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Tibet/ india, polizia blocca marcia contro olimpiadi pechino
Governo dà ordine di bloccare manifestanti a Dharmsala



Dharmsala (India), 10 mar. (Ap) - La polizia di Dharmsala, nel nord dell'India, ha bloccato diverse centinaia di tibetani in esilio, in marcia verso il Tibet per protestare contro l'occupazione cinese della regione himalayana e lo svolgimento dei prossimi Giochi olimpici a Pechino. Tra i manifestanti anche il parlamentare dei radicali e segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio d'Elia.
La marcia di sei mesi, dall'India al Tibet, è iniziata oggi in coincidenza con l'anniversario della fallita rivolta contro il governo cinese in Tibet, che obbligò il Dalai Lama ad andare in esilio nel 1959.
Atul Fulzele, capo della polizia di Dharmsala, sede del governo tibetano in esilio, ha spiegato che un ordine che vieta ai manifestanti di lasciare l'area è stato deciso su raccomandazione del governo indiano.
Più di mille dimostranti hanno sfilato a Nuova Delhi, alcuni di loro avvolti in garze sporche di sangue finto e con la sagoma degli anelli olimpici al collo, a rappresentare delle fiaccole olimpiche insanguinate.
A Katmandu, capitale del vicino Nepal, la polizia ha sparato gas lacrimogeni e picchiato centinaia di tibetani, intenti a lanciare mattoni e pietre agli agenti, secondo le autorità. Almeno 10 manifestanti sono stati arrestati nei pressi di Boudhanath, uno dei più grandi tempi buddisti del paese.




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