Al Primo Ministro, Ehud Olmert
Al Ministro degli Esteri, Tzipi Livni
Al Ministro della Difesa, Ehud Barack

Noi donne di Isha L’Isha* seguiamo con seria preoccupazione gli eventi violenti nella nostra area e i mortali irresponsabili attacchi del Governo di Israele sui residenti di Gaza che conduce centinaia di migliaia di residenti in Israele a una situazione di guerra e di paralisi economica.

Gli attacchi delle forze aeree vengono perpetrati contro una popolazione ad alta densità di cui fanno parte le nostre sorelle, le donne e le figlie di Gaza che sono imprigionate senza nessuna possibilità di fuggire a causa dell’assedio che Israele sta imponendo. Questi attacchi stanno avvenendo dopo molti lunghi mesi di assedio che ha consumato fino al midollo tutte le infrastrutture di cui i residenti di Gaza hanno bisogno per trovare rifugio, proteggere i propri figli e la popolazione civile, fornire medicine e cibo ai feriti, ecc.

Ci opponiamo fermamente alla posizione secondo cui questi attacchi ci stanno difendendo in qualche modo e li consideriamo solo un approfondirsi dello spargimento di sangue e della guerra e una minaccia alla speranza di pace e tranquillità nella nostra area.

Consideriamo il Governo di Israele il principale responsabile di questa violenza in quanto costituisce la parte forte e Hamas responsabile secondario in quanto costituisce la parte meno forte in questa guerra.

Condividiamo l’insofferenza diffusa fra molta gente nella società israeliana riguardo a questa politica di guerra ed anche la consapevolezza che l’uso sproporzionato della forza invece di portare alla sicurezza porta all’insicurezza, come in realtà è accaduto a Jenin e in Libano. L’aumento della violenza porta a minare le basi stesse della democrazia poiché getta la società nelle mani dei militari. Porta ad approfondire i gap sociali dato che la vita economica alla periferia del paese è bloccata. Causa inoltre danni devastanti alla lotta per la libertà delle donne a Gaza, in Israele e dovunque la violenza pretenda di governare.

Inoltre ci opponiamo a ogni tentativo di minare la legittimità da parte di ebree/i e arabe/i di contestare questa operazione di guerra sapendo che noi non abbiamo che una sorte condivisa e che possiamo sperare in un futuro solo se basiamo il nostro presente sulla collaborazione. Opponiamo strenua resistenza contro ogni tentativo di separare arabe/i ed ebree/i israeliane/i nella società israeliana.

A nome nostro e a nome delle prossime generazioni nei confronti delle quali ci consideriamo responsabili come cittadini/e, chiediamo al Governo Iraeliano che metta fine a questo crudele assedio su Gaza, che fermi immediatamente gli attacchi, che liberi i residenti del sud dal loro ruolo di ostaggi nelle mani di politici senza futuro e di portare a termine il ruolo per cui sono stati eletti- portare prosperità, sicurezza economica, pace e sicurezza oggi e per le generazioni a venire, per tutte le donne e gli uomini della società israeliana mentre si impegna a creare alleanze con tutti i residenti dell’area.

Donne di Isha L’Isha
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* Isha L’Isha è una comunità femminista e ne fanno parte donne ebree e arabe,Mizrahi e Ashkenazi, religiose, tradizionaliste e laiche, eterosessuali, bisessuali e lesbiche, vecchie e giovani, donne che fanno un lavoro dipendente, donne disoccupate, donne indipendenti.


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