LA STAMPA 10/3/2008 (9:42) - IL CASO
Tibet, esiliati in marcia contro la Cina

DHARMSALA (India)
Centinaia di esiliati tibetani iniziano oggi una marcia di sei mesi dall’India al Tibet, per protestare contro l’occupazione cinese della regione himalayana e lo svolgimento dei prossimi Giochi olimpici a Pechino.
Il gruppo di esiliati ha spiegato che questa marcia rappresenta la prima di una serie di iniziative di protesta che avranno luogo in occasione delle prossime Olimpiadi. Lobsang Yeshi, uno dei coordinatori della marcia, ha detto che si tratta "un grande inizio". Ieri il Dalai Lama, il capo spirituale dei buddisti tibetani, ha denunciato "le inimmaginabili ed enormi" violazioni dei diritti dell’uomo commessi dalla Cina in Tibet.
"La repressione aumenta fino a raggiungere enormi e inimmaginabili violazioni dei diritti dell’uomo, fino alla negazione della libertà religiosa e alla politicizzazione delle questioni religiose", ha dichiarato il Dalai Lama dal suo esilio a Dharamsala, nel nord dell’India, dove si è rifugiato da 49 anni esatti, dopo essere fuggito dal Tibet occupato dai cinesi.

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