Forse giustizia e diritto non sono morti:
Decisione storica della Corte dell'Aja contro il Muro in Palestina
Luisa Morgantini
Bruxelles, 9 luglio 2004

Luisa Morgantini, presidente della delegazione del Parlamento Europeo per
le relazioni con il Consiglio Legislativo Palestinese, si felicita per la
decisione emessa questo pomeriggio dalla Corte Internazionale di Giustizia
e si augura che questo sia un primo passo verso la fine dell'occupazione
militare israeliana. "E' anche un riconoscimento alle lotte pacifiche
portate avanti da Israeliani, Palestinesi e internazionali, come coloro
che stanno facendo lo sciopero della fame ad Al-Barid."
Le affermazioni che "la costruzione del muro, da parte di Israele, potenza
occupante, nei Territori Palestinesi Occupati e all'interno ed attorno a
Gerusalemme, è contraria al diritto internazionale", che il muro deve
essere smantellato e che i Palestinesi con proprietà confiscate per la sua
costruzione hanno diritto ad un risarcimento, sono importanti elementi per
il ristabilimento della legalità internazionale.
Luisa Morgantini ha affermato che "benché la decisione della Corte,
essendo un parere richiesto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite,
non abbia efficacia vincolante, dovrebbe essere tenuta in considerazione
dalla comunità internazionale e dagli altri organi dell'ONU,
principalmente dal Consiglio di Sicurezza, l'unico in grado di adottare le
misure necessarie per obbligare Israele a conformarsi a questa decisione
ed alla legalità internazionale. Inoltre, il veto degli Stati Uniti non
può continuare ad essere lo strumento attraverso il quale si permette ad
Israele di violare impunemente la legalità internazionale".
Anche gli Stati Uniti dovrebbero avere maggiore interesse per il diritto
internazionale e smetterla di difendere Israele in base alla logica delle
alleanze".
Il Parlamento Europeo si era già opposto alla costruzione del muro di
separazione in un dibattito all'interno della sessione plenaria. I
deputati avevano anche richiesto, nella risoluzione sulle priorità dell'UE
in vista della sessantesima sessione della Commissione ONU per i diritti
umani, del 10 febbraio 2004, " di promuovere in sede di Commissione per i
diritti umani delle Nazioni Unite un'iniziativa concreta concernente la
gravissima situazione nei territori palestinesi per arrivare a una
soluzione giusta e durevole del conflitto e per mettere fine
all'occupazione, alla repressione e alla costruzione del muro in
violazione del diritto internazionale".
Luisa Morgantini ha aggiunto che l'Unione Europea deve mettere in atto
ogni possibile azione, compresa la sospensione dell'accordo di
associazione con Israele nonchè la promozione della presenza di forze
internazionali, per garantire l'applicazione del regolamento della Corte,
per la ripresa dei negoziati e la fine dell'occupazione, perché "la pace
può essere raggiunta solo con il rispetto della legalità".

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