Husam Hamdouna
Direttore del Remedial Education Center di Jabalia (Gaza)

Cari amici,
come sapete vivo nell’area nord della Striscia di Gaza, che fa parte della zona attualmente invasa da Israele. Quest’invasione è iniziata il 29 Settembre 2004.
Nonostante questa crudele invasione, io e la mia famiglia, i bambini e le loro famiglie, tutti gli operatori del centro stanno bene, con l’eccezione della famiglia di Mohamed Zaid Abu Zaid, bambino affidato il cui fratello è stato ucciso dai soldati israeliani.
Queste alcune delle conseguenze dell’invasione:
- 138 persone sono state uccise; 32 di queste erano bambini
- l’energia elettrica e l’acqua sono state tagliate in parecchie zone
- Centinaia di case sono state completamente distrutte e migliaia parzialmente
- 480 Km di terreni agricoli sono stati distrutti
- 15 tra centri educativi, scuole, asili sono stati distrutti e perciò un gran numero di bambini non possono frequentare le loro scuole.
- Inoltre gli equipaggi delle ambulanze sono diventati un bersaglio per i tiratori e di conseguenza alcuni di loro sono traumatizzati ed incapaci di continuare il loro lavoro.

Questa invasione programmata si inserisce nel piano strategico di Sharon di ritirarsi dalla Striscia di Gaza per allargare gli insediamenti e continuare l’occupazione della West Bank.
Questo programma ha creato uno stato di crisi umanitaria tra i palestinesi dell’area nord della striscia di Gaza; questa situazione va ad aggiungersi alla diminuzione di aiuti umanitari e dei servizi sociali forniti dall’Autorità palestinese e dalle istituzioni locali ed internazionali.
In questa così difficile situazione, io ritengo molto importante il proseguimento del vostro aiuto per i nostri bambini e le loro famiglie. Il vostro ruolo di supporto umanitario dà forza alla nostra comunità e accresce la nostra capacità di resistenza.
Noi del REC auspichiamo anche un aumento del numero di bambini in affidamento a distanza, perché questo progetto è correlato agli scopi di aiuto umanitario del nostro centro e comprende un lavoro di assistenza e di sviluppo che copre alcuni dei bisogni dell’area Nord in questo momento.
Partendo dallo stesso principio, equilibrando il lavoro di assistenza e di sviluppo, ci siamo convinti della necessità di un nuovo progetto del Centro, per coprire alcuni dei bisogni della nostra area, oltre a rafforzare il nostro ruolo all’interno della comunità Palestinese.
Il titolo è: Progetto per i disoccupati
Questo progetto sarà rivolto a laureati nel campo dell’educazione e del supporto psico-sociale ai bambini, che siano disoccupati e che siano disposti a lavorare nel centro per un anno con un salario mensile di circa 150 dollari.
I laureati saranno selezionati in base ai seguenti criteri:
- Laurea in educazione o psicologia o sociologia
- Stato di disoccupazione per due anni dopo la laurea
- appartenenza ad una famiglia dove ci siamo bambini tra i 6 ed i 14 anni
- appartenenza ad una famiglia priva di entrate economiche

I punti importanti del progetto sono:
- diminuire le difficolta’ economiche tra le famiglie povere
- diffondere la filosofia del centro nella comunità locale e nelle sue istituzioni attraverso laureati che si presuppone vi lavoreranno in seguito
- trovare figure professionali che possano essere assunte nel centro quando se ne riscontrasse la necessità

Le motivazioni del progetto sono:
1) la cattiva situazione economica delle famiglie Palestinesi; la percentuale di poveri ha raggiunto il 70%
2) l’esistenza di un gran numero di laureati
3) il basso livello scientifico sugli aspetti teorici e pratici presente tra i laureati dovuto alla chiusura delle università
4) il basso livello culturale tra i laureati ed il loro adeguarsi alla cultura corrente e generale senza avere un loro proprio modo di pensare e di specializzarsi

Il basso livello di conoscenza di cui ai punti 3 e 4 è stato verificato attraverso:
a) l’osservazione da parte del REC di studenti del terzo e quarto anno di università che frequentano il centro per il tirocinio
b) attraverso i colloqui con laureati che sono stati fatti presso il REC per selezionare alcuni di loro per lavorare presso il centro

Inoltre facendo un confronto tra i laureati ed i volontari che collaborano con il REC, abbiamo riscontrato una grande differenza a favore dei nostri volontari circa il livello di capacità pratiche, la qualita’ del rapporto con i bambini, oltre al modo di pensare e alla capacità di interpretare la realtà.

Jabalia, 16 ottobre 2004
Con i migliori saluti

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