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It will be for a good share focused on the GPPAC (Global Partnership for the prevention of armed conflicts), a process coordinated in Utrecht by the ECCP (Mr.VanTongeren) and having a future imortant appointment in the July conference in New York UN headquarters. They will have a meeting of their international Steering Committee (where NP is not allowed to participate) just after the Bilbao conference, where conference results should be echoed.
I obtained from the organisers to consider a workshop on civilian peacekeeping.

I really think that we could reproduce the good practice we implemented in Dublin, where NP member organisations and staff agreed times and content of our participation, and our visibility and influence was therefore reinforced.

If any of you is planning to go there, or have special points to be represented in that arena, please let me know.

Yours Alessandro Rossi

leggi l'invito e al programma


Come passare dall’allerta precoce (early warning)
all’ azione tempestiva (early action)?

di
Alessandro Rossi,
Nonviolent Peaceforce,
member of the European Peacebuilding Liaison Office Steering Committee.
Bozza per l’introduzione al gruppo di lavoro per Bilbao, 16-19 marzo 2005.



From the Dublin Action Agenda

° Le org di società civile dovrebbero sviluppare i loro propri meccanismi di early warning/early response nei paesi e nelle regioni ad alto rischio, basandosi sulla conoscenza dei gruppi locali. CSO dovrebbero anche assistere nella messa in opera di simili meccanismi ufficiali. Con lo scopo di sviluppare ed integrare un network globale di CSOs che possa cooperare e mobilitare le volontà politiche per effettuare una pronta risposta, early response.

L’EU dovrebbe implementare le proprie analisi di early warning, assicurandosi che le informazioni vengano usate per sostenere le analisi degli stati membri sulle situazioni di conflitti emergenti, e che queste informazioni siano poi federate nel processo EU di allerta precoce e di risposta tempestiva. [...] L’EU dovrebbe istituire delegazioni in rappresentanza dei punti sensibili della società civile per garantire che queste consultazioni abbiamo luogo.

Team di specialisti
° Un gruppo internazionale di operatori di pace non armati dovrebbe essere sviluppato come strumento del’ONU di risposta immediata.
° Sarà necessario un Training per le attitudini e la conoscenza richieste, raggruppando i mediatori esistenti con gli specialistsi del mondo accademico e della società civile. Questi gruppi potrebbero interagire con i Servizi Civili di Pace che sono stati sviluppati in alcuni paesi
Ci appelliamo ai Governi Europei perché sostengano lo sviluppo dei Servizi Civili di Pace come una componente integrale della diffusione delle capacità di peacebuilding.

° Si dovrebbe inoltre considerare l’istituzione di nuovi meccanismi - in particolare quelli correlati con gli early warning and response - per accrescere le interazioni tra la società civile e l’ONU. Queste dovrebbero operare sia negli UN headquarters come nelle sedi locali, così anche per il supporto delle capacità locali di peacebuilding.
° CSOs dovrebbero poter cooperare sia agli alti livelli del segretariato dell’ONU, così come negli uffici locali del UN Development Programme, Office for the Co-ordination of Humanitarian Affairs e UN Centre for Human Rights, per sviluppare un’effettivo meccanismo di early warning and response che analizzi radici e cause, e progetti strategie preventive alle possibili situazioni di conflitto.
° Si dovrebbero esplorare le opportunità di Training comuni su early warning per poter generare una conoscenza condivisa rafforzando così il potenziale per una solida relazione di lavoro.

Aggiornamenti dall’Europa su early warning/reaction

° Gli Stati Membri della UE si sono accordati su un processo per raggiungere obiettivi di capacità civili (di intervento nelle crisi) per il 2008
° L’Unità per la prevenzione dei conflitti nella Commissione Europea sta diffondendo trasversalmente la sensibilità ai conflitti nelle strategie-paese quadriennali della UE
° Il concetto dei “Civilian Response Teams” è attualmente in discussione nel’ambito delle missioni UE di gestione civile delle crisi (secondo pilasrto, intergovernativo)
Le ONG europee di prevenzione dei conflitti sono ora interlocutori (quasi) ufficiali della UE attraverso la rete EPLO (European Peacebuilding Liason Office)

Aspetti da esplorare nel gruppo di lavoro

° Ci sono posizioni comuni tra le organizzazioni della società civile (CSOs) sulle attività da proporre concretamente per legare early warning a early response?
° In che misura le esperienze esistenti (come il peacekeeping nonviolento) danno possibilità di contribuire ai corrispondenti meccanismli istituzionali?
° Dovrebbe tutto cio’ appartenere ai meccanismi di gestione delle crisi o andare oltre?
° Come coinvolgiamo gli attori locali, specialmente quelli “pacifici”?
° Cosa, tra gli ultimi sviluppi a livello UE, puo’ essere proposto come buona pratica a livello globale?


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