XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "La nonviolenza per la citta' aperta" Brescia, 29-31 ottobre - primo novembre 2010.
Programma

Il Movimento Nonviolento si Riunisce in Congresso a Brescia,
Citta' Chiusa da Aprire
di Mao Valpiana


Brescia. Il Comune ha negato il patrocinio al Congresso del Movimento Nonviolento.
Non che il fatto in se' ci danneggi o ci preoccupi piu' di tanto. Il Congresso e' un momento interno al Movimento, e riguarda soprattutto gli aderenti che si riuniscono per deliberare sugli impegni e gli obiettivi futuri e per eleggere gli organismi di servizio e di rappresentanza. Quello che dispiace e' l'atteggiamento di chiusura e di esclusione che traspare da questo rifiuto. Era accaduto anche tre anni fa a Verona, mentre i congressi precedenti (Gubbio, Fano, Pisa, Venezia, ecc.) avevano avuto il sostegno e l'ospitalita' delle amministrazioni comunali. Abbiamo sempre chiesto il patrocinio proprio per sottolineare la nostra volonta' di partecipazione alla vita delle citta', il nostro sentirci coinvolti nella "cosa pubblica". Il Comune e' la casa di tutti i cittadini, il Consiglio Comunale rappresenta, o dovrebbe rappresentare, tutti i cittadini e tutte le loro diverse idee di citta'.
Ma evidentemente a Brescia e a Verona oggi non e' piu' cosi'. Quelle due amministrazioni comunali (di centrodestra, con prevalenza della Lega) hanno fatto dell'appartenenza e dell'identita' una diga impermeabile alle altre culture politiche. Il patrocinio (che - lo diciamo per i politici leghisti che forse non ne conoscono il significato - deriva dalla protezione che nell'antica Roma il patrono accordava al cliente) ha proprio il senso di proteggere tutte le idee ed in particolare quelle delle minoranze. Ma ormai e' evidente che i nuovi amministratori leghisti si sentono padroni e non tutori. Rappresentano una parte politica che amministra il bene comune contro altri cittadini.
Abbiamo scelto di svolgere il XXIII Congresso a Brescia, proprio perche' e' una citta' che ben rappresenta la complessita' del vivere odierno nella polis. A Brescia vi e' la sede di uno dei primi gruppi storici del Mir-Movimento Nonviolento, attivo fin dai primissimi anni '70, che oggi anima il Centro per la Nonviolenza. Brescia e' la provincia delle fabbriche di armi, prima fra tutte la Beretta. Brescia e' la citta' della strage fascista di Piazza della Loggia nel 1974. Brescia e' la "leonessa d'Italia" per la storia risorgimentale. Brescia oggi e' citta' di immigrazione (industria manifatturiera) e di una politica leghista particolarmente aggressiva: basti citare il caso della scuola di Adro, prima con esclusione dalla mensa dei bambini i cui genitori non erano in regola con la retta, poi con menu' scolastico anti-islam, e ancora con il simbolo leghista del sole delle Alpi presente in ogni classe.
Recentemente a Brescia il Comune ha voluto realizzare un busto bronzeo dedicato a Gianfranco Miglio, l'ideologo leghista della prima ora, inventore della macroregioni e quindi della Padania. Il busto e' stato collocato in Piazza Garibaldi, con evidente intendimento provocatorio. Durante l'inaugurazione l'assessore Labolani, per rispondere alle polemiche cittadine, ha attaccato la giunta precedente di centrosinistra che si era permessa di dedicare il parco della pace a John Lennon ("un personaggio che non e' un esempio per i giovani"), e una via ad "un terrorista" come Alexander Langer. Frasi sprezzanti per la cultura e la politica della pace.
Per prepararci al Congresso abbiamo lavorato per alcuni mesi sul testo del "Decalogo per una convivenza inter-etnica" di Alexander Langer.  Se i membri della Giunta bresciana volessero avere la pazienza di leggere quei dieci punti, e di informarsi sulla vita di Langer, capirebbero forse la differenza fra un "terrorista" ed un amico della nonviolenza.
Ecco, questo e' il clima nel quale andremo a svolgere il Congresso del Movimento, intitolato "La nonviolenza per la citta' aperta". Molte delle nostre citta' sono divenute in pochi anni simboli eloquenti di cittadelle chiuse, arroccate su se stesse, sulla difensiva, che erigono muri per difendersi da chissa' quali pericoli ed invasioni.
E' urgente invertire la tendenza, convertirsi alla nonviolenza. La citta' e' il primo luogo, ed il privilegiato, nel quale sperimentare "il potere di tutti". Se davvero vogliamo cambiare la politica e sperare in un futuro capace di accogliere tutti, dobbiamo iniziare dalle nostre citta'. L'apertura nella politica deriva dall'apertura del nostro animo. Vogliamo aprirci al mondo, a partire da Brescia.

