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Lunedì 03 Gennaio 2011

Forze Militari Israeliane Uccidono Jawaher Abu Rahma alla Manifestazione a Bil'in
Tradotto dal sito del Coordinamento Comitati per la Lotta Popolare.

Tutti i nomi arabi hanno un significato. Per esempio Jawaher significa Pietra PreziosaBassem invece significa Sorriso ma a Bassem Abu Rahma tutti lo chiamavano Fil, l'Elefante per via della sua grossa corporatura.

Jawaher e Fil abitavano a Bil'in, un villaggio della Cisgiordania che sta perdendo più di metà delle sue terre agricole a causa del Muro. e questo comunicato stampa è solo un pezzo della loro storia:

Venerdì 31 dicembre 2010, Jawaher Abu Rahma, 36 anni, è stata evacuata all'ospedale di Ramallah dopo aver inalato grandi quantità di gas lacrimogeni durante la manifestazione settimanale a Bil'in ed è morta di avvelenamento questa mattina. Abu Rahma era la sorella di Bassem Abu Rahma, ucciso durante una protesta pacifica sempre a Bil'in il 17 aprile del 2009.

I medici dell'ospedale di Ramallah hanno lottato per la vita di Jawaher Abu Rahma per tutta la notte, ma non sono riusciti a salvarle la vita. Abu Rahma ha sofferto di una grave asfissia causata dall’inalazione del gas lacrimogeni ieri a Bil'in, ed è stata trasportata all'ospedale di Ramallah in stato incosciente. Qui le è stato diagnosticato un avvelenamento causato dalla sostanza attiva nel gas lacrimogeni, e non ha reagito al trattamento.

Bassem Abu Rahma, fratello di Jawaher, attivista di Bil’in, è stato colpito a morte da un proiettile di gas lacrimogeno lanciato ad alta velocità durante una manifestazione il 17 aprile 2009 come mostra il video http://www.youtube.com/watch?v=5yM9U2y-op4.

Mohammed Khatib, membro del Comitato Popolare di Bil'in questa mattina ha detto:.. "Siamo scioccati e furiosi per la brutalità di Israele, che ancora una volta è costata la vita di una manifestante pacifica. La risposta letale e disumana di Israele alla nostra lotta non passerà. All'alba di un nuovo decennio, è venuto il momento che il mondo chieda a Israele di rispondere delle proprie azioni e di porre fine all'occupazione".

L’avvocato Michael Sfard, che rappresenta Bil’in nel ricorso contro il Muro ha aggiunto: "Il figlio è stato ucciso da un proiettile sparato direttamente contro di lui, la figlia è stata soffocata dal gas. Due manifestanti coraggiosi contro un regime che uccide gli innocenti e non indaga sui suoi criminali.. Noi non ci fermiamo, noi non ci arrendiamo, noi non risparmieremo alcuno sforzo fino a quando i responsabili saranno puniti. E lo saranno. "

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