra difesa è possibile". Si sonda anche l'amministrazione comunale per un'ipotesi di contributo finalizzato. Il convegno potrebbe anche slittare in attesa di definire meglio gli obiettivi da raggiungere, e di conseguenza il target verso il quale mirare.

Se sviluppare ulteriormente il discorso della formazione per i Corpi civili di pace, in sinergia con gli enti di formazione afferenti al Tavolo Icp e alle università. Se sviluppare maggiormente il tema degli immigrati/rifugiati, dopo il documento di L'Abate/Gandolfi, il convegno di Palermo e l'iniziativa della Convenzione con le scuole. Se trarre ulteriori spunti a seguito del convegno/assemblea di Comiso, nel luglio prossimo.

Si ricorda lo schema di massima che era stato proposto:

 nessi teoria/pratica e ricerca/azione,

 prospettiva di genere nei conflitti,

 migrazioni, tra rischi e opportunità,

 corpi civili di pace in azione in situazioni varie (Palestina, Kosovo, ecc.)

L'ipotesi di slittamento del convegno/assemblea è stata pensata in relazione al sovraccarico di Alberto in questo periodo e alla necessità di approfondimento ulteriore. Si può anche mantenere la data di fine settembre, ma il 4 novembre andrebbe meglio per preparare con cura le cose attraverso un direttivo da tenersi il 25 settembre a Bologna.

 

Il direttivo ribadisce che si deve formalizzare il passaggio di rappresentanza legale dell'associazione dal presidente onorario professor Alberto L'Abate alla presidente attuale Maria Carla Biavati. Si delibera inoltre che le operazioni di cassa presso la Banca Etica di Torino passino da Luisa Sarcinella al tesoriere Gianni D'Elia. Gianni e Carla si sono regolati in proposito.

 

Per il direttivo, Alessandro Capuzzo

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