L'Assemblea delle Nazioni Unite sancisce l'importanza della nonviolenza gandhiana nel mondo attuale.
di Matteo Della Torre

21 settembre 2007
Fonte: Il grido dei poveri, mensile di riflessione nonviolenta


Grande gioia e orgoglio in tutta l'India per la decisione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite di dichiarare il 2 ottobre, nascita del Mahatma Gandhi, Giornata internazionale della nonviolenza. L'ONU raccomanda a tutti i Paesi membri di osservare la giornata della nonviolenza in maniera adeguata, assicurando la diffusione del giusto messaggio, soprattutto fra le nuove generazioni, promuovendo a tal fine campagne di sensibilizzazione nelle scuole. La notizia è stata interpretata dal popolo indiano come il giusto tributo al messaggio di fratellanza e di pace che sta alla base della filosofia gandhiana.
Particolare soddisfazione è stata espressa dai membri del governo del Paese asiatico. "E' un momento di grande orgoglio per l'India. Sono davvero molto contento per questa decisione", ha commentato il Primo Ministro indiano, Manmohan Singh. Mentre il sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri, Anand Sharma, ha messo in evidenza l'importanza di Gandhi nel mondo attuale, caratterizzato sempre più da conflitti e tensioni.
"La nonviolenza - ha sottolineato Sharma - non ha nulla a che fare con la passività e la debolezza". "La mobilitazione di massa e la nonviolenza di Gandhi - ha concluso Sharma - hanno determinato la caduta del colonialismo, rafforzato il concetto di sovranità popolare ed esaltato i diritti politici, civili ed economici, influenzando molti altri leader mondiali come Nelson Mandela e Martin Luther King".


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