La Frontiera Verde
di Zainab Salbi

Traduzione di Maria G. Di Rienzo
Zainab Salbi e' la fondatrice e la presidente di “Women for Women International”, un'organizzazione che fornisce sostegno finanziario ed emotivo alle sopravvissute di guerra. Per saperne di piu': www.womenforwomen.org <http://www.womenforwomen.org/>
 
Oggi stiamo fronteggiando una crisi globale relativa al cibo, alla nutrizione e al clima.
Negli ultimi pochi anni, circa 100 milioni di persone si sono aggiunte al conto mondiale di quelle cronicamente affamate. I prezzi del cibo sono aumentati anche dell'80%, spingendo migliaia di famiglie nella poverta'. Pratiche agricole dannose per l'ambiente come la deforestazione, le emissioni di CO2 che causano l'effetto serra, i fertilizzanti chimici, stanno contaminando il suolo e spogliando la Terra degli elementi nutritivi che le sono necessari.
Non possiamo costruire democrazie o economie sostenibili, ne' trovare soluzioni al cambiamento climatico ed alla mancanza di cibo se non incorporiamo pienamente le donne nelle decisioni politiche.
Non c'e' storia migliore, per illustrare la sconnessione fra la realta' che le donne vivono e le teorie politiche, della presente crisi alimentare e delle strategie agricole che mirano a risolverla.
Si disegnano politiche agricole senza considerare fattori quali la nutrizione, la sicurezza alimentare, il cambiamento del clima e l'assai significativo ma spesso non riconosciuto fatto che il 70% degli agricoltori sul pianeta sono donne. Le donne producono il 90% del riso e del grano: i raccolti che danno da mangiare al mondo intero.
E sono le donne a preparare questi raccolti per il consumo casalingo e comunitario, mangiando per ultime, o non mangiando affatto se il cibo e' scarso. E sono le donne a svolgere la maggior parte dei compiti che prevedono una stretta vicinanza all'ambiente, come il coltivare ed il procurare acqua, e percio' sopportano uno sproporzionato carico di pericoli connessi all'inquinamento ed al cambiamento climatico.
Dare forza alle donne in agricoltura e' la prossima frontiera del movimento globale delle donne. Quando le donne producono la maggior parte del cibo al mondo ma possiedono meno del 2% della terra, questa diventa una questione di giustizia economica e di genere. Le donne hanno il diritto di godere i profitti del loro lavoro, e di godere la tranquillita' di sapere che le loro figlie potranno ereditare la terra che loro coltivano. Le donne hanno il diritto di consumare pasti completi e bilanciati, e di lavorare in un ambiente non avvelenato da tossici chimici. E noi abbiamo la capacita' di realizzare questa visione.
Ci sono numerosi programmi in corso che possono compiere il salto necessario a dare inizio alla rivoluzione. Per esempio, noi di “Women for Women” stiamo insegnando alle donne tecniche agricole che massimizzano i valori nutritivi ed i profitti preservando l'ambiente, incentivando l'agricoltura comunitaria e lo sviluppo economico. Le donne apprendono a coltivare diverse specie di piante alimentari che serviranno ugualmente per il consumo casalingo e la vendita, e vengono fornite di tecniche che permettono di esaltare il naturale bilanciamento degli ecosistemi.
In Ruanda e Sudan, ottenendo la collaborazione dei governi locali, abbiamo assicurato alle donne un “affitto a lungo termine” delle terre che coltivano, di modo che possano controllare autonomamente il proprio lavoro ed averne il massimo ritorno possibile.
Le contadine sudanesi hanno raddoppiato il loro guadagno pro-capite in soli sei mesi.
In Ruanda, dove la terra e' poca, le donne imparano a costruire orti verticali, che massimizzano l'efficienza del suolo ed hanno un impatto significativo sulla sicurezza alimentare di cio' che si consuma per uso domestico. Le donne usano i sacchi di grano e altre stoffe come appezzamenti verticali e li fertilizzano in modo naturale con il letame degli animali che allevano.
Nel mio lavoro con le agricoltrici ho visto questo, cosi' come l'ho visto in molti altri settori: le donne sono la chiave del nostro successo nelle politiche agricole ed ambientali. Le donne stanno integrando pratiche amiche dell'ambiente alla produzione agricola. Stanno coltivando le piante che combattono la crisi alimentare, e stanno stimolando i mercati locali in un momento di crisi economica.
Ho sentito tante chiacchiere sulla “rivoluzione verde”, ma raramente le voci delle donne vengono prese in considerazione per definire il concetto stesso di questa rivoluzione. Credo sia venuto il momento di ascoltare, e di fare in modo che le politiche agricole ed ambientali riflettano le voci di coloro che ne subiscono il maggior impatto. La rivoluzione verde e' la rivoluzione delle donne.

TOP