[Data: 18/11/2009]
http://www.progettogaia.it/stampa/index.asp?id=1150
[Fonte: Blogeko.it]
Produzione di cibo e ambiente, due facce della stessa medaglia. Nulla di fatto al vertice sulla fame


Produzione di cibo e ambiente sono due facce della stessa medaglia. Non ci può essere sicurezza alimentare senza sicurezza climatica.

Due giorni fa i grandi della Terra hanno deciso che dalla conferenza sul clima di Copenhagen non uscirà nessun accordo vincolante per ridurre le emissioni di gas serra.

E ora il vertice della Fao in corso a Roma non sta producendo alcun impegno preciso contrastare la fame. Che cresce vertiginosamente.

Le Nazioni Unite volevano dimezzare il numero degli affamati entro il 2015. Due anni fa non avevano abbastanza da mangiare 800.000.000 di persone. Ora sono oltre un miliardo. Il documento approvato nel summit di Roma non parla nè di soldi nè di scadenze per contrastare il fenomeno.

La ricetta della Fao sarebbe investire sull’agricoltura, diciamo, tecnologica. Che però dipende strettamente dalla disponibilità di energia – fino a quando sarà abbondante e a buon mercato? – e che finora ha partorito disastri ambientali: inquinamento, sfruttamento insostenibile delle falde acquifere, perdita dello strato fertile e superficiale del suolo.

Ma la produzione di cibo è minacciata anche da altri fattori ambientali. Innanzitutto l’effetto serra e l’aumento delle temperature: il vertice Fao di Roma ha semmai solo sfiorato il problema. In ogni caso, per vedere impegni concreti su questo versante il mondo dovrà aspettare minimo minimo un altro anno, visto che nulla uscirà da Copenhagen.

E poi, secondo me il vertice Fao ha tralasciato un altro aspetto cruciale. L’allevamento intensivo del bestiame. Tutti i giorni o quasi la bistecca approda sulle tavole occidentali, ma l’allevamento è fra le maggiori fonti di gas serra – addirittura la maggiore in assoluto, secondo alcuni studi – e gli animali da carne ingoiano molte, moltissime più sostanze nutritive e ce ne restituiscono poche una volta macellati.

Mi soffermo su questi aspetti perchè secondo me la produzione di cibo – la mancanza di cibo – è il maggior problema economico, ecologico e sociale verso il quale si intrecciano e convergono tutti i nodi del XXI secolo. Non che fosse lecito aspettarsi grandi soluzioni, e immediate, da un vertice Fao. Però
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