Lunedì 02 Novembre 2009

A meno di 5 giorni dall'arrivo in Italia, il tratto balcanico della Marcia Mondiale è a Pristina per denunciare la separazione artificiale dei popoli e l'uso della guerra per imporre la pace.

La Marcia Mondiale, nel suo percorso attraverso i Balcani arriva a Pristina in coincidenza con la visita di Bill Clinton, in città per ricevere il ringraziamento dei Kosovari. I marciatori e gli altri attivisti nonviolenti hanno denunciato le guerre nei Balcani, come situazioni manipolate da forze esterne guidate dal proprio interesse piuttosto che da quello dei popoli.

Pristina 02/11. La Marcia Mondiale e' stata accolta oggi a Pristina da rappresentanti di: "Vetevendosje", impegnati nella promozione dei Diritti Umani, l'autodeterminazione per I kosovari; PEDAKS Istituto per una Pedagogia Multiculturale e Operazione Colomba, una rete di giovani volontari che promuove il dialogo tra tutte le cinque comunità in Kossovo: Albanesi, Serbi, Rom, Egiziani e Turchi.

La Marcia ha attraversato la via centrale della città, dove il portavoce europeo Giorgio Schultze, rivolto ai giornalisti presenti, ha parlato degli obiettivi della Marcia denunciando l'uso della Guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti. "Oggi a Pristina" - ha commentato Giorgio Schultze - "sperimentiamo il paradosso di quando due strade diverse si incrociano: da una parte la celebrazione di Bill Clinton la cui amministrazione, alcuni anni fa, bombardava le popolazioni per creare una regione sempre più frammentata - una direzione che non ha futuro, e dall'altra, un piccolo gruppo di persone con un progetto che ha un futuro - la creazione della Nazione Umana Universale dove le persone possono circolare liberamente senza nessun controllo di frontiera".

Selvete Thaqi, membro dell'equipe dei marciatori che viaggia dal 5 ottobre dall'Egitto e nativa del Kossovo ha dichiarato: "mi sono sentita molto bene oggi, ritornando qui insieme a umanisti di tutto il mondo e mostrando alla gente di qui, la mia gente, che esistiamo. E sono molto contenta che siano venuti anche i media, nonostante la presenza in città di Bill Clinton, e che potremo continuare a mandare il nostro messaggio di pace e nonviolenza. E' stato importante incontrare e conoscere diverse organizzazioni a Pristina che ci hanno aiutato anche a muoverci in città. E certamente e' stato fantastico incontrare la mia famiglia. E' stata anche una bella giornata ed abbiamo potuto fare foto col sole nei punti più importanti della città. Abbiamo molti contatti adesso con altre organizzazioni e speriamo così di stare più vicini e continuare il lavoro, come "Mondo Senza Guerre" anche quando la Marcia sarà finita".




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