Liberta’ Per Mohammed Al Khatib
Arrestato durante un raid notturno il 28 gennaio a Bil’in
di Luisa Morgantini
Rete Internazionale per la Resistenza Popolare Nonviolenta Palestinese
Associazione per la Pace

 
Cari/e tutti/e,
nella notte tra il 27 e il 28 gennaio soldati dell’Esercito israeliano hanno arrestato Mohammed Al Khatib, membro del Comitato popolare di Resistenza nonviolenta contro il Muro a Bil’in, e coordinatore del Comitato di Coordinamento della lotta popolare nella West Bank. Alcuni volontari internazionali hanno cercato di opporsi all’arresto, e sono stati brutalmente malmenati.
Poco prima delle due di notte Mohammed, sua moglie Lamia e loro quattro figli piccoli sono stati svegliati da un’incursione dei soldati israeliani, che hanno circondato la loro casa facendo irruzione. Dopo una breve perquisizione hanno arrestato Mohammed.
 
Circa mezz’ora dopo altre 5 jeep militari sono tornate sul posto, e i soldati hanno compiuto una seconda irruzione, perquisendo nuovamente la casa anche se privi di mandato. Hanno sequestrato numerosi documenti di Khatib, il suo telefono, e i carteggi relativi ai procedimenti legali del villaggio di Bil’in presso l’Alta Corte Israeliana. I materiali sequestrati sono stati definiti dai soldati “materiali di incitamento alla protesta”.
Già arrestato una prima volta nell’agosto del 2009, accusato di aver tirato pietre contro i soldati durante le manifestazioni nonviolente del venerdì, Mohammed Al Khatib era stato poi rilasciato dopo due settimane di detenzione perché i suoi legali avevano dimostrato che, durante quegli eventi, si trovava in Canada' e non in Palestina.
 
Il suo arresto si inserisce in un più ampio quadro di repressione da parte delle Autorità israeliane contro la Campagna di Resistenza Popolare Nonviolenta dei villaggi palestinesi, tra cui Bil’in, Nil’in e Al Massara. Nel tentativo di fermare un movimento che va estendendosi a numerosi villaggi, Israele sta procedendo all’arresto sistematico di tutti i leader dei Comitati Popolari ormai dal giugno del 2009, quando il villaggio di Bil’in ha intentato una causa presso il Tribunale di Montreal contro due grandi aziende canadesi che svolgono un ruolo attivo nella costruzione delle colonie illegali sulle terre del villaggio.
Dal 23 giugno 2009, Mohammed Al Khatib è il 35/mo residente di Bil’in ad essere arrestato: oltre a lui del villaggio di Bil'in sono attualmente in carcere anche Abdallah Abu Rahmah e Adeeb Abu Rahmah, mentre Jumal Juma e Mohammad Othman di Stop the Wall Campaign sono stati rilasciati .
Le accuse che  vengono rivolte a Mohammed Al Khatib sono sempre le stesse: incitamento alla violenza, e sono una chiara strategia per fermare la resistenza popolare nonviolenta ed intimidire i membri dei Comitati Popolari .
 
È necessario attivarsi per chiedere alle Autorità Israeliane l’immediato rilascio di Mohammed Khatib, e con lui di tutti i membri dei Comitati Popolari che si trovano ancora agli arresti.
Inviate mail di protesta alle ambasciate israeliane dei vostri paesi, o alle autorità militari israeliane a questo indirizzo: cogatspokesman@gmail.com, o inviando un fax al numero +972 3 697 6306, chiedendo l’immediato rilascio dei detenuti.
 
I Comitati Popolari in questi giorni stanno preparando un dossier che ci faranno avere entro la fine della settimana, così da poter avviare una campagna strutturata e congiunta in solidarietà con la Resistenza Popolare nonviolenta dei villaggi palestinesi. Per il momento maggiori informazioni sul villaggio e sulla campagna per la liberazione dei prigionieri a questo indirizzo: www.bilin-village.org <http://www.bilin-village.org/>
 
 
 

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