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17 ottobre 2010

Israele: In Migliaia Contro “Giuramento Fedeltà”

Ieri sera a Tel Aviv circa 6mila israeliani hanno protestato contro il razzismo anti-arabo e il giuramento di fedeltà allo «Stato ebraico» che dovranno fare i non ebrei che richiederanno la cittadinanza.

Tel Aviv, 17 ottobre 2010 Nena News – Alcune migliaia di israeliani hanno manifestato ieri sera a Tel Aviv per protestare contro il giuramento di fedeltà allo «Stato ebraico e democratico» per i non ebrei che la Knesset dovrebbe presto inserire nella legge sulla cittadinanza. I manifestanti hanno sfilato nelle vie del centro della città costiera scandendo slogan contro il razzismo anti-arabo le nuove tentazioni di pulizia etnica a danno dei cittadini arabi e dei palestinesi dei Territori occupati.

Il sito italiano www.frammentivocalimo.blogspot.com riferisce che i dimostranti – tra i quali diversi deputati della sinistra ed alcuni ex parlamentari della Knesset – hanno preso di mira il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, leader del partito razzista Yisrael Beitenu, promotore di buona parte dei disegni di legge volti a limitare i diritti o a colpire la minoranza araba in Israele. «Lieberman, Lieberman, un fascista e un razzista di troppo», hanno scandito i manifestanti.  Da parte sua il deputato comunista Mohammed Barakeh ha detto ai dimostranti che «la democrazia prevarrà e il razzismo sarà sconfitto…Non c’è spazio per i giochi di Bibi (il nomignolo con il quale è noto il premier Netanyahu,ndr) e di Lieberman nel processo di pace…Non ci  sarà il transfer (deportazione,ndr) della popolazione (araba)”.

I promotori della protesta a Tel Aviv hanno distribuito volantini con un diverso «giuramento di fedeltà» che, hanno spiegato, il governo Netanyahu dovrebbe fare a tutti i cittadini israeliani. «Prometto di non discriminare nessuno in base all’origine, il sesso, la nazionalità, il  colore, la cultura, lo stato economico o qualsiasi altro fattore», afferrma il «giuramento di fedeltà» scritto dai pacifisti e progressisti israeliani. Un altro deputato comunista, Dov Khenin, ha avvertito: «La libertà democratica è in grave pericolo. L’incubo di un transfer si sta trasformando in un piano realistico e per questo siamo qui». «L’onda repressiva che ha colpito gli arabi» – ha aggiunto Chenin –  ha ormai raggiunto gli ebrei che osano pensare in modo diverso. Siamo davanti ad una battaglia fatale per il nostro futuro». L’esponente del Meretz (sinistra sionista) Chaim Oron ha ammonito che «Un cattivo spirito si libra sopra questa terra. La Knesset ha 11 proposte di legge che sono un  stillicidio di razzismo. Dobbiamo fermare questa ondata». «Non si può governare un paese democraticamente fino a quando vi è una occupazione – ha concluso Oron – chiediamo al governo e alla Knesset di congelare tutte le leggi razziste e la costruzione degli insediamenti (colonici nei Territori occupati palestinesi)». Nena News

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