Campagna Ponti e non muri 2005-2006
18 novembre 2005
Pax Christi

La costruzione di un muro tra il popolo israeliano e quello palestinese è vista da molti come un nuovo ostacolo sulla strada della pacifica convivenza.
In realtà non di muri ha bisogno la Terra santa, ma di ponti!
(Giovanni Paolo II, Angelus Domini di domenica 16 novembre 2003)

In quelli che ormai molti chiamano semplicemente 'Territori', ma che sono 'Occupati' da Israele da decenni, i Palestinesi sopravvivono oggi in una condizione che le Nazioni Unite ritengono "insostenibile e di costante violazione dei diritti umani fondamentali"; separati gli uni dagli altri, privati di ogni possibilità di movimento, di lavoro, di cura, d'istruzione, continuamente vessati e umiliati dai soldati dell'esercito di occupazione, sono soffocati da un muro totalmente illegale che genera odio. Il "muro di annessione" -come lo definisce l'Onu- impedisce al popolo palestinese e a quello israeliano di incontrarsi ed accogliersi reciprocamente per riprendere realmente, al di là di ambigui gesti unilaterali, il processo di pace.

Il 9 novembre 2004, in occasione del quindicesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, Pax Christi Italia ha lanciato da Roma la Campagna internazionale 'Ponti e non Muri' contro la costruzione e per l'abbattimento del Muro di apartheid in Palestina, proposta da Pax Christi International.
In tutta Italia si è diffusa la Campagna attraverso innumerevoli iniziative di sensibilizzazione nella società civile e nelle comunità cristiane, mediante strumenti multimediali di formazione, un action pack di approfondimento e una cartolina di denuncia. La Campagna ha voluto direttamente rispondere alla richiesta dell' Onu di attivare ogni possibile iniziativa per fermare questo crimine, abbattendo la parte già costruita del muro e ritornando finalmente sulla strada della legalità e del diritto internazionale.

Oggi, ad un anno di distanza, Pax Christi Italia, attraverso la rete dei suoi Punti Pace locali, si propone di continuare a sensibilizzare e ad informare persone e comunità, affinché conoscano i drammi causati dall'occupazione militare israeliana in Terra Santa. Per questo chiede alla società civile di mobilitarsi perché vengano rispettate le decisioni della Corte Internazionale di giustizia dell'Aja e dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che nel luglio 2004 hanno dichiarato illegale il Muro ribadendone, anche nei più recenti documenti, la condanna e denunciando il silenzio complice della comunità internazionale.
Nell'ambito della Campagna, quest'anno viene lanciata una nuova proposta: chiediamo di aderire all'iniziativa suggerita dal leader del Movimento Nonviolento Palestinese, spedendo una cartolina della propria città a Nafez Assaily, specificando nell'indirizzo del destinatario 'Gerusalemme est, Palestina'. Questo permetterà ai postini di Israele e a quanti leggeranno le cartoline, di interrogarsi sulla situazione della Città Santa, città che dovrebbe essere capitale di due Stati, culla e riferimento per tre religioni, e che invece vede la zona est, futura capitale di uno Stato che non c'è ancora, occupata dall'esercito, soffocata dal muro e dagli insediamenti illegali che la circondano.

Referenti della Campagna "Ponti e non muri"
? Don Nandino Capovilla con il Punto Pace di Venezia-Mestre nandyno@libero.it
? Staff della Campagna e Segreteria Nazionale Pax Christi segreteria@paxchristi.it

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