Lettera aperta

al Signor Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

e per conoscenza

al Senatore Roberto Antonione, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri

all'Ambasciatore Maurizio Melani, Rappresentante italiano presso il COPS

Oggetto:
Programma d’azione di Dublino per la prevenzione dei conflitti violenti


Il Governo irlandese, nel quadro della Presidenza irlandese dell’Ue, ha ospitato dal 31 Marzo al 2 Aprile 2004 la Conferenza europea sul ruolo della società civile nella prevenzione dei conflitti armati. Partecipanti da tutto il mondo si sono riuniti per discutere sul ruolo della società civile nella prevenzione di conflitti e sul rafforzamento delle relazioni tra governi, l'Ue e la stessa società civile.

La Conferenza ha stilato una serie di raccomandazioni contenute nel Programma d’azione di Dublino per la prevenzione dei conflitti violenti. Si tratta dei risultati di un processo di costruzione del consenso tra circa 230 partecipanti, rappresentanti di organizzazioni della società civile, governi e organizzazioni multilaterali.

Il programma di azione di Dublino identifica obiettivi e strategie comuni per incoraggiare i governi nazionali, le organizzazioni multilaterali (l’Ue e le Nazioni Unite in modo particolare) e le stesse organizzazioni della società civile ad applicare in maniera più incisiva le politiche di prevenzione di conflitti e di costruzione della pace. Queste istituzioni sono già impegnate nella promozione del programma d’azione e per il coinvolgimento attivo delle organizzazioni della società civile in tale processo.

In occasione del prossimo Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 17 e 18 Giugno, sarà all’ordine del giorno il Programma europeo per la prevenzione dei conflitti violenti. Abbiamo chiesto al governo Irlandese, che ha sostenuto la Conferenza di Dublino, di includere le principali raccomandazioni del Programma nel documento preparatorio per la riunione del Consiglio. Ci auspichiamo che queste raccomandazioni trovino spazio nel rapporto di avanzamento del Programma europeo per la prevenzione dei conflitti violenti.

Confidiamo nel fatto che il Governo italiano appoggi queste raccomandazioni. In allegato troverà la versione inglese del Programma d’azione di Dublino, ma vorremmo intanto sottoporre alla sua attenzione i seguenti punti fondamentali, che, ci auspichiamo, vengano almeno menzionati nel rapporto sul Programma europeo sulla prevenzione dei conflitti violenti:

1. Chiediamo un riconoscimento ufficiale del ruolo legittimo della società civile nelle questioni relative la pace e la sicurezza, come espresso nel paragrafo B (I nostri obiettivi) del Programma d’azione di Dublino.

2. Nel paragrafo C abbiamo elencato i Principi guida – In cosa crediamo. Ci auspichiamo che l'Ue possa concordare su tutti, o la maggior parte, di questi punti. Il Ministro degli Esteri irlandese Brian Cowen T. D., nel discorso tenuto alla conferenza del 2 Aprile, ha affermato: "Non chiedo che voi subordiniate i vostri principi ed obiettivi a quelli dell'UE, anche se credo sia necessaria una verifica più approfondita, c'è un solido terreno comune tra di noi". Crediamo quindi che sia importante come comunità internazionale/Ue avere alcuni Principi guida comuni e, pertanto, vorremmo suggerire che questo terreno comune si rifletta nel documento; considerando la possibilità di avere (alcuni di) questi principi inclusi nel documento della Presidenza, da approvare dal Consiglio europeo.

3. Nel paragrafo D (Raccomandazioni principali), abbiamo formulato alcune raccomandazioni per l'Ue, focalizzate sul ruolo della società civile e i suoi legami con l'Ue. Molte di queste raccomandazioni sono in linea con l'obiettivo della Presidenza di migliorare l'approccio dell’Ue alla prevenzione dei conflitti attraverso una maggiore attenzione sull’allarme preventivo che determini azioni preventive e strategie di prevenzione dei conflitti di lungo termine, sulla base degli strumenti a disposizione dell'UE (come dichiarato nelle conclusioni del Consiglio di Gennaio). Vorremmo pertanto che Lei prendesse in considerazione queste raccomandazioni.

4. Alla 57esima sessione dell'Assemblea Generale dell’ONU, tenutasi il 4 settembre 2003, c’è stato un incontro aperto sul Ruolo della società civile nella prevenzione dei conflitti armati. In questa sessione, l'Ue ha mostrato il suo interesse per la realizzazione di un processo finalizzato ad una Alleanza mondiale per la prevenzione dei conflitti armati. Speriamo che questa dichiarazione di sostegno, letta dal ministro Aldo Mantovani, Vice rappresentante permanente dell'Italia all’Onu, possa essere incluso nel rapporto. Con le prossime Presidenze di Olanda, Lussemburgo e Inghilterra, vorremmo che l'Unione e i suoi stati membri lavorassero alla costruzione di un largo sostegno politico e finanziario per un Alleanza mondiale.

Con ogni considerazione,

la “Rete Corpi Civili di Pace”

Organizzazioni aderenti alla Rete:
Associazione Papa Giovanni XXIII- Operazione Colomba (Rimini), Associazione per la Pace (Roma),Associazione Berretti Bianchi (Lucca), Centro Studi Difesa Civile (Roma e Perugia), Coordinamento Obiettori Forlivese (Forlì), G.A.V.C.I. (Bologna), Movimento Internazionale della Riconciliazione (Torino), Movimento Nonviolento (Verona), Pax Christi (Tavernuzze Firenze), Rete Lilliput - Nodo di Bologna, SISP- Società Italiana di Scienze Psicosociali per la pace (FI), Casa Pace –Milano, Servizio Civile Internazionale-Roma, PBI.

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