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18 agosto 2011

Siria, l'annuncio di Assad 
"Terminate operazioni militari"

NEW YORK - Stop alla repressione dell'esercito siriano contro i manifestanti: è lo stesso presidente Bashar al-Assad a comunicare alle Nazioni Unite la fine delle operazioni militare nel suo paese. Lo fa sapere un portavoce dell'Onu.

L'annuncio di Assad è stato dato durante una telefonata con il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon, il quale aveva chiesto "la fine immediata delle operazioni dell'esercito e degli arresti di massa".

La decisione arriva a poche ore dalla notizia che l'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani si apprestava a chiedere al Consiglio di sicurezza che la Corte penale internazionale aprisse un'inchiesta sulla repressione in Siria. La richiesta, secondo le informazioni disponibili, sarebbe potuta arrivare oggi stesso. Secondo l'Alto commissario per i diritti umani Navi Pillay esistono ormai prove inconfutabili delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate giornalmente in Siria.

E prima dell'annuncio di Assad, alcune fonti citate dall'agenzia Reuters facevano sapere che era imminente un appello da parte di Stati Uniti e Unione Europea per chiedere al presidente siriano di lasciare il potere. La richiesta sarebbe stata accompagnata da nuove sanzioni.

Fino a ieri la repressione è andata avanti 1. Dopo i 42 morti di Latakia, la forza d'urto dell'esercito di Damasco si è spostato a Homs, terza città della Siria. Secondo gli attivisti, in 24 ore i morti sarebbero stati almeno 16.

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