A video message from Razan Zaitouneh

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http://www.foreignpolicy.com/
Thursday, December 1, 2011

Un messaggio video da Razan Zaitouneh

Zaitouneh enfatizza la grande natura pacifica della rivoluzione syriana, e sottolinea i passi che la comunità internazionale potrebbe fare per aiutare la fine del bagno di sangue, tra cui la rottura con i legami militari e finanziari del regime del Presidente Assad, inoltre spingere per una missione ONU di osservatori e lanciare azioni legali contro gli alti funzionari del Regime.

Le sue parole sono riportate qui sotto:

Grazie per avermi offerto questa opportunità di inviare questo messaggio dalla mia amata città di Damasco. Otto mesis di rivoluzione per la libertà e la giustizia sono passati. Oltre 4.500 persone sono state uccise dal regime syriano, e decine di migliaia sono state arrestate e scomparse.

Molte persone si chiedono perché i syriani abbiano sacrificato le loro vite, e sopportato tutta quella pena e quel dolore per oltre otto mesi. Vorrei dire semplicemente, perché abbiamo vissuto quella pena per almeno cinque anni, deprivati dei nostri più semplici diritti e controllati dalla paura e dalla disperazione. Ci confrontiamo con uno dei peggiore regimi della regione e del mondo, per lo più con manifestazioni pacifiche, canti di libertà per una nuova Syria e un nuovo futuro. Scoprendo per la prima volta, negli ultimi decenni, le nostre voci e le nostre personalità, e come ci si sente abbattendo muri di paura, sollevandoci per i nostri diritti.

Sono molto orgogliosa di essere syriana, di essere parte di questi storici giorni, e di provare quel senso di grandezza insieme alla mia gente che mostra una fede stupefacente. Apprezziamo moltissimo tutto l’aiuto e l’attenzione di coloro che ci sostengono in qualsiasi modo nel mondo, dalle ONG, alle società civili e ai media, fino agli individui.

Ma ora è molto importante di fare di più per aiutare ad ottenere la fine del bagno di sangue in Syria. Come tagliare ogni sostegno militare e finanziario al regime, insistere per ottenere dal Consiglio di Sicurezza  una risoluzione che denunci le violenze contro la popolazione civile, e che invii osservatori che proteggano i civili, nonché di iniziare azioni legali presso la Corte internazionale per i Crimini contro l’umanità perpetrati dai responsabili del regime che hanno ordinato torture ed uccisioni. Queste azioni aiuteranno il popolo syriano a vincere la battaglia in meno tempo e con meno vittime e sofferenza.

Ringrazio la rivista Foreign Policy per avermi scelto tra i grandi pensatori di quest’anno. Abbiamo imparato che possiamo tutti vivere in un mondo migliore se insieme chiediamo dignità e libertà per ognuno e per tutti gli individui.


http://www.foreignpolicy.com/
Thursday, December 1, 2011

A video message from Razan Zaitouneh

Zaitouneh emphasized the largely peaceful nature of the Syrian revolution, and outlined the steps that the international community could take to help end of the bloodshed -- including severing military and financial ties with President Bashar al-Assad's regime, pushing for a U.N. observer mission to Syria, and launching legal action against top Syrian officials.

Her remarks are transcribed below:

Thank you for giving me this chance to send this message from my beloved city of Damascus. Eight months of our revolution for freedom and justice has passed. More than 4,500 people got killed by the Syrian regime, and tens of thousands got arrested and disappeared.

Many people are wondering why Syrians are sacrificing their lives, and bear all that pain and blood for more than eight months. I would say simply because we have been living such pain for almost half a decade, deprived of our simplest rights and controlled by fear and despair. We face one of the most brutal regimes in the region and the world, mostly with peaceful protests, songs of freedom - chanting for a new Syria and a new future. Discovering for the first time within decades our voices and personalities, and how it feels to bring down walls of fear as we stand for our beliefs.

I'm very proud to be Syrian, to be part of these historical days, and to feel all that greatness inside my people - who show amazing greatness and faith. We highly appreciate all the help and dedication of those who supported us in any way around the world -- from NGOs, to civil society and media, to individuals.

But yet, it is very important to take more actions to help support stopping the bloodshed in Syria. Like cutting all kinds of military and financial support for this regime, put more pressure to have a U.N. Security Council resolution that denounces the violence against civilians, and sending observers to protect civilians, to undertake legal actions against key figures in the regime to hold those who are responsible for torture and killing accountable in front of the International Criminal Court. Such actions will help the Syrian people win their battle in a shorter time, with less victims and suffering.

Thank you to Foreign Policy magazine for choosing me among the top thinkers of this year. We've learned that we can all live in a better world if we all stand together and demand dignity and freedom for each and every individual.

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