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XXIII Congresso nazionale del Movimento Nonviolento "La nonviolenza per la citta' aperta" Brescia, 29-31 ottobre - primo novembre 2010.

Tutti i lavori si svolgono presso il Centro Saveriano di Animazione Missionaria, via Piamarta, 9 (zona via dei Musei).
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Programma
Venerdi' 29 ottobre
- ore 20,30: Dibattito aperto alla cittadinanza sul tema: "La nonviolenza per la citta' aperta" con: Massimo Tedeschi, giornalista, redattore di "Bresciaoggi"; Carlo Melegari, sociologo, direttore del Cestim, Centro Studi Immigrazione; intervistati da Massimo Valpiana, direttore di "Azione nonviolenta".
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Sabato 30 ottobre
- ore 10: Apertura, accoglienza, iscrizioni, insediamento presidenza; distribuzione cartelline. Quota di iscrizione al Congresso, euro 5,00 (non richiesta agli iscritti al Movimento Nonviolento in regola per il 2010 - sara' possibile rinnovare o iscriversi anche in quella sede).
- ore 11: Relazione del presidente; relazione del segretario; saluti delle autorita' e degli ospiti; premiazione degli studenti realizzatori del Manifesto del Congresso; inizio assemblea plenaria.
- ore 13: Buffet.
- ore 15-18,30: Proseguimento dell'Assemblea plenaria.
- ore 18,30-19,30: Presentazione delle Commissioni da parte dei conduttori: Educazione aperta, nella citta' e nella scuola, Elena Buccoliero, Caterina Del Torto; Ecologia politica per fermare il nucleare, Mao Valpiana, Rocco Pompeo; La nonviolenza per la liberazione dalle mafie, Pasquale Pugliese, Daniele Lugli; Gli strumenti per l'agire del Movimento, Mao Valpiana, Piercarlo Racca; L'antimilitarismo oggi: disarmo e corpi di pace, Renato Fiorelli, Adriano Moratto; Per una nuova convivenza nella citta' aperta, Pasquale Pugliese, Elena Buccoliero, Enrico Pompeo. L'obiettivo delle commissioni e' definire gli obiettivi di lavoro del Movimento Nonviolento per i prossimi tre anni e indicare gli strumenti di praticabilita' per conseguire questi obiettivi.
- ore 20: Cena libera.
- ore 21: Spettacolo teatrale con video e letture.
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Domenica 31 ottobre
- ore 9,30: Apertura lavori.
- ore 10-13: Lavori delle commissioni (n. 1, 2, 3).
- ore 13: Pranzo.
- ore 15: Lavori  delle commissioni (n. 4, 5, 6).
- ore 18: Dibattito in plenaria sulle commissioni.
- ore 21: Cena e serata libere (con probabile visita guidata al Castello o alla citta').
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Lunedi' primo novembre
- ore 9: Presentazione dei risultati delle commissioni; dibattito.
- ore 11: Votazioni delle mozioni emerse dalle sei commissioni.
- ore 12: Votazione della mozione generale; elezioni del Presidente, del Comitato Direttivo, del Comitato di Coordinamento.
- ore 13: Conclusioni.
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Si ricorda che il Congresso del Movimento Nonviolento e' aperto a tutti, ma possono votare solo gli iscritti.
Per informazioni: Movimento Nonviolento, sede nazionale, tel. 0458009803, Centro per la Nonviolenza di Brescia, tel. 0303229343.
Le informazioni logistiche (pernottamenti, ospitalita', vitto) saranno indicate prossimamente.
Nel numero di agosto-settembre di "Azione nonviolenta" sono state pubblicate le tracce di lavoro delle Commissioni, cosi' che ogni congressista possa partecipare in modo adeguato e portando un fattivo contributo. Il Congresso e' il massimo organo decisionale del Movimento. E' il momento di sintesi e valutazione del lavoro fatto, e di programmazione del lavoro futuro. Gli iscritti assumono la responsabilita' di contribuire - ognuno come puo' - alla realizzazione degli impegni comuni.

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