http://www.hakeillah.com/
ottobre / novembre 2010

La Comunità e Israele
di Giorgio Canarutto

Il governo israeliano su richiesta di Liebermann ha recentemente introdotto una norma che richiede ai non ebrei che chiedono di diventare cittadini israeliani di giurare fedeltà allo Stato e di riconoscerne al contempo la natura ebraica e democratica.

Noi ebrei sappiamo benissimo che se chiedessero - anche solo agli immigrati che chiedono la cittadinanza - di riconoscere il carattere cattolico dello Stato italiano riconosceremmo subito un carattere autoritario ed antidemocratico nella richiesta e ci sentiremmo considerati cittadini di seconda classe. Questo accade al nostro vicino invece che a noi. Ma la conclusione non cambia.

Anche di recente, Netanyahu ha annunciato la ripresa delle costruzioni nelle colonie nei territori occupati. Dichiara al contempo di voler proseguire le trattative di pace con l’Autorità Palestinese. Mi sembra che la prosecuzione di trattative mentre Israele continua ad impossessarsi di terra possa solo significare una completa resa da parte palestinese e la rinuncia alle proprie risorse, confini ed indipendenza.

Altri episodi dimostrano la scarsità di democrazia in Israele nei confronti dei palestinesi. Cito ad esempio la distruzione del villaggio beduino di el Araqib nel Negev, la condanna ad un anno di reclusione inflitta al leader della protesta non violenta a Bi’lin in Cisgiordania. Episodi che si sommano a quanto già sappiamo: la distruzione di olivi da parte di coloni, i divieti di costruzione, il Muro, l’isolamento di Gaza.

La situazione nei territori occupati è descrivibile come apartheid e così è stata descritta anche su Ha-Keillah da Guido Ortona. (Interessante notare che Ha-Keillah non ha contestato la diagnosi, ma solo l’idea che il boicottaggio possa essere efficace).

Ragioni etiche e pratiche richiedono a mio avviso un cambio di politica. Immagino che queste politiche alimentino rabbia e rancore in questa e nelle future generazioni palestinesi.

Vorrei che questa politica si fermasse; non voglio che la mia Comunità dia l’impressione di sostenerla, come ha invece fatto dando l’adesione alla manifestazione organizzata da Fiamma Nirenstein a Roma. Chiedo che non lo faccia in futuro senza chiedere il parere degli iscritti.

top