http://www.repubblica.it
24 ottobre 2010

Stop all'assalto ai campi fertili
Terra madre lancia la moratoria
di Antonio Cianciullo

TORINO - Una moratoria che blocchi subito l'assalto alle terre fertili condotto delle multinazionali e dai paesi in espansione. Un alt immediato per difendere i diritti dei contadini, dei pastori, degli artigiani del cibo che rischiano di venire espropriati delle ricchezze genetiche che le comunità locali hanno preservato per millenni. E' la richiesta che parte dalle comunità di contadini riunite a Torino per Terra Madre, il meeting organizzato ogni due anni da Slow Food. L'Onu delle comunità di base dei produttori di cibo, come è stata definita Terra Madre, chiude oggi i battenti. Ma solo temporaneamente: il 10 dicembre si celebrerà il Terra Madre Day che l'anno scorso ha visto 4 mila appuntamenti disseminati nei cinque continenti. Quest'anno le mobilitazioni saranno centrate sui temi messi a fuoco attraverso otto gruppi di lavoro ai quali hanno partecipato, oltre a Carlo Petrini, presidente di Slow Food e promotore dell'iniziativa, nomi come Wolfgang Sachs, Serge Latouche, Jeremy Rifkin, Gunter Pauli, Fritjof Capra, Marcello Buiatti. Ecco una sintesi dei punti su cui è stato trovato un accordo.

Sovranità alimentare. Il concetto di sovranità alimentare è diverso dall'autosufficienza alimentare, in quanto non richiede l'adozione di misure di freno degli scambi commerciali, ma stabilisce che le condizioni che regolano questi scambi non devono essere dettate esclusivamente dalla ricchezza e dalla potenza militare perché il mantenimento delle tradizioni agricole e sociali da cui dipende la sopravvivenza di centinaia di milioni di persone è una priorità.



Sussidi. Per incoraggiare un sistema alimentare e agricolo che faccia propri i principi della sicurezza alimentare e della sovranità alimentare si chiede ai governi di ridefinire l'impostazione e la quantificazione dei sussidi, spostando l'attenzione dalla dimensione più consumistica e industriale dell'agricoltura verso metodi di coltivazione e raccolta incentrati sulla comunità e le famiglie, per una produzione agricola su piccola scala, locale, sostenibile e biologica.



Cibo e piacere. Lo slogan di terra madre è: mangiare cibo vero, evitare gli eccessi, preferire i vegetali. Per metterlo in pratica bisogna prestare grande attenzione a qualità, valori sociali, salute e ambiente. Il gusto del mangiare ha una valenza socio politica.



Risorse genetiche e tutela della biodiversità. Le risorse genetiche vegetali rappresentano un patrimonio comune, perciò non devono diventare oggetto di brevetti commerciali e devono essere condivise da tutti gli agricoltori del mondo.



Energia. Lo sviluppo del mondo occidentale è strettamente connesso al petrolio, ma emerge ormai con chiarezza la necessità di indirizzare la ricerca verso fonti energetiche alternative. Come evidenziato da Angelo Consoli, direttore europeo della Fondazione Rifkin, "è incredibile che nel 2010 si continui a produrre energia attraverso processi di combustione quando l'intelletto umano e la tecnologia hanno ormai reso disponibili modelli più naturali e meno distruttivi".



Attraverso i programmi di finanziamento per l'energia rinnovabile e l'efficienza energetica i governi possono mettere a disposizione incentivi che prendono la forma di sovvenzioni, obbligazioni, microprestiti e incentivi fiscali da offrire a quelle aziende che già oggi rispettano gli standard del commercio equo e solidale. 

TOP