Nucleare: sì di Usa, Francia e Russia ma Iran non accetta accordo Aiea

Da parte di Alfonso Navarra - Fermiamo chi scherza col fuoco atomico

Non grazie ai media correnti, ma grazie - spero - alle spiegazioni del sottoscritto - che, lo sapete, da più di 30 anni si occupa del problema - molti di voi ora sanno che far completare l'arricchimento dell'uranio all'estero e cedere il controllo sul combustibile significa, da parte dell'Iran, dare le garanzie per un uso non militare dei propri programmi nucleari (che a quel punto diventerebbero del tutto inutili).

Stiamo assistendo, a Ginevra, alla solita manfrina di proposte e controproposte, i cui termini effettivi è bene conoscere da fonti più dirette ed autorevoli che non la grande stampa. Ahmadinejad farebbe comunque bene a non tirare troppo la corda sul ruolo della Francia perchè per lui è pronta la fine di Saddam Hussein. L'eventuale conflitto stavolta avrebbe comunque esiti ben più sconvolgenti, a livello geopolitico, economico ed ambientale. Le conseguenze, di vario tipo, ma gravissime, ci toccherebbero direttamente, non per modo di dire. (Ed anche qui rinvio a miei precedenti post).

Di qui la mia ipotesi di "matematica strategica": 1 ora di impegno con il dissenso iraniano vale 1000 ore di impegno con la "resistenza palestinese" ai fini della bilancia sulla centralità o meno della guerra e dei MIC a livello mondiale. Qualcuno, se vuole, mi dimostri che sbaglio...

I milanesi che vogliono saperne di più e discuterne possono passare lunedi sera (26 ottobre) alla LOC, in via Mario Pichi 1.



da www.repubblica.it
23 ottobre 2009

Teheran ha rifiutato la proposta sull'arricchimento dell'uranio all'estero
Preferisce acquistare il combustibile nucleare e non trasferirlo in Russia
Nucleare: sì di Usa, Francia e Russia ma Iran non accetta accordo Aiea


VIENNA - Usa, Francia e Russia hanno approvato la bozza di accordo sulla fornitura di combustibile nucleare all'Iran. Ma Teheran non intende accettare l'accordo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e, come riferisce la tv iraniana, ha avanzato a sua volta una controproposta in materia: vuole acquistare il combustibile nucleare all'estero piuttosto che trasferire il suo uranio in Russia per farlo arricchire.

L'Iran aspetta una risposta "positiva" delle grandi potenze alla sua "proposta", ha detto una fonte dei negoziatori iraniani citata dalla televisione. "Certi mezzi d'informazione riferiscono che alcune parti hanno dato semplicemente una risposta positiva alle loro stesso proposte, ciò che è sorprendente", ha detto la fonte.

Oggi gli Usa, la Francia e la Russia hanno accettato la bozza d'accordo messa sul tavolo mercoledì dal direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei, al termine di tre giorni di negoziati a Vienna. In base all'intesa la Repubblica islamica deve inviare in Russia il 75% delle sue riserve di uranio che saranno arricchite fino al 19,75%, una percentuale che ne impedisce l'uso per finalità militari. Poi l'uranio arricchito passerà in Francia che lo trasformerà in combustibile adatto per l'impiego in un reattore iraniano utilizzato per la ricerca medica, sotto lo stretto controllo dell'Aiea.

Secondo quanto rivelato da Parigi, l'Iran dovrebbe trasferire in Russia, entro la fine dell'anno, 1.200 chili di uranio a basso arricchimento dall'impianto di Natanz. Dopo essere stato processato in Russia e in Francia, l'uranio dovrebbe rientrare in Iran.





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