Comunicazione di Alberto L'Abate
a tutti i membri dell'IPRI e della Rete Corpi Civili di Pace:

Cari amici il prossimo 12 marzo siamo stati convocati a Bologna per
una assemblea congiunta di queste due realtà, da una parte l'IPRI, un
gruppo di ricerca un tempo abbastanza vitale ma recentemente latente,
e la Rete, che sta cercando, da vari anni a questa parte, di creare una
sinergia tra varie associazioni che operano nel campo dell'intervento
nonviolento in situazioni di crisi e di conflitto. Nell'ultimo incontro
a Bologna è stata messa in discussione la fusione di queste due realtà
perché questo atto era stato deciso in una assemblea che era più quella
dell'IPRI che della Rete, e sono emerse, o meglio riemerse, critiche che
questa fusione rischiava di essere un danno ad ambedue gli organismi
invece che un vantaggio ed un rinforzo reciproco. Per questo è stato
deciso di convocare la prossima assemblea di ambedue queste realtà , ed
avete ricevuto il verbale dell'incontro di Bologna con alcune ipotesi
di soluzione giuridica differenziata: unione; oppure separazione ma
collaborazione. E Raffaele ha fatto anche uno studio, che è stato
mandato a tutti, di due ipotesi giuridiche alternative , sulle quali
dovremo prendere una decisione. Dal mio punto di vista io ho accettato
di assumere la presidenza di un organismo congiunto perchè ritengo che
non si possa fare ricerca astratta ma che si deve legare la ricerca alla
realtà operativa che a sua volta va studiata e considerata valida solo se raggiunge gli effetti desiderati. E' la cosiddetta ricerca-azione alla quale ho dedicato moltissimi anni della mia vita. Per questo ho accettato al presidenza di un organismo congiunto. Ma se dall'assemblea emergerà un parere opposto sono dispostissimo a farmi da parte ed andare finalmente in pensione per dedicarmi esclusivamente al mio insegnamento ed ai miei libri. Solo vorrei che all'assemblea del 12 non si discutesse solo degli aspetti giuridici, pur importanti, e sui quali penso che Raffaele Barbiero sia il più indicato ad illustrarceli, ma che si metta nell'ordine del giorno, che dovremo decidere all'inizio dell'incontro, anche altri aspetti più strettamente legati
all'operatività di questa/e organizzazione/i.
Questi sono:
1) aggiornamento e revisione del testo di critica alla proposta di
Realacci, in gran parte ripresa dal programma dell'Unione, sulla base di alcune critiche al vecchio testo fatte da Nanni Salio che non era
presente all'incontro in cui era stata approvata. Su questo aspetto
accludo una nota di un interessante convegno tenutosi a Pisa che ci può
aiutare nella discussione e nella decisione;
2) nostra proposta di legge sull'aspettativa dal lavoro per la partecipazione ai Corpi Civili di Pace: che fare per stimolarne la conoscenza, la presa di coscienza ed una sua possibile approvazione nella prossima legislatura?;
3) Progetto per il Medio Oriente scritto in seguito ad una richiesta fatta a Maria Carla al Convegno in Palestina da parte del responsabile Europeo della
NPF e, sentiti i pareri di alcune delle persone o enti coinvolti, rimandata ad un altro anno. Anche questa è qui acclusa per coloro che
non l'abbiano già avuta. Siamo d'accordo per perfezionarla e mandarla
avanti?, e se si come e da chi?
4) ed ultimo punto, ma altri possono essere fatti presente, aderiamo o meno al progetto di Istituto di Ricerca Nazionale per la Pace promosso da un certo numero di parlamentari italiani per la pace ed elaborato dalla SISPA, che sarà
presente all'assemblea per illustrarlo? (il testo si rifà al progetto
originariamente elaborato dal MIR di Padova).
Io spero che l'assemblea di Bologna sia ben partecipata e porti ad una discussione vivace ma proficua ed anche a delle decisioni condivise e valide. Se ci sono obiezioni a queste mie proposte fatele anche prima dell'incontro in modo da arrivare a Bologna essendoci chiarite le idee.
Cordialmente ed a presto Alberto L'Abate

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