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Venerdì 05 Marzo 2010 05:50

Israele Fa Pressione Sui Beduini della Valle del Giordano Perchè Se Ne Vadano

Testo inglese tradotto da Mariano Mingarelli

La Valle del Giordano è classificata come Area C ed è, perciò, sotto il completo controllo israeliano.

Israele ha imposto in quell’area dure restrizioni all’attività edilizia e al movimento, che applica però solo ai palestinesi, spingendoli di fatto ad andarsene dall’area.

L’Amministrazione Civile non permette ai palestinesi di edificare nella valle  entro l’area dei beduini e demolisce sistematicamente le strutture temporanee nelle quali essi vivono e allevano le loro greggi. L’esercito limita lo spostamento dei palestinesi tra la valle e la rimanente West Bank, permettendo ai soli palestinesi registrati come residenti nella valle di accedervi su veicoli privati. Ai palestinesi che provengono da qualsiasi altra parte della West Bank è permesso l’ingresso solo a piedi o su mezzo pubblico. La separazione della Valle del Giordano dal resto della West Bank viola gravemente i diritti umani di molti palestinesi.

La comunità dei beduini di al-Hadidiyeh è ubicata nel nord della Valle del Giordano. Le colonie di Ro’i e di Beka’ot sono state costruite sulla sua destra, in parte sui suoi terreni agricoli. ‘Abd a-Rahim Bsharat, di 60 anni, che ha trascorso tutta la sua vita nella comunità, valuta che ci siano dieci famiglie per un totale di 91 persone, che ci vivono attualmente in tre piccoli gruppi. I residenti, come quelli di molte altre piccole comunità di beduini nella Valle del Giordano, ricavano i  loro mezzi di sostentamento  dall’allevamento delle pecore e delle capre e dal lavoro della loro terra.

Nel censimento fatto da Israele nel 1967, le autorità registrarono tutte le persone che vivevano nell’area come residenti delle vicine città di Tammun e Tubas. Perciò non esiste alcuna informazione ufficiale sul numero dei residenti che a quel tempo vivevano ad al-Hadidiyeh.  Bsharat stima che prima del 1967 ci fossero circa 2.500 residenti, alcuni dei quali fuggirono in Giordania dopo la guerra.

 

Fin dalla metà degli anni ’70, Israele ha premuto sui residenti perché abbandonassero la loro terra, unitamente all’istituzione di colonie nell’area. Bsharat racconta che l’esercito multava i pastori che facevano pascolare le loro greggi sui terreni vicini alle colonie e come, in alcune occasioni, i soldati abbiano sparato alle greggi, uccidendo diverse pecore e confiscando gli animali. In mesi recenti, B’Tselem ha documentato diversi casi nei quali i residenti di al-Hadidiyeh hanno sostenuto che coordinatori per la sicurezza di Ro’i e di Beka’ot li hanno aggrediti e maltrattati mentre loro stavano pascolando le loro greggi, allo scopo di tenerli a distanza dalle colonie. Le testimonianze dipingono un quadro preoccupante del sostegno dato dall’esercito e dalla polizia al maltrattamento dei pastori ad opera dei coordinatori della sicurezza.

 

Tre anni fa, la Corte Suprema di Giustizia Israeliana ha ordinato che i residenti di al-Hadidiyeh venissero rimossi dalle loro case, accogliendo la tesi dell’Amministrazione Civile secondo la quale i residenti stavano vivendo su terre classificate come “agricole” in mappe catastali disegnate negli anni ’40 durante il Mandato Britannico. La Corte Suprema ha accolto anche la posizione dello stato secondo la quale loro risiedevano in un luogo che rappresentava una minaccia per la sicurezza a causa della sua vicinanza alla colonia di Ro’i.

 

In anni recenti, l’Amministrazione Civile ha demolito per quattro volte le baracche della famiglia Bsharat e di altri appartenenti alla comunità. Attualmente, l’Amministrazione Civile ancora una volta minaccia di demolire tutte le baracche della comunità.

Le dure restrizioni che Israele impone al movimento dei palestinesi nella Valle del Giordano rende la vita dei residenti di al-Hadidiyeh molto difficoltosa. In aggiunta alle comuni limitazioni, l’esercito ha bloccato l’accesso alla Aloni Road (Route 578) per la comunità, con il depositare mucchi di terra sulla strada sterrata di connessione che attraversa i campi coltivati dai coloni di Ro’i. Per raggiungere la Aloni Road, i residenti di al-Hadidiyeh devono attraversare parte della stessa colonia di Ro’i, e quando il cancello di accesso alla colonia è chiuso, devono percorrere una strada molto più lunga, che si snoda tra Ro’i e Beka’ot.

 

I residenti di al-Hadidiyeh ricevono tutti i loro servizi dalle città di Tammun e di Tubas, che sono situate nell’Area A. La via più corta per le due città è lungo una strada sterrata che porta a Tammun, un percorso che si compie in 15 minuti. L’esercito ha sistemato un cancello sulla strada che è aperto solo due volte la settimana, ad orari fissati della mattina e della sera. Solo le persone che sono registrate con l’esercito come residenti nell’Area, compresi coloro che sono domiciliati di al-Hadidiyeh, hanno il permesso di passare. In altri momenti i residenti devono andare in auto fino al check point di Hamra, circa 30 minuti di viaggio a sud di al-Hadidiyeh e da lì verso nord in direzione di Tammun o di Tubas, un viaggio che comporta altri 30 minuti.

Anche le persone che necessitano di trattamento medico devono utilizzare questa strada. L’esercito non permette che le ambulanze palestinesi attraversino il posto di controllo Hamra per recarsi dalle comunità palestinesi nella Valle del Giordano, perfino in casi di emergenza. Le ambulanze devono attendere che il paziente sia portato  loro al posto di controllo.

La comunità non ha scuola, e per recarsi alla loro scuola a Tammun, i bambini di al-Hadidiyeh devono fare la lunga strada che passa per il posto di controllo di Hamra. Per permettere loro di frequentare regolarmente la scuola, un gran numero di bambini durante la settimana trascorre le notti a Tammun presso parenti.

I residenti di al-Hadidiyeh trovano inoltre difficoltoso vendere al mercato i loro prodotti  a giro per la West Bank, così come è difficile per i mercanti della West Bank raggiungere al-Hadidiyeh e le comunità vicine.

 

Al-Hadidiyeh non è collegata con la rete elettrica e non ha acqua corrente. Le colonie vicine, d’altro canto, sono collegate alla rete elettrica israeliana e sono fornite di acqua dalla stazione di estrazione Beka’ot 1 che venne realizzata dalla compagnia israeliana per l’acqua Mekorot. Sebbene la stazione di estrazione sia adiacente alle loro terre, i residenti di al-Hadidiyeh non hanno altra possibilità che acquistare l’acqua da appaltatori privati, che ogni pochi giorni si recano nell’area e li riforniscono di acqua a 200 shekel per 10 metri cubici, quattro volte il prezzo che la Mekorot impone in Israele e nelle colonie.

 




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