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08 agosto 2011

Anonymous contro il regime di Assad
hackerato il sito del ministero della Difesa
di Mauro Munafo'

Il gruppo ha immesso sulla homepage un messaggio per il popolo: "Il mondo è dalla vostra parte". E uno per le forze armate: "Rivoltatevi!"

Anonymous torna a colpire, e stavolta il suo bersaglio è il governo siriano. Il gruppo di hacker, celebre per le sue azioni dimostrative, ha preso di mira il sito del Ministero della Difesa del paese mediorientale, modificandone la homepage e sostituendola con un messaggio destinato al popolo in rivolta.

Al posto della tradizionale facciata, il sito del Ministero presenta un comunicato in arabo e in inglese che recita: "Al pospolo della Siria: il mondo è dalla vostra parte contro il brutale regime di Bashar Al-Assad. Sappiate che il tempo e la storia sono dalla vostra parte - i tiranni usano la violenza perché non hanno nient'altro, e più violenti sono, più fragili diventano. Noi salutiamo la vostra determinazione ad essere non violenti di fronte alla brutalità del regime, e ammiriamo la vostra volontà di perseguire la giustizia e non la vendetta. Tutti i tiranni cadranno, e grazie al vostro coraggio Bashar Al-Assad è il prossimo".

Oltre a quello rivolto al popolo, sul sito comprare anche un messaggio per le forze armate. "Ai militari siriani: voi avete la responsabilità di proteggere la gente della Siria, e chiunque vi ordini di uccidere donne, bambini e anziani merita di essere condannato per alto tradimento. Nessun nemico esterno può fare tanti danni alla Siria come Bashar Al-Assad. Difendete il vostro paese - rivoltatevi contro il regime!". Il messaggio è firmato Anonymous, ma nel codice sorgente della pagina compare il nome di "Poppy", probabilmente il nickname dell'hacker che ha scardinato le difese del sito.

Insieme al testo e all'inconfondibile logo di Anonymous, per l'occasione rivisitato con il tema della bandiera siriana, in testa alla pagina compaiono una serie di link a video che mostrano immagini della repressione messa in atto da Assad 1, mentre in fondo alla pagina ci sono i collegamenti ai siti dell'opposizione al regime. Nel momento in cui questo articolo viene scritto, il sito del Ministero non è più raggiungibile, ma attraverso i blog di settore e twitter l'immagine della homepage sta facendo il giro del mondo.

Per il governo siriano non si tratta del primo attacco dimostrativo da parte di gruppi di hacker. Lo scorso aprile era stato il sito del Parlamento a subire un "defacciamento" (il nome tecnico con cui si indicano le azioni che modificano la homepage). Anche in quella circostanza nella facciata del sito era comparso un banner con un messaggio contro il governo, oltre a un video che mostrava la violenta repressione.

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