Venerdì scorso, 28 luglio, noi donne in nero di Alba (Cuneo) abbiamo fatto la nostra manifestazione davanti al palazzo del comune, durante una riunione del consiglio comunale nella quale è stato votato un ordine del giorno contro la guerra.

Precisiamo che il consiglio comunale di Alba è di centro-destra (dall'UDC ad AN) e che l'odg è stato presentato da un consigliere dell'opposizione. E' poi passato all'unanimità, dopo qualche ritocco in sede di discussione.
Qui di seguito, il testo dell'odg.
Cari saluti a tutte.
Maria Chiara Tropea

Il Consiglio Comunale di Alba

premesso che:
la città di Alba si sente solidale con le città aggredite in questi giorni dalla guerra: Beirut e le altre città del Libano, Haifa e le altre città di Israele, Gaza e le altre città dei Territori Palestinesi occupati, le città in quanto tali, come diceva Giorgio La Pira, “sono portatrici di un mandato di unità, promozione e pace nel mondo”. “Le città sono consapevoli di essere il patrimonio del mondo, perché in esse si incorporano la storia e la civiltà dei popoli, i “regni,” passano, le città restano. Un patrimonio che le generazioni passate hanno costruito e trasmesso a quelle presenti - di secolo in secolo, di generazione in generazione - affinché fosse accresciuto e ritrasmesso alle generazioni future. Gli stati non hanno il diritto, con la guerra, di annientare questo patrimonio che costituisce la continuità del genere umano e che appartiene al futuro” (1) l’Ufficio della Pace è impegnato a promuovere una nuova mentalità per la risoluzione nonviolenta e non militare dei conflitti,

convinto che:
la sicurezza delle città non dipende dalla potenza militare degli stati ma dalla capacità di intessere relazioni di cooperazione e di buon vicinato, mentre si dispiega l'impegno della Comunità internazionale per:

- attivare concreti interventi per affrontare l'emergenza umanitaria

- arrivare ad un'effettiva cessazione delle ostilità

- promuovere un piano di stabilizzazione che comprenda una forza multinazionale sotto l'egida dell'ONU

chiede al Governo Italiano
un impegno forte in sede europea ed internazionale per costituire dei corpi di intervento civile non armato e nonviolento nei conflitti che se fossero già stati preparati potrebbero ora intervenire ma sulla cui costituzione si deve procedere senza indugi, di rivedere tutti gli accordi militari, ivi compreso il recente accordo di cooperazione militare con lo Stato di Israele, per verificarne la coerenza con l’art. 11 della Costituzione Italiana, di limitare, con appositi strumenti legislativi, la produzione e il commercio delle armi.

impegna

il Sindaco a trasmettere questo ordine del giorno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Parlamentari eletti nella nostra circoscrizione.

(1) tratto da „Far convergere le città per far convergere le nazioni,, di Giorgio La Pira (1904-1977), Sindaco di Firenze e politico cristiano. Testo scritto a Leningrado nel luglio 1970 e pubblicato in “Il sentiero di Isaia”, Cultura Nuova Editrice, Firenze 1979.

TOP