Secondo Gruppo Per La Pace, Del Pkk
Anche il secondo Gruppo per la pace , si rende protagonista dell'offensiva di pace del PKK
in concomitanza dell'inizio del processo ai suoi membri.
Da Kurdish Observer del 4 febbraio 2000.

E' cominciato in Turchia il processo ai cinque membri del II Gruppo per la Pace e per la soluzione
democratica inviato dal PKK per dar seguito all'iniziativa di pace promossa dal Presidente Apo.
Prima dell'udienza, un folto gruppo di madri della pace si sono riunite davanti ai cancelli del
Tribunale per la Sicurezza dello Stato per dare il loro supporto ai membri del gruppo con applausi,
zilgit e slogans. Haydar Ergul, Imam Canpolat, Yusuf Kiyak e Ali Sukran Aktas dalla prigione tipo
F di Kartal e Aygul Bidav, che è detenuta nel carcere di Gebze e 17 avvocati, hanno preso parte
all'udienza presso la terza sezione del DGM. Il portavoce del gruppo Haydar Ergul leggendo le 20
pagine della argomentazione difensiva, ha detto che: "la nostra scelta di consegnarci in coincidenza
del 76°anniversario di fondazione della Repubblica turca indica il desiderio di pace del popolo
kurdo e la voglia di essere riconosciuti come co-fondatori della Repubblica". Ergul ha detto che i
40.000 morti della rivolta , sono il risultato di quello che succede se si chiudono le strade al dialogo
e alla pace. Il comportamento turco verso il gruppo della pace, ha aggiunto Ergul, è un primo passo
importante per valutarne la volontà di trovare una via pacifica e democratica. Ali Sukran Aktas ha
detto che la questione kurda è vecchia di mille anni e che non è nata col PKK ma che Ocalan è stato
il primo a dare la prospettiva di una soluzione pacificae che lui, come kurdo , farà di tutto per
renderla vittoriosa.
Donne ambasciatrici di pace. Aygul Bidav, l'unica donna del gruppo per la pace, ha sottolineato
l'importanza dell'abolizione della pena di morte e di un'amnistia generale. Ha concluso: "Credo che
le donne possano essere le ambasciatrici per l'unificazionedelle due nazioni".
L'avvocato Karabakan ha chiesto clemenza per i suoi clienti, per dargli la possibilità di partecipare
al processo di pace, dall'altro lato, Eren Keskin, ha chiesto di implementare anche l'art.170 del
Cod.Pen.Turco (TCK) ove si afferma di non poter punire i combattenti che depongono le armi. Il
dialogo tra la Corte e il Gruppo è stato cordiale. Ha attirato attenzione la frase detta dal giudice
Demir aggiornando l'udienza: "attualmente, continuala situazione di arresti sospetti...".
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