Lettera aperta sul 4 novembre


Ci dissociamo, come hanno fatto Beati i Costruttori di Pace, Pax Christi, Movimento Nonviolento e PeaceLink, dalla considerazione del 4 Novembre come retorica festa militarista.
Il 4 Novembre è il 91° anniversario della 1^ guerra mondiale che costò all’Italia 650 mila morti e 1 milione di mutilati e feriti che, ormai in molti libri di storia, viene considerata una guerra ingiusta e che poteva essere evitata.
Ogni 4 novembre si dovrebbe dire: mai più guerre.
Mai più guerre, anche quelle moderne che chiamano con altri nomi ma che, spesso, non sono altro che interventi neo-coloniali a difesa degli interessi dei paesi più ricchi.
Il 4 novembre sia quindi occasione per ricordare anche tutti i morti delle guerre attuali e delle vittime dei terrorismi: i giovani soldati professionisti e le sempre più numerose vittime civili tra le popolazioni colpite.
Il 4 novembre sia infine, occasione per dissentire dal sempre crescente aumento delle spese militari. Pensiamo soltanto al recente acquisto, da parte del nostro governo, degli Eurofighter (aerei militari d’attacco), costano una cifra spropositata che invece potrebbe essere utilizzata per ben altri scopi.
In questo senso, invitiamo a cercare occasioni per finanziare iniziative di pace e non di guerra. Proponiamo, ad esempio, un semplice gesto e cioè quello di dichiararsi obiettore di coscienza alle spese militari (oggi, non ha conseguenze amministrative e penali) donando un contributo che quest’anno devolveremo a “Operazione Colomba” che è il Corpo Civile di Pace dell’Associazione Papa Giovanni XXIII di Rimini.
Più precisamente, la somma raccolta andrà a sostenere i volontari che operano a difesa degli abitanti di At-Tuwani, un piccolo villaggio a sud di Hebron (nei territori occupati palestinesi) che vivono sotto la continua minaccia dei coloni degli insediamenti fatti costruire illegalmente dal governo israeliano su quelle terre.


Il Nodo Valsangone della rete Lilliput
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3 novembre 2009

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