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10/12/2011 12:19

Giovane palestinese ucciso dall’esercito durante una dimostrazione nonviolenta contro gli insediamenti

Il giovane è stato colpito al volto – con danni al cervello – da un proiettile di gas lacrimogeno. È la 20ma vittima in 8 anni fra i manifestanti contro gli insediamenti illegali israeliani nella West Bank.

Ramallah (AsiaNews/Agenzie) – Un giovane palestinese è morto stamane in un ospedale israeliano per le ferite al volto e al cervello riportate durante una dimostrazione contro gli insediamenti illegali nella West Bank.

Mustafa Tamimi 28 anni (v. foto), è stato colpito ieri da un proiettile di gas lacrimogeno in pieno viso, sparato dalle forze israeliane durante una manifestazione nel villaggio di Nabi Saleh.

I militari israeliani affermano di aver solo usato “mezzi per disperdere le rivolte”. Ma molti si domandano se non vi è uso eccessivo di forza. Durante la dimostrazione, un ragazzo è stato colpito da un proiettile di gomma e ha avuto una gamba rotta; una ragazza ha invece un braccio rotto.

Tamimi, colpito alla faccia, è morto per danni al cervello.

Da almeno tre anni a Nabi Saleh vi sono manifestazioni contro la confisca di terreni e la messa in atto di insediamenti israeliani illegali. Per fermare le rivolte, l’esercito israeliano ha lanciato anche radi notturni contro i palestinesi residenti e arresta chi è accusato di aver lanciato pietre contro di loro.

Btselem, un gruppo israeliano per i diritti umani, ha dichiarato che Tamimi è la 20ma vittima ad essere uccisa in dimostrazioni simili nella West Bank in otto anni.

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