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il 28 nov 2011

In Siria crimini contro l’umanità
di Riccardo Cristiano

Un rapporto delle Nazioni Unite certifica che in Siria sono stati commessi crimini contro l’umanità, inclusi torture e stupri. Questo certificano i tre commissari incaricati dalla Nazioni Unite, che ovviamente non sono potuti entrare nel paese-bunker, ma hanno condotto le loro indagini tra le migliaia di siriani fuggiti dal paese degli Assad. Il valore di questo atto di accusa contro il regime baathista che tortura dagli anni Settanta il popolo siriano è evidente. Basti qui ricordare che tutto è cominciato a Daraa, nel sud della Siria, dove i servizi di sicurezza arrestarono una decina di bimbi, colpevoli di aver canticchiato a suola lo slogan delle rivolte arabe. Furono rinchiusi nel carcere di massima sicurezza della cittadina: quando la popolazione in sommossa riuscì a liberarli denunciò che i piccoli furono trovati orrendamente torturati: gli avevano strappato le unghie.

Moltissimi gli altri casi di tortura noti, denunciati e comprovati. A un noto vignettista siriano sono state spezzate le dita delle mani.

Nei campi profughi siriani in Turchia il collega Alberto Stabile, inviato de La Repubblica, ha raccolto testimonianze terribili, che ha pubblicato nel suo commovente reportage di luglio, se ricordo bene.

Quello per quaranta anni è stato perpetrato ai danni del popolo siriano è uno scandalo che nessun “complottismo” può giustificare. Ci sono voluti nove mesi di lotta, di sollevazione popolare, di intifada, di sofferenze inaudite, di assedi medievali perché il mondo aprisse gli occhi e denunciasse, finalmente, che il regime guidato oggi da Bashar al-Assad è colpevole di crimini contro l’umanità.  Ma questa denuncia dovrebbe dire qualcosa anche alla stampa nostrana, che ha deliberatamente ignorato i fatti siriani da nove mesi a questa parte! Ricordiamo bene i giornalisti e le giornaliste che descrivevano la quiete di Damasco, o le preoccupazioni dei cristiani per un possibile successo degli insorti contro i “laici” e “pluralisti” bashariti. Ricordiamo bene la solidarietà espressa ancora poche settimane fa a Bashar dal congresso del Pdci e dal suo leader, Oliviero di Liberto o le preoccupazioni di certa stampa borghese per la quale Bashar garantisce Israele e quindi va bene.  Tutto questo ha dell’incredibile, per questo lo ricordiamo bene…. Non sorprende che qualcuno ancora non voglia vedere: lo stesso accadde ai tempi di Sarajevo, quando altri criminali sottoposero ad assedio quella città per anni, e qualcuno preferì guardare altrove, o addirittura esprimere solidarietà ai cetnici, a Milosevic, Karazidc e Mladic.

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