Convegno
Non Violenza, Arrivano I Corpi Civili Di Pace
di Farshid Nourai
Coordinatore nazionale di "Interventi Civili di Pace"

il manifesto 26 Novembre 2008


Peacebuilding civile negli obiettivi di politica estera italiana ed europea e riconoscimento dell'efficacia della diplomazia popolare nella risoluzione nonviolenta dei conflitti: sono solo due delle richieste emerse da 25 associazioni, politici, accademici, ricercatori e esperti italiani e europei, riunitisi il 21 e 22 novembre a Roma, in occasione del primo convegno nazionale del progetto "Interventi civili di pace".

Con Kai Jacobsen (Department of Peace Operations, Patrir), Andrea Ricci (Unit for Crisis Management and Conflict Prevention, Eu), Patrizia Sentinelli (ex vice ministra alla Cooperazione) e tanti altri ci siamo confrontati sull'uso della forza nelle crisi internazionali, diventato ormai prassi, mentre i cittadini, soprattutto i più giovani, si trovano senza gli strumenti necessari per selezionare e interpretare gli eventi di una società complessa.

Ci proponiamo di uscire dall'abitudine alla violenza e promuovere un metodo di dialogo e pace nella quotidianità dei rapporti interpersonali, per arrivare all'applicazione della nonviolenza nelle istituzioni e nella soluzione dei conflitti a tutti i livelli. Per questo abbiamo deciso di lavorare insieme sul progetto "Interventi civili di pace".

Diretto da sette associazioni italiane, capofila il Servizio civile internazionale, cofinanziato dal Dgcs del Mae, il progetto prevede 18 eventi e conferenze, 80 interventi didattici nelle scuole superiori, 40 corsi di formazione base e 4 corsi nazionali di formazione avanzata.

Tutto questo per fornire ai giovani gli strumenti per selezionare e interpretare le informazioni, evitare una fruizione passiva e promuovere un ascolto attivo, aiutare la crescita di una coscienza critica per elaborare strade alternative e risolvere i contrasti.

Nell'occasione è stata ribadita la necessità di istituire corpi civili di pace anche in Italia, valorizzando le esperienze di associazioni e organizzazioni della società civile che da anni si dedicano a questa attività. In questo momento in Africa, nel Medioriente e nei Balcani sono in corso attività che promuovono una risoluzione pacifica dei conflitti.

Si chiede così sostegno e adeguati finanziamenti in un quadro normativo che preveda la legittimazione di questi interventi. Abbiamo lanciato un appello agli enti locali, interlocutori privilegiati per il sostegno alla formazione professionale degli operatori e l'avvio di progetti di "Interventi civili di pace" e chiediamo ai media di occuparsi di più di pace, di solidarietà internazionale e di nonviolenza.


